FLASH TOUR ALLA LANTERNA

Indirizzo: Museo della Lanterna - Rampa della Lanterna

Data: da 01/08/2020 a 01/08/2020

 


Sabato pomeriggio visita guidata all’interno del complesso Monumentale della Lanterna, alla scoperta del simbolo di Genova.
Appuntamento alle ore 17 all’inizio della passeggiata che porta alla Lanterna,  sulle banchine del porto commerciale, da dove si partirà per arrivare all’open air museum nel parco e al suggestivo museo nelle antiche fortificazioni, per finire alla terrazza panoramica ad ammirare tutta la città dall’alto.

Posti limitati, su prenotazione entro le ore 12 di sabato 1agosto su:  www.gogenova.com/it/contacts/

Si seguiranno le norme vigenti circa il distanziamento e l’uso della mascherina
Si utilizzerà un nuovo sistema audio che permette di sentire il racconto della guida usando il proprio cellulare con le cuffiette personali
La visita non è adatta a persone con difficoltà motorie
In caso di maltempo la visita sarà annullata

Evento a cura di Go Genova Tours

Per  informazioni:  http://www.lanternadigenova.it/flash-tour-alla-lanterna/

 

Aperture serali al Castello D'Albertis

Data: da 31/07/2020 a 18/09/2020

 

La storica dimora riapre al pubblico nei fine settimana, con la novità  dell'orario serale del venerdì, dalle 14 alle 22 e il sabato e la domenica dalle 11 alle 19. 

Ogni venerdì dalle 18 presso il Bonton Bistrot sarà possibile prenotare l’aperitivo, da gustare al tavolo oppure seduti liberamente nel parco rispettando le misure di sicurezza. Sabato e domenica, dalle 11 alle 19, è possibile prenotare la visita accompagnata per massimo 5 persone al costo di 6 € (comprensivo di ingresso e visita di 1h ca).

Saranno organizzati altri eventi virtuali e in presenzadal 17 luglio sarà presentato online lo splendido Kazaridana del Capitano d’Albertis, lo scaffale giapponese restaurato.

Su prenotazione, in duplice fruibilità, sia in presenza che in modalità telematica, si può partecipare al laboratorio ludico-didattico Virtu-Reale rivolto a ragazzi e ragazze della scuola secondaria di 1° grado Segni, disegni e strumenti per viaggiare con il Capitano D’Albertis.

Orari di apertura:
Museo: venerdì 14-22, sabato e domenica 11-19.
Caffetteria: mercoledì e giovedì dalle 10 alle 18, venerdì 10-22, sabato e domenica 10-19.
Parco: da martedì a giovedì dalle 10 alle 18, venerdì dalle 10 alle 22, sabato e domenica dalle 10 alle 19.

Biglietti:
Intero € 6
Ridotto € 4,50 (5-12 anni - >65 anni (cittadini UE) - convenzionati, disabili)
Gratuito (bambini 0-4 anni, accompagnatori disabili)

Info e prenotazione

castellodalbertis@solidarietaelavoro.it,
Telefono 010 2723820 (biglietteria museo, solo nelle giornate di apertura)

Gaetano Gallino "Giuseppe Garibaldi"

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Titolo dell'opera:

Giuseppe Garibaldi

Acquisizione:

Leone Carlini 1933 - acquisto

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Gaetano Gallino (Genova 1804 - 1884)

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1848 - 1848 - XIX

Inventario:

17

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 73.3; Larghezza: 64

Tecnica:

olio su tela

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Descrizione:

Gaetano Gallino, genovese ed esule mazziniano, conobbe Garibaldi nel 1841 in Uruguay, combatté sotto il suo comando nella Legione Italiana a Montevideo e nel 1848, alla notizia dei moti rivoluzionari, tornò con lui in Italia. Qui l'Eroe dei due mondi è ritratto con la leggendaria camicia rossa, che adottò per la prima volta nel 1843 per equipaggiare i volontari della Legione Italiana. Ritratto di Giuseppe Garibaldi in camicia rossa.

Bandiera dei Mille

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Titolo dell'opera:

Bandiera dei Mille

Acquisizione:

Carabinieri di Genova 15 febbario1861 Genova - donazione

Autore:

Ignoto

Tipologia:

bandiera

Epoca:

1859 - 1861 - XIX

Inventario:

27

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 140; Larghezza: 190

Tecnica:

seta ricamata

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Descrizione:

Le patriote napoletane donarono la bandiera a Garibaldi nel settembre del 1860; a sua volta il Nizzardo la diede con cerimonia ufficiale a Caserta il 19 ottobre dello stesso anno al corpo dei Carabinieri genovesi, che il 15 febbraio 1861 la consegnarono al sindaco di Genova, marchese Gerolamo Gavotti (vedi nn. 833, 834). Alla cerimonia ufficiale, rappresentarono i Carabinieri genovesi Antonio Mosto, Stefano Canzio, Bartolomeo Savi, Giovanni Fontana e Luigi Malatesta. Negli anni successivi, per volere dello stesso Garibaldi, fu esposta solo in particolari cerimonie patriottiche, come nel caso dei funerali di Giuseppe Mazzini, svoltisi a Genova il 17 marzo 1872. Garibaldi fece spesso riferimento a questo stendardo come alla "bandiera dei Mille". Dal 1915 la bandiera, detta “dei Mille”, è custodita al Museo del Risorgimento. La bandiera tricolore è realizzata con ricami in oro; da una parte, nella fascia bianca, campeggia Garibaldi con una figura femminile, allegoria dell'Italia, che addita il leone di San Marco in catene e un'altra figura simbolica. Ai quattro angoli sono presenti medaglioni ornati di foglie di quercia e di alloro, con all'interno i nomi di città significative nell'epopea dei Mille: Milazzo, Palermo, Catania e Napoli. Il verso della bandiera ha al centro lo stemma dei Savoia, con l'iscrizione e agli angoli quattro medaglioni con il nome di altre località: Calatafimi, Caiazzo, Reggio, Capua.

Domenico Induno "Goffredo Mameli"

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Titolo dell'opera:

Goffredo Mameli

Acquisizione:

Domenico Cozzani 1959 - acquisto

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Domenico Induno (Milano, 1815 - 1878)

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1849 - 1849 - XIX

Inventario:

40

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 42; Larghezza: 34

Tecnica:

olio su tela

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Descrizione:

Poeta, scrittore e soldato, l’autore delle parole dell’Inno nazionale italiano fu l’anima di tutte le manifestazioni in Genova che sin dal 1846 miravano ad ottenere riforme costituzionali; corse in aiuto dei milanesi insorti contro gli austriaci nel marzo 1848, partecipò alla prima guerra di indipendenza e morì a soli ventuno anni nel 1849, durante la difesa della Repubblica Romana assediata dai francesi. Ritratto in primo piano di tre quarti di Goffredo Mameli.

Goffredo Mameli "Il Canto degli Italiani"

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Titolo dell'opera:

Il canto degli italiani

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Goffredo Mameli dei Mannelli (Genova, 1827 - Roma, 1849)

Tipologia:

manoscritto

Epoca:

1847 - 1847 - XIX

Inventario:

A.I.M.G. 4-803

Tecnica:

inchiostro-carta

Torna al Focus:
Descrizione:

Scritto nell’autunno del 1847 e musicato a Torino da Michele Novaro, è cantato per la prima volta in pubblico il 10 dicembre 1847 a Genova, durante la solenne processione a ricordo della rivolta del Balilla del 1746. Si diffonde immediatamente in ogni parte d’Italia, incarnando il sentimento nazionale unitario. È la prima stesura autografa dell’Inno nazionale italiano, contenuta all'interno di un quaderno personale del poeta.

Abbruciamento del Libro d’Oro

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Titolo dell'opera:

Abbruciamento del Libro d’Oro della nobiltà in piazza dell'acqua verde

Acquisizione:

A. Capurro 1921

Autore:

Anonimo

Tipologia:

Incisione

Epoca:

1797/06/14 - 1797/06/14 - XVIII

Inventario:

I.M.G. St/3322

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 43.8; Larghezza: 21

Tecnica:

incisione su carta

Descrizione:

Sotto la spinta delle idee di libertà e uguaglianza della Francia rivoluzionaria portate dalle armate di Napoleone, a Genova una sommossa popolare segnò la fine del regime aristocratico e l’avvento della democratica Repubblica Ligure. In piazza dell’Acquaverde il 14 giugno 1797 i giacobini genovesi innalzarono l’albero della libertà e diedero fuoco al Libro D’Oro, dove erano iscritte le famiglie nobili.

Macchina inutile

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Titolo dell'opera:

Macchina inutile

Acquisizione:

Maria Cernuschi Ghiringhelli 1990

Autore:

Munari, Bruno

Tipologia:

installazione

Epoca:

1945 - 1945 - XX

Inventario:

716

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 140; Larghezza: 45

Tecnica:

alluminio anodizzato bianco e nero

Ultimi prestiti:

Astrattismo in Italia nella raccolta Cernuschi Ghiringhelli - 1985 - Villa Croce, Genova

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Descrizione:

Bruno Munari è stato un grande sperimentatore, anche in direzione delle arti applicate. Incominciò a realizzare le prime “Macchine” dal 1933 e in quindici anni ne progettò 93, utilizzando tecniche derivate dalla produzione industriale di prodotti seriali. Le prime opere hanno titoli allusivi (“Macchine sensibili”, “Respiro di macchina”), che si trasformano poi ironicamente in “Macchine Inutili” a sottolineare la pura e unica funzione estetica slegata da qualsiasi funzionalità e efficienza.“Personalmente pensavo che sarebbe stato interessante liberare le forme astratte dalla staticità del dipinto e sospenderle in aria, collegate tra loro in modo che vivessero con noi nel nostro ambiente, sensibili alla atmosfera vera della realtà”.

Ben Vautier "Fluxus cannot save the world", 2002

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Titolo dell'opera:

Fluxus cannot save the world

Autore:

Vautier, Ben

Tipologia:

murale

Epoca:

2002 - 2002 - sec.XX

Inventario:

4084

Tecnica:

colori spray su muro

Ultimi prestiti:

The Fluxus Constellation - Museo di Villa Croce, Genova - 2002

Torna al Focus:
Descrizione:

Ben Vautier è un artista di Fluxus, un movimento che vuole portare l’arte nella vita fino alla coincidenza totale delle due sfere. Hanno fatto parte di Fluxus artisti internazionali tra loro molto diversi, da Joseph Beuys a Daniel Spoerri, da Nam June Paik a Ben Patterson. Ben Vautier partendo dai Ready mades di Marcel Duchamp, si appropria del mondo che lo circonda, comprese le opere di altri artisti, del suo proprio corpo e di quello degli altri, attraverso la sua firma e la sua caratteristica grafia corsiva che invade e copre ogni cosa dissolvendo il confine tra arte e vita secondo quell’ottica Fluxus che lo contraddistingue. L’opera nelle collezioni è un intervento su muro realizzato al museo nel 2002 per festeggiare i 40 anni del movimento. Nella sala a lui riservata, l’artista aveva installato molte sue opere riservandosi di intervenire direttamente su una parete, con bombolette spray di colori fluo. Riassume la sua poetica Fluxus con ironia considerata suo marchio di fabbrica.

ARCHIVISSIMA - La notte degli Archivi

Data: da 05/06/2020 a 08/06/2020

 

In occasione di ARCHIVISSIMA - La notte degli Archivi, GLI ARCHIVI RACCONTANO...

L’ Archivio Storico del Comune di Genova e  i Servizi Educativi e Culturali Palazzo DucaleFondazione per la Cultura presentano: Palazzo Ducale e dintorni.

Dal manoscritto Inventione di Giulio Pallavicino di scriver tutte le cose accadute alli tempi suoi [...] Lo  spunto  per  raccontare  la  condizione  della  donna  nella  Genova  dei  Dogi,  nel  diario  scritto  da Giulio  Pallavicino  tra  il  1583  ed  il  1589;  il  patrizio  genovese  giorno  per  giorno  appunta  vicende istituzionali, fatti quotidiani, di cronaca e di costume, epidemie, matrimoni e feste, restituendo con grande vivacità uno spaccato della società del suo tempo, tra cui la condizione della donna.

Le donne, i cavalier, l’armi, gli amori, le cortesie, l’audaci imprese io canto .

Le  dame  e  le  nobildonne  genovesi  ritratte  da  Alessandro  Magnasco  nella  tela  settecentesca Trattenimento in un giardino d’Albaro, sono lo spunto per raccontare magnificenza e povertà del variegato universo femminile genovese in antico regime. Diretta Facebook alle ore 18.45 del 5 giugno.

Il Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova (DocSAI) presenta: Moda, mondanità e costume nella Genova della Belle Époque

La figura femminile tra fine '800 e inizio '900, dal fondo Pipein Gamba del Centro DocSAI, Genova Manifesti pubblicitari, inviti a sontuose feste danzanti, foto d’epoca di caffè alla moda e figurini con eccentrici vestiti sono gli elementi costitutivi di questo racconto per immagini che ci porta nella Genova del periodo Liberty.

Al sito  www.archivissima.it gli eventi organizzati da Archivio Storico del Comune di Genova e Servizi Educativi e Culturali Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova (DocSAI)

 

 

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