lei - collana / 3

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Titolo dell'opera:

Collana

Acquisizione:

D'Albertis Enrico Alberto 1932

Autore/ Manifattura/ Epoca:

lei - collana / 3

Tipologia:

monile

Epoca:

XIX 1851 1900

Inventario:

C.D.A.3262

Provenienza (nazione):

Hawaii

Tecnica:

Le conchiglie venivano raccolte dalle donne, in gruppo o da sole, sulla riva, lavate, asciugate e suddivise per specie o dimensioni. Una giornata veniva dedicata alla foratura che a seconda delle dimensioni della conchiglia veniva effettuata con attrezzi diversi

Utilizzo:

Ornamentale Vita quotidiana

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Descrizione:

Collana costituita da raggruppamenti di sei conchiglie legate l'una all'altra, attraverso il foro praticato in prossimità dell'apertura, con un cordoncino di cotone. Ogni raggruppamento di conchiglie, di colore bianco/grigio e crema, forma una sorta di corolla ed è infilato nel cordoncino di sostegno della collana.

lei - collana / 2

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

lei - collana / 2

Tecnica e misure:

Conchiglie, fibre vegetali di Touchardia latifolia (olona)

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Hawaii

lei - collana

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

lei - collana

Tecnica e misure:

Conchiglie, fibre vegetali

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Hawaii

lei - collana / lei po’o - lei per testa

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

lei - collana / lei po’o - lei per testa

Tecnica e misure:

Conchiglie: Orobophana sp., fibre vegetali

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Fatto di piccole conchiglie poteva essere utilizzato anche come diadema (lei po’o).
Sulla base del materiale utilizzato si distinguono i lei non deperibili fatti con piume, osso, capelli, denti, conchiglie e quelli deperibili fatti con fiori, foglie e piccoli frutti.
La concezione di questo tipo di ornamento è polinesiana, ma è nelle Hawaii che ha raggiunto maggiore qualità di espressione: i materiali erano selezionati per la bellezza, il colore, il simbolismo, il valore terapeutico, la fragranza. Dopo la scoperta di queste isole furono introdotti nuovi materiali tra i quali: vetro, ceramica, pietre semipreziose, che furono incorporati nella fabbricazione delle collane. Con il turismo la produzione è diventata un’attività economica di rilievo: oggi, accanto alle collane tradizionali si trovano quelle fatte con seta, carta, monete correnti negli Stati Uniti, plastica, nastri.
Hawaii

Lei niho palaoa

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Titolo dell'opera:

Collana con pendente

Acquisizione:

Enrico Alberto D'Albertis 1932

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Collana con pendente

Epoca:

XIX - 1851 - 1900

Inventario:

C.D.A.1038

Misure:

Tipo di misura: lunghezza; Unità di misura: cm; Valore: 20; Tipo di misura: lunghezza; Unità di misura: cm; Valore: 10

Provenienza (nazione):

Hawaii

Tecnica:

Originariamente il pendente, appeso al centro di un fascio di treccine di capelli umani formate ognuna da 50 a 100 capelli, era costituito da un dente di capodoglio di piccole dimensioni. A seguito dell'incremento del commercio con le navi baleniere americane e della conseguente maggiore reperibilità d'avorio, le dimensioni dei pendenti aumentarono. Molti esemplari del XIX secolo hanno il pendente realizzato in avorio di tricheco.

Utilizzo:

Riconoscimento dello status sociale. Tradizionalmente veniva indossata da uomini e donne di rango superiore, anche se nel XIX secolo fu utilizzata anche da individui di status inferiore. Fu usata anche come oggetto di scambio con visitatori americani ed europei. Cerimonie/vita quotidiana (?)

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Descrizione:

Collana costituita da un pendente centrale in avorio a forma di gancio, stilizzazione della testa di una divinità con mento, bocca e lingua come centri simbolici di vitalità e forza spirituale. Il ciondolo è sostenuto da due matasse di sottili capelli umani intrecciati. All'estremità delle matasse sono cucite due fettucce di cotone marrone scuro per la chiusura. Indossato esclusivamente dai capi di rango superiore di entrambi i sessi come secondo più importante simbolo di potere dopo il mantello di piume. I materiali con cui è confezionato indicano il suo carattere sacro: nel Pacifico Orientale la testa era considerata le parte più sacra del corpo umano perché si riteneva che la forza spirituale fosse concentrata principalmente in essa e nei capelli. Quando un capo moriva i suoi capelli venivano tagliati e usati per confezionare oggetti come questo ornamento. Il capodoglio non veniva cacciato ma quando una carcassa si arenava sulle scogliere diventava proprietà del capo di rango maggiore; una volta rinvenuta i denti venivano rimossi e utilizzati. In questo tipo di ornamento il dente veniva modellato a forma di lingua, forse a indicare che chi lo portava parlava con autorità.

No’oanga

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Titolo dell'opera:

Sedile

Acquisizione:

E.A. d'Albertis 1932

Autore/ Manifattura/ Epoca:

No’oanga

Tipologia:

suppellettile

Epoca:

XIX 1851 1900

Inventario:

C.D.A.1106

Provenienza (nazione):

Isole Cook

Tecnica:

Modellato in un unico pezzo di tamanu, albero il cui legno non è soggetto a processo di marcescenza grazie alla resina di cui è impregnato.

Utilizzo:

Simbolica Questo tipo di sedile aveva un valore più simbolico che utilitario. Cerimonie

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Descrizione:

Quattro gambe antropomorfe sorreggono il piano d'appoggio concavo di forma rettangolare.

Ascia

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Titolo dell'opera:

Ascia rituale

Acquisizione:

Enrico A. D'Albertis 1932

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Mangaïa, Isole Cook, seconda metà del XIX secolo

Tipologia:

ascia

Epoca:

XIX - 1891 - 1900

Inventario:

C.D.A.1096

Misure:

Tipo di misura: altezzaxlarghezzaxspessore; Unità di misura: cm; Valore: 41x17x9

Provenienza (nazione):

Isole Cook

Tecnica e misure:

Fibra di cocco

Utilizzo:

Insegna simbolica di rango. La lama di basalto era usata manualmente per uccidere le vittime sacrificali del dio Rongo. Le asce rituali erano considerate un simbolo di divinità e atte a captare e conservare il potere dei nemici uccisi e delle divinità stesse. A fine Ottocento vennero realizzate a fini di lucro. Cerimonie.

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Descrizione:

Ascia rituale che rappresenta "Tane Mata Ariki" ("Tane dal viso regale"), dio degli artigiani che secondo la tradizione ha insegnato agli abitanti di Mangaia come fabbricare le asce. Il manico in legno di forma svasata, con base a sezione quadrangolare e parte inferiore cava, è fittamente inciso e traforato con motivi geometrici a clessidra, a stella e a "K". La lama in pietra di basalto nero è di forma rettangolare, con il taglio sul lato minore ei lati maggiori smussati. La lama è fissata a un incavo del manico interamente avvolto con fibra vegetale di cocco, intrecciata a formare una decorazione. Le asce rituali non funzionali, con la superficie completamente incisa con motivi geometrici e naturalistici, sono specifiche dell’isola di Mangaia. Prima dei contatti con gli europei, le asce di questo tipo erano dotate di manico cilindrico e usate come insegne di rango. Cadute in disuso, le lame di basalto vennero recuperate e nel XIX secolo venne introdotta la forma a piedistallo per soddisfare le esigenze commerciali. Il XIX secolo costituisce per le isole Cook una sorta di età dell’oro della scultura. Ispirati dalle forme e dai motivi tradizionali e aiutati dagli strumenti metallici, gli scultori produssero grandi quantità di oggetti per soddisfare le richieste degli equipaggi di baleniere.

Wunda

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Titolo dell'opera:

Scudo

Acquisizione:

Enrico A. d'Albertis 1912

Ambito culturale:

provenienza

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Wunda

Tipologia:

accessorio per la guerra

Epoca:

XIX 1891 1900

Inventario:

C.D.A. 383

Misure:

Unità di misura: cm
Tipo di misura: altezza
Valore: 75.5

Provenienza (nazione):

Australia

Tecnica:

Lo scudo, tipico di quest'area, veniva intagliato da un legno dolce leggero ed era decorato con motivi lineari incisi, enfatizzati dall'applicazione di ocra e pigmenti.

Utilizzo:

Difensiva Guerra

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Descrizione:

Sottile scudo di forma ovale allungata. La faccia esterna è convessa e decorata a intaglio da motivi lineari dipinti con argilla chiara e ocra: nelle parti inferiore e superiore le scanalature sono verticali, nella parte centrale è presente una fascia diagonale con scanalature orizzontali. Il lato interno, decorato a intaglio con motivi lineari e ricoperto da ocra rossa, presenta un'impugnatura a taglio, ricavata dallo stesso legno.

Scudo

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Scudo

Tecnica e misure:

Legno, pigmenti naturali

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Oltre che come arma difensiva per parare i colpi di boomerang o di lancia, può svolgere anche funzioni rituali.
Queensland

Mazza

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Mazza

Tecnica e misure:

Legno

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Viene usata nella caccia e nella pesca o per finire gli animali feriti dal boomerang.
Australia sud-orientale

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