Presepi

La collezione di figure da presepe, conservata e parzialmente esposta al Museo Luxoro, si distingue per consistenza e varietà delle tipologie, annoverando quasi quattrocento pezzi in prevalenza di scuola genovese fra XVIII e XIX secolo, ma comprendendo anche opere di scuola napoletana, lombarda e siciliana. Concentrata in una sala cui la vincola il legato di Matteo Luxoro - il più appassionato a questa particolare tipologia di opere fra i tre fratelli -, si articola in vetrine tematiche e in aree destinate ad allestimenti veri e propri. Trovano spazio nella prima vetrina la presentazione dei protagonisti e dei comprimari: il gruppo della Natività innanzitutto con la Madonna che, riccamente vestita,  porta sul capo la corona d'argento che ne ricorda l'incoronazione a Regina di Genova, avvenuta nel 1637 e con San Giuseppe in abito talare che, seguendo una tradizione apocrifa, regge il bastone fiorito in giglio. E poi popolani e nobili, pastori rustici, Re magi e personaggi del loro ricco e multietnico corteo, animali di varie fogge...
La seconda vetrina affronta, sulla base di evidenti confronti stilistici, il tema delle attribuzioni alle diverse scuole e autori, sfatando la leggenda che vuole principale, se non esclusivo, artefice Anton Maria Maragliano (1664-1739) e facendo emergere, accanto ad altri, la personalità e la maestria di Pasquale Navone (1746-1791), che del Maestro può essere considerato epigono, per quanto nato sette anni dopo la sua morte. Nella Terza vetrina vengono messe in evidenza le differenze fra le tecniche esecutive genovese e napoletana, attraverso il confronto fra manichini spogliati degli abiti in tessuto: In legno intagliato e policromato le figure a manichino genovesi, composte con elementi in terracotta e in legno montati su un manichino in fil di ferro rivestito di stoppa quelle napoletane. Si presentano quindi alcune figure di scuola napoletana, la particolare tipologia genovese interamente scolpita e policromata, elementi scenografici, attrezzerie rustiche e preziose.
La sala è completata da una scarabattola napoletana, da una siciliana attribuita a Giovanni Antonio Matera (1653-1718), da un presepe a sagome di cartone dipinte e scontornate di scuola lombarda del XVIII secolo e dall'insolita ricostruzione della scena della Presentazione al Tempio, l'ultima che, avvicendando i diversi momenti del ciclo natalizio, chiudeva le rappresentazioni di quella sorta di teatro barocco che è stato il presepe, sia nella dimensione religiosa, sia in quella laica delle nobili case genovesi. Le opere non esposte sono organizzate in un deposito che, a museo aperto, è visitabile su appuntamento dagli studiosi. Le scelte adottate consentono l'avvicendamento espositivo e allestimenti temporanei. Frequenti sono stati negli anni allestimenti in sedi museali prestigiose a Genova e non solo. 

Figurine del Presepe /6

Figurine del Presepe /6

Figurine del Presepe /6

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Figurine del Presepe /5

Figurine del Presepe /5

Figurine del Presepe /5

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Figurine del Presepe /3

Figurine del Presepe /3

Figurine del Presepe /3

Figurine del Presepe /3

Presentazione al Tempio

Presentazione al Tempio

Presentazione al Tempio

Presentazione al Tempio

Figurine del Presepe /1

Figurine del Presepe /1

Figurine del Presepe /1

Figurine del Presepe /1

Pasquale Navone "Schiavi mori del Corteo dei Magi"

Pasquale Navone "Schiavi mori del Corteo dei Magi"

Pasquale Navone "Schiavi mori del Corteo dei Magi"

Pasquale Navone "Schiavi mori del Corteo dei Magi"