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Smeriglio a mascolo su forcella
Darsena 14/6/1892 - ritrovamento
ambito italiano
cannone da murata
1601 - 1650 - XVI
3723
Unità di misura: mm; Lunghezza: 2015; Varie: calibro 44 mm
ferro a fusione
ex museid
Questo piccolo pezzo d’artiglieria in ferro rappresenta l’evoluzione delle bombarde brandeggiabili su forcella (vedi inv.n. 3727). Alla fine del Quattrocento si abbandonò infatti il sistema di costruzione a barre fucinate e cerchiate per passare a quello della colatura di metallo fuso dentro stampi utilizzando soprattutto il bronzo. Questa tipologia di pezzi fu l’unica a conservare il sistema della retrocarica che poteva assicurare una maggiore celerità di tiro disponendo di mascoli di riserva già carichi; il loro impiego divenne quasi esclusivamente navale e vennero utilizzati senza grosse modifiche almeno fino alla prima metà dell’ottocento. I pezzi come questo sparavano proiettili sferici di piombo all’interno dei quali era affogato un cubetto di ferro per aumentarne il potere distruttivo (Smerigli da piombo).
Il materiale e la tecnica di costruzione di questo pezzo portano ad escludere che fosse stato prodotto in ambito genovese dove nel cinque-seicento si gettavano soltanto cannoni di bronzo; è pertanto possibile che esso provenga dal comprensorio siderurgico Bresciano o forse dalla Spagna dove i pezzi leggeri brandeggiabili erano denominati Versos. Cannone a smeriglio.