Cintura, 1885 – 1890 circa (Ojibway)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Cintura, 1885 – 1890 circa (Ojibway)

Tecnica e misure:

Pelle conciata, tessuto, conterie di vetro ( a punto coprente)

Cintura su supporto in cotone con raffigurazione in perline di una casa (verso la fine dell’800 furono assegnate case in tronchi di legno ai Nativi) e con motivi a zig-zag (probabilmente rappresentano due corsi d’acqua)

Tamburello da danza, 1875 – 1880 circa (Dakota dell’Est)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Tamburello da danza, 1875 – 1880 circa (Dakota dell’Est)

Tecnica e misure:

Legno decorticato e curvato, pelle di daino, coni metallici, conterie di vetro (a inviluppo), pigmenti

Tamburello da danza sciamanica con decorazione dipinta

Tamburo cerimoniale, 1870 – 1880 circa, (Dakota dell’Est)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Tamburo cerimoniale, 1870 – 1880 circa, (Dakota dell’Est)

Tecnica e misure:

Legno decorticato e curvato, pelle di daino, pelliccia di bisonte, pigmenti

Tamburo cerimoniale a cornice con decorazione dipinta che raffigura un arcobaleno e una “Y” di difficile interpretazione

Freccia, fine ‘800 (Indiani delle Pianure)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Freccia, fine ‘800 (Indiani delle Pianure)

Tecnica e misure:

Asta in legno decorticato, fibra animale, penne, punta in ferro

Le punte in metallo venivano vendute dai bianchi fino agli inizi del 1860, in seguito i Nativi imparano a realizzarle riciclando oggetti domestici in metallo, ad esempio le pentole; prima del contatto con i bianchi le punte erano realizzate in osso, corno, selce o altre pietre dure

Giarrettiere da uomo, 1880 circa (Ojibway)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giarrettiere da uomo, 1880 circa (Ojibway)

Tecnica e misure:

Conterie di vetro su telaio, filo di cotone, lana

Giarrettiere da uomo con decorazione di motivi floreali (di derivazione francese); le frange, originariamente molto più lunghe, si sono consumate e servivano da legacci fissati sotto il ginocchio.

Borsa per pipa e tabacco, 1870 – 1875 circa

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Titolo dell'opera:

Borsa per pipa e tabacco

Acquisizione:

Collezione Missioni Cattoliche Americane 1893

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Borsa per pipa e tabacco, 1870 – 1875 circa

Tipologia:

contenitori

Epoca:

XIX 1891 1900

Inventario:

S.N.28

Provenienza (nazione):

Stati Uniti d'America

Tecnica:

Si utilizzavano due strisce rettangolari, frangiate sull'estremità inferiore, di pelle conciata di cervide o di bisonte. Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole ad asciugare per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. dopo averla lasciata nuovamente ad asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo. I due pezzi di pelle venivano cuciti insieme e una o entrambe le superfici della borsa venivano decorate con applicazioni di aculei di porcospino, che venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, venivano spaccati; quindi erano appiattiti con i denti o con le unghie. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti commerci con gli europei, gli aculei furono sostituiti con conterie di vetro policrome che formavano vari motivi decorativi.

Utilizzo:

Contenitore. Contenere pipa, tabacco e pigia tabacco. Cerimonie.

Descrizione:

Lunga borsa piatta rettangolare costituita da quattro pezzi di pelle, frangiata lungo l'estremità inferiore e smerlata lungo il perimetro. Sulla fascia inferiore di entrambe i lati è presente una decorazione a motivi floreali all'interno di un riquadro di conterie policrome bianche, azzurre chiare e scure, blu, gialle, rosa, rosse, viola chiare e scure, verdi chiare e scure. Le cuciture laterali della borsa in prossimità della decorazione sono ricoperte da una fettuccia di cotone azzurra e da tre gruppi di tre/quattro fili di conterie gialle cucite da un riquadro all'altro. Sull'orlo dell'apertura due fori passanti indicano probabilmente il punto di chiusura tramite legacci.

Pipa cosiddetta a forma di “T”, fine ‘800 – inizio ‘900 (Dakota dell’Est o Dakota dell’Ovest)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Pipa cosiddetta a forma di “T”, fine ‘800 – inizio ‘900 (Dakota dell’Est o Dakota dell’Ovest)

Tecnica e misure:

Catlinite (Scisto argilloso rosso) intagliata

La catlinite si trovava solo nella cava di Pipestone nel Minnesota (oggi Pipestone National Monument). Appena estratta si poteva facilmente lavorare: per realizzare i fori per il tabacco e per l’immanicatura del cannello veniva usato un mulinello di legno fatto roteare con un archetto introducendo via via nel foro sabbia abrasiva e acqua.

Borsina femminile, 1880 circa (Dakota dell’Est, Yankton)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Borsina femminile, 1880 circa (Dakota dell’Est, Yankton)

Tecnica e misure:

Pelle conciata, conterie di vetro (ricamo a punto “lazy” e a festoncino), coni metallici, aculei di porcospino (appiattiti mediante denti o unghie, tinti e cuciti)

Borsina femminile con decorazione a losanghe (motivo decorativo tipico dei Cree)

Parfleche, 1870 - 1880 circa

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Titolo dell'opera:

Parfleche

Acquisizione:

Collezione Missioni Cattoliche Americane 1893

Ambito culturale:

documentazione

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Parfleche, 1870 - 1880 circa

Tipologia:

accessorio per il trasporto

Epoca:

XIX 1891 1900

Inventario:

C.A.1682

Provenienza (nazione):

Dakota (U.S.A.)

Tecnica:

I parfleche, in genere, venivano realizzati in coppie ricavandoli da un'unica pelle di bisonte, previamente privata di grasso e scarnificata con un raschiatoio. La pelle veniva tesa e fissata al suolo tramite picchetti e lasciata a decolorare per alcuni giorni al sole. Per delimitare la misura della borsa e segnare il motivo del disegno venivano usati ramoscelli di salice scortecciati di lunghezza diversa; quindi si tracciavano i contorni dei disegni con un "pennello d'osso" e si stendevano i colori desiderati, previamente mischiati alla saliva per ottenere un fissaggio migliore. La superficie era poi rivestita da un sottile strato di colla o turapori che dava brillantezza ai colori e la proteggeva dagli strappi e dall'usura. A questo punto, la pelle veniva rivoltata per eliminare il pelo, si ritagliava il parfleche nella forma desiderata e lo si ripiegava a forma di busta che veniva chiusa con legacci e fori passanti.

Utilizzo:

Contenitore per la conservazione e il trasporto di carne essiccata (pemmican) e di vestiario. Veniva posto sul travois (dal franco-canadese "travail"): tripalo; era una struttura formata da da due stecche di legno più lunghe incrociate che in prossimità delle estremità posteriori sono collegate l'una con l'altra da un appoggio per portare carichi. Nel punto in cui si incrociano, le stecche si appoggiano sul dorso di un animale. Sul travois si trasportavano tende, suppellettili e bambini. Il parfleche si usava anche sulla groppa del cavallo. Spostamenti a cavallo.

Descrizione:

Borsa ripiegata a busta, chiusa da legacci passanti attraverso fori. La superficie anteriore è dipinta in blu, rosso, verde, giallo e bianco a formare riquadri contenenti motivi romboidali. Il parfleche è un contenitore da trasporto per abiti e vettovaglie che durante il viaggio veniva legato ai fianchi del cavallo. I motivi decorativi Arapaho del bene in oggetto sono probabilmente frutto di scambio con i Dakota: le donne eseguivano motivi geometrici, gli uomini disegni naturalistici.

Casacca e gambali femminili, fine ‘800 (Dakota dell’Est, Yankton)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Casacca e gambali femminili, fine ‘800 (Dakota dell’Est, Yankton)

Tecnica e misure:

Panno di lana (red stroud e blue stroud), conterie di vetro (ricamo a punto coprente), bottoni in madreperla

Casacca e gambali femminili. Costume da festa. Manifattura da riserva (durante l’epoca delle riserve, il tessuto sostituiva la pelle, una volta estinto il bisonte e il cervo rarissimo)

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