Dal castello neogotico passiamo al bastione cinquecentesco, un tempo abitato dalla servitù del Capitano: qui e nel piano nuovo ricavato durante il restauro del 1991 dallo svuotamento del terrapieno, vengono proposte nuove chiavi di lettura sui materiali di Africa, Americhe e Oceania.
I materiali del secondo piano sono quelli cronologicamente più antichi, le terracotte del Perù precolombiano, corredo funerario di sepolture dal 100 d.C. alla conquista degli Incas. Passando al piano inferiore, ricavato dallo svuotamento del bastione cinquecentesco, dopo i tessili funerari del Perù precolombiano e le civiltà precolombiane mesoamericane, viene affidata ai discendenti dei popoli indigeni nordamericani la rappresentazione della loro cultura, attraverso i materiali degli Indiani delle Pianure e degli Indiani Hopi dell’Arizona. L’Australia, la Nuova Guinea e la Polinesia che vengono suggerite di seguito invitano a vivere il museo come incrocio di sguardi e comunicazione a più voci, come luogo in cui possono emergere nuove chiavi di lettura, oltre stereotipi e convenzioni.
Questi percorsi invitano a concepire gli oggetti come simbolo di complesse relazioni storiche e sociali, a vedere nel museo un luogo in cui sollevare problematiche e generare processi, più che un tempio che produce classificazioni e univoche interpretazioni della realtà.
PERÙ PRECOLOMBIANO - Aree delle ande centrali
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MESOAMERICA PRECOLOMBIANA
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NORDAMERICA INDIGENA (FIRST NATIONS)
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Indiani Hopi |
Indiani delle Pianure (Canada) ![]() |
Indiani delle Pianure (Stati Uniti) ![]() |
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OCEANIA
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Aotearoa (Nuova Zelanda)![]() |
Australia![]() |
Polinesia Orientale![]() |
Isole Viti (Isole Figi) |