Villa del Principe

 Villa del Principe venne costruita all’inizio del XVI secolo per Andrea Doria, il grande ammiraglio di Carlo V. Il Palazzo, costruito nella zona di Fassolo, subito fuori le mura cittadine a ponente, fu sede dell’unica vera corte della Repubblica genovese. È ancora proprietà privata dei suoi discendenti che hanno deciso di destinarne le parti monumentali a museo. La visita, in un susseguirsi di ambienti riccamente decorati e arredati, consente di rivivere i fasti della famiglia e della stessa Repubblica. 

Il grande edificio cinquecentesco è circondato da uno scenografico giardino all'italiana affacciato sul mare e un tempo collegato direttamente all’attracco portuale.

Le sale del museo conservano meravigliose opere d’arte frutto della committenza dei membri della famiglia che nel corso dei secoli abitarono la splendida dimora.
Andrea Doria diede vita a una vera e propria corte rinascimentale di cui fecero parte artisti di prim’ordine tra cui Girolamo da Treviso, il Beccafumi, Silvio Cosini. A Perin del Vaga, allievo di Raffaello e protagonista della scena artistica romana negli anni precedenti al Sacco di Roma (1527), fu affidato l'incarico di decorarne alcuni interni.
L’erede di Andrea, Giovanni Andrea I Doria, arricchì di nuove opere d’arte il Palazzo, che venne ampliato fino a raddoppiare la sua estensione. Successivamente la Villa ospitò per quasi cinque secoli le generazioni successive del casato Doria Pamphilj, che continuarono ad arricchire le raccolte con dipinti, arazzi e preziosi arredi.

 

Le 10 meraviglie

I capolavori conservati alla Villa del Principe sono costituiti sia dalle opere d'arte sia dalle decorazioni interne ed esterne.

Tra le decorazioni interne si segnalano gli affreschi di Perin del Vaga, allievo di Raffaello, che costituiscono uno dei cicli pittorici rinascimentali più importanti del nord Italia che include la Caduta dei Giganti, suo capolavoro. 

Il bel giardino all’italiana è dominato dalla monumentale Fontana del Nettuno, opera del grande scultore rinascimentale fiorentino Giovanni Angelo Montorsoli.

Tra le opere esposte nelle sale sono di grande importanza il Ritratto di Andrea Doria dipinto da Sebastiano del Piombo e i numerosi arazzi, che comprendono due eccezionali manufatti quattrocenteschi con Storie di Alessandro Magno e la serie della Battaglia di Lepanto.