La Storia del Museo

Una straordinaria avventura alla scoperta di cinque secoli di vita sul mare


Il 1 agosto 2004, in occasione di Genova Capitale Europea della Cultura, ha aperto al pubblico il Galata Museo del Mare. Importante tassello nella trasformazione urbanistica del waterfront dell’area Porto Antico, restaurato dall’architetto Guillermo Vazquez Consuegra, il Museo ha notevolmente migliorato l’offerta culturale e turistica della città. Oggi è il più grande Museo marittimo del Mediterraneo, nato per rispondere alla crescente domanda sia di conoscenza dei temi legati alla navigazione sia di un uso qualitativo del tempo libero, per imparare divertendosi.
 
Galata è un quartiere di Istanbul, e fino al XV secolo sede di una delle più importanti comunità genovesi nel Mediterraneo; così, alla fine dell’Ottocento, quando il Comune di Genova costruì un quartiere di docks commerciali, al più antico di questi venne dato il nome dell’antica colonia. Nell’Ottocento, “il Galata” aveva già una storia lunga quasi tre secoli: Nella sua parte inferiore, infatti, venivano costruite le galee della Repubblica di Genova e l’edificio faceva parte dell’Arsenale, il complesso militare e marittimo più importante della città. Nel Novecento, “il Galata” perse la sua funzione commerciale e venne abbandonato. Alla fine degli anni ’90, il Comune decise di stabilire qui la sede del Museo marittimo di Genova.
 
L’architetto Guillermo Vazquez Consuegra, autore del progetto di restauro del Galata, ha dato forma a un nuovo fulcro di attività, in grado di rivitalizzare la cornice marittima e di avvicinare ulteriormente la città al mare.
Una sapiente coesistenza di architetture antiche e contemporanee donano una nuova identità all’edificio: cristallo e acciaio ripropongono il duplice tema della perimetrazione dei volumi e della trasparenza della superficie, in un suggestivo rimando di spazi pieni e vuoti, di luci e di ombre.
 
Trasformazione dell’edificio ma anche della zona della Darsena con il più recente Open Air Museum, progetto realizzato grazie ad una collaborazione tra Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Regione Liguria, Comune di Genova - Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria, Soprintendenze e Autorità Portuale che ha visto il recupero urbanistico di una delle aree più antiche del Porto di Genova.