Hall di ingresso

Varcata la soglia del Museo, il visitatore trova davanti a sé la ricostruzione di un faro - fanale di 10 metri, in metallo, verniciato nei colori rosso e bianco della tradizione marinaresca con alla sommità una preziosa Lente di Fresnel, gentile concessione dell’Ufficio Fari della Marina Militare Italiana, che illumina con la sua luce lampeggiante l’intero spazio e farà da richiamo per i passanti dopo il tramonto, rispecchiando la funzione dei fari nei porti. Sulla destra la biglietteria, accanto al bookshop e al punto ristoro, su di essa sono state posizionate alcune barche storiche: il Santa Caterina, un “gozzo cornigiotto” invelato, ricostruito dall’associazione Storie di Barche; il Pierino, primo dinghy italiano con il numero “1” orgogliosamente riportato sulla vela, messo a disposizione dal Presidente dello Yacht Club Italiano Nicolò Reggio e un raro “gozzo da regata”, imbarcazione a remi realizzata all’inizio del Novecento e su cui hanno sudato generazioni di vogatori, dono di Francesco Dodero. Tra le barche posizionate vi è un vero reperto: una barca da palombari del secondo dopoguerra, proveniente dall’antica Azienda Darsena Comunale e donata dalla Rimorchiatori Riuniti; sotto a questa, in una grande vetrina-diorama realizzata da Elio Micco, sono rappresentati due palombari intenti alla demolizione, con le attrezzature originali dell’epoca, quelle conservate con amore e passione da una delle figure storiche del porto di Genova, il Capitano Passeri della Drafinsub.