Paesaggio con conigli (1641-1642)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Albert Cuyp (Dordrecht, 1620-1691)

Tecnica e misure:

Olio su tavola, 44 x 67 cm.

Figlio e probabilmente allievo di Jacob Gerritsz Cuyp, Aelbert è l’esponente più celebre di una famiglia di pittori originari di Dordrecht, in Olanda, paese dove visse tutta la sua vita. I suoi lavori giovanili risentono dell’influenza di Jan van Goyen, cui in passato è stato attribuito questo dipinto, databile intorno al 1641-1642, proveniente dalla quadreria Brignole - Sale di Palazzo Rosso dove è documentato a partire dal 1684 come “paese con conigli in tavola bellissimo”.
Cuyp, noto prevalentemente per le sue vedute pastorali, dipinse in realtà molti altri soggetti tra cui ritratti, scene bibliche e maestosi panorami dei porti olandesi, in una personale sintesi di effetti di luce “italiani” e di paesaggismo nordico. L’artista fu oggetto di una vera e propria riscoperta da parte dei collezionisti e degli artisti inglesi del XVIII secolo, motivo per cui la sua produzione è oggi meglio rappresentata nelle collezioni britanniche, pubbliche e private, piuttosto che nei musei olandesi. Le sue opere migliori, in genere paesaggi con fiumi o con placide mucche aulicamente raffigurate, mostrano un magistrale trattamento della luce e degli effetti atmosferici favorendo, in genere, quelli della prima mattina o del crepuscolo, che creano ambienti permeati da grande serenità.
In questo paesaggio si possono pienamente cogliere i tratti distintivi del suo personalissimo linguaggio, riconoscibili nella scelta di una prospettiva ribassata che, invertendo la consueta scala dimensionale, ingigantisce la famiglia di conigli in primo piano. Questi ultimi risultano quindi i veri protagonisti della raffigurazione rispetto alle minuscole figure umane che si trovano sullo sfondo pervaso da una calda luce dorata.
 

Madonna della Pappa (1510-1515)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Gerard David (Oudewater, 1455 circa - Bruges, 1523)

Tecnica e misure:

Olio su tavola, cm. 41 x 32

Trasferitosi a Bruges dai Paesi Bassi settentrionali nel 1484, sullo scorcio del XV secolo Gerard David ereditò da Memling il ruolo di indiscusso protagonista della scena pittorica locale dipingendo sia opere monumentali per le più importanti istituzioni religiose e secolari sia ritratti e dipinti devozionali di carattere privato venduti in parte sul libero mercato.
A quest’ultimo genere sono riconducibili le almeno sette differenti versioni raffiguranti la Madonna della pappa – tra le quali la tavola conservata all’Aurora Trust di New York, considerata l’esemplare più antico e di più alta qualità pittorica –, che condividono lo stesso cartone o modello, sostanzialmente riconoscibile in tutte le repliche, eseguite con maggiore o minore partecipazione della bottega.
Nella composizione, databile al 1510-1515, sono stati riconosciuti influssi di impronta lombarda probabilmente derivati da esemplari di Madonna col Bambino risalenti a un prototipo leonardesco di cui esistono diverse varianti realizzate da artisti italiani e nordici, da Bernardino de’ Conti al lombardo Ambrogio Benzone o Ambrosius Benson, che nel 1519 entrò peraltro nella bottega di David a Bruges. Nell’interpretazione di questo soggetto, ambientata in un interno domestico e intimo, sembrano comunque prevalere le componenti fiamminghe della raffigurazione ravvisabili sia nel paesaggio che si apre all’orizzonte sia nella descrizione minuta degli oggetti in primo piano: il pane, la ciotola con il latte, il coltello e la mela che paiono rispettivamente alludere a un preciso messaggio di contenuto eucaristico; in questo modo le cose quotidiane acquistano anche un significato altro e il pane e il latte della pappa diventano simbolo dell’Eucarestia di Cristo mentre il coltello ne prefigura la Passione.
 

Ritratto di un giovane veneziano

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Titolo dell'opera:

Ritratto di giovane

Acquisizione:

Brignole-Sale De Ferrari Maria 1874 Genova - donazione

Autore:

Dürer, Albrecht

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1506 - 1506 - XVI

Inventario:

PR 47

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 46; Larghezza: 35

Tecnica:

olio su tavola

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Descrizione:

Il dipinto, siglato e datato da Durer, fu eseguito durante il suo secondo viaggio a Venezia (1505-1506). Tutte le opere di questo periodo erano in rapporto con il fondaco dei tedeschi ed, in particolare, con i Fugger, importante famiglia mercantile. Per tale motivo si è ipotizzato (Garas, 1972) che il giovane del ritratto sia da identificarsi con Christof Fugger. Intorno al 1508 l'opera fu nella raccolta di Gabriele Vendramin nel suo "camerino delle anticaglie" a santa fosca, ma non si è a conoscenza dei passaggi fino a questa sede. Il dipinto non è, peraltro, menzionato nell' inventario della collezione steso da marcantonio Michiel nel 1530. Dopo la morte di Gabriele Vendramin (1610), la raccolta andò ad andrea e poi al pittore Nicolas Regnier. Alla morte di quest'ultimo (1666) il dipinto fu acquistato da Giuseppe Maria Durazzo; in seguito fu ereditato da sua figlia Maria Durazzo, moglie di Giovanni Francesco II Brignole-Sale. Boccardo (Albrecht Durer 1471-1528. Capolavori a bulino, 2019, pp. 14-15) smentisce l'identificazione del ritrattato con Christopher Fugger, suggerendo che vi si possa invece riconoscere, in via dubitativa, il celebre pittore Giorgione, a noi noto attraverso l'autoritratto conservato all'Herzog Anton Urlich Museum di Braunschweig. Il dipinto rappresente un ritratto in primo piano di un giovane.

Orologio notturno (Databile 1655 - 1665)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giacinto Brandi (Roma, 1621–1691)

Legno ebanizzato con intarsio di marmi e pietre policromi: diaspro di Sicilia, ametista, lapislazzolo, corniola, alabastro; bronzo dorato; mostra in rame dipinto. 
Databile 1655 - 1665.

Ritratto virile (un magistrato?)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Ritratto virile (un magistrato?)

Tecnica e misure:

Olio su tela, cm. 155 x 131

Ritratto di dama con maschera

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Jacop Ferdinand Voet (Anversa, 1639 - Parigi, 1689)

Tecnica e misure:

Olio su tela, cm. 129 x 97

Riposo nella fuga in Egitto

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Carlo Maratta (Camerano, 1625 - Roma, 1713)

Tecnica e misure:

Olio su tela, cm. 120,5 x 95

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Noli me tangere

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Francesco Albani (Bologna, 1578-1660)

Tecnica e misure:

Olio su tela, cm. 32,5 x 41

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Madonna col Bambino (il Moretto)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Alessandro Bonvicino, detto il Moretto (Brescia, 1498-1554)

Tecnica e misure:

Olio su tela, cm. 63 x 69

Cristo nell’orto

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Carlo Dolci (Firenze, 1616 - 1686)

Tecnica e misure:

Olio su rame, cm. 40 x 30

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Questo piccolo dipinto su rame fu realizzato nel 1643. L’artista iniziò la sua carriera come ritrattista alla corte dei Medici per dedicarsi, in seguito, totalmente alla pittura devozionale. Il dipinto, autografo, rivela una chiara matrice penitenziale. Quando la duchessa di Galliera donò Palazzo Rosso al Comune nel 1874, volle trattenere il prezioso rame per sé, e lo portò nella sua residenza parigina.

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