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Titolo dell'opera:

Stampo

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Stampo

Misure:

Unità di misura: cm
Larghezza: 9
Lunghezza: 15

Provenienza (nazione):

Messico

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Descrizione:

Il reperto potrebbe essere stato reperito nella zona di Tlaxcala. Stampo di colore rosso ocra dalla forma rettangolare. La superficie leggermente concava è decorata con motivi a greca, spirali, volute e motivi curvilinei a incisione in negativo. Sul retro resta traccia dell'innesto dell'impugnatura.

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Titolo dell'opera:

Pannello ligneo antropomorfo

Acquisizione:

D'Albertis Enrico Alberto 1932

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Pannello ligneo antropomorfo

Tipologia:

scultura

Epoca:

XIX - 1851 - 1900

Inventario:

C.D.A. 481

Misure:

Tipo di misura: altezzaxlarghezzaxspessore; Unità di misura: cm; Valore: 97x56x19

Provenienza (nazione):

Nuova Zelanda

Utilizzo:

Decorativa/simbolica Decorava un elemento architettonico (architrave, stipite, trave del tetto, palizzata). Costruzione di edifici

Descrizione:

Scultura lignea di figura umana (tiki). Il fregio rettangolare è decorato a intaglio con motivi spiraliformi e con una figura antropomorfa a rilievo, realizzata in posizione eretta e interamente ricoperta di incisioni ornamentali a raffigurare i tatuaggi. Sulla sommità del capo è inserito un disco di madreperla e altri due dischi sono applicati nelle cavità orbitali. Dalla bocca di grandi dimensioni fuoriesce la lingua, mentre le mani tridattili sono appoggiate sul ventre. Il motivo decorativo a spirale, derivante dalle volute delle foglie della felce, simboleggia il sopraggiungere sulla terra della luce e della conoscenza. Veniva intagliata nel legno con scalpello (di basalto o di giada) e martello di legno. La scultura veniva poi dipinta con ocra rossa cotta mescolata con olio di squalo. Venivano poi aggiunti intarsi di conchiglia di "paua" (abalone). Le sculture generalmente erano di due tipi: antropomorfe (tiki), con la caratteristica di avere la testa sproporzionatamente grande (poiché considerata sede del "tapu", il sacro) e una bocca accentuata con lingua sporgente in segno di sfida e per allontanare il male, che rappresentavano figure mitiche e antenati; oppure rappresentazioni dell'uomo-uccello (manaia). L'oggetto, dalle caratteristiche leggermente diverse rispetto alle sculture tradizionali, probabilmente era stato commissionato per ornare un'abitazione di bianchi; infatti le figure antropomorfe tradizionalmente presentano gli arti inferiori leggermente piegati e divaricati, mentre questa li presenta uniti.

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Titolo dell'opera:

Mattonella

Acquisizione:

D'Albertis Enrico Alberto 1932

Ambito culturale:

Documentazione

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Mattonella

Tipologia:

oggetto turistico

Epoca:

XIX 1890 1900

Inventario:

C.D.A.867

Provenienza (nazione):

Arizona (U.S.A.)

Tecnica:

Le mattonelle sono in circolazione da circa un secolo, dal contatto con visitatori e turisti. È un oggetto puramente commerciale, sviluppatosi per scopi turistici. La sabbia di argilla viene raccolta sotto le Mesas dove abitano gli Hopi. Viene prima setacciata per eliminare le pietroline e per ottenere un'argilla molto fine. Viene successivamente impastata con acqua e modellata. Successivamente viene levigata a mano con frammenti di ceramica o con raschiatoi di zucca. Quando la mattonella è essiccata, si liscia la superficie con una pietra morbida e con una più dura per polirla. Quindi viene dipinta con pigmenti vegetali. Si procede poi alla cottura: sul terreno viene messo sterco di mucca/pecora essiccato che viene ricoperto da un cumulo di frammenti di ceramica e metallici su cui viene posizionata per la cottura. Si ricopre il tutto con altri frammenti di ceramica e in cima, da sterco essiccato. La cottura dura tutta la notte.

Utilizzo:

Ornamentale/souvenir

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Descrizione:

Mattonella rettangolare policroma raffigurante una katsina a figura quasi intera, la Katsina della fanciulla farfalla.

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Titolo dell'opera:

Tamburo

Acquisizione:

Collezione Missioni Cattoliche Americane (?) 1893

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Tamburo

Tipologia:

strumenti musicali

Epoca:

XIX 1851 1900

Inventario:

S.N. 81

Provenienza (nazione):

Dakota (U.S.A.)

Tecnica:

Per realizzare questa tipologia di tamburi veniva tagliata una sezione di un tronco d'albero, che era poi svuotata e chiusa su entrambe le parti da strisce di pelle che fungevano da membrana.

Utilizzo:

Accompagnamento musicale Veniva battuto ritmicamente con due bastoncini Danze/cerimonie

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Descrizione:

Doppio tamburo con struttura in legno circolare e membrane in pelle, sulla quale è applicata una striscia di taffetà marrone bordata da una stoffa con motivi a quadri marrone e beige. La striscia di taffetà è decorata da un reticolato di nastro di seta bordeaux fissato con piccole borchie. Una membrana è decorata con il disegno di un volto umano, forse rappresentazione del Grande Spirito, con motivi geometrici e con un animale stilizzato; i colori utilizzati sono nero, azzurro, blu e arancione. Una sottile striscia di pelle applicata su un lato serve per la sospensione.

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Titolo dell'opera:

Borsa per coca

Acquisizione:

Schmidt y Pizarro 1933 acquisto

Ambito culturale:

cultura Inca

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Borsa per coca

Tipologia:

borsa- per coca

Epoca:

XV-XVI - 1401 - 1600

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 55; Larghezza: 23.5

Provenienza (nazione):

Perù

Tecnica:

cotone naturale e fibra camelide, incordonatura

Ultimi prestiti:

Le mani delle Americhe - Genova, Laboratorio didattico Sant'Agostino - Nov. 1995 - Gen. 1996
Mostra d'arte precolombiana e di etnologia americana - Genova, Castello D'Albertis - 1972-1977

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Descrizione:

Chuspa formata da un intreccio a twining (incordonatura) e frange. L'intreccio policromo è formato da elementi verticali in fibra camelide rossa e gialla e da elementi orizzontali in cotone naturale a disegnare quattro file di lama stilizzati gialli su fondo rosso. Le frange sono in fibra camelide rossa. Tessuto double face.

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Titolo dell'opera:

Frammento di tessuto

Acquisizione:

Schmidt y Pizarro 1933 acquisto

Ambito culturale:

Paracas

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Frammento di tessuto

Tipologia:

tessuto- frammento

Epoca:

V-II a.C. - 500 a.C. - 101 a.C.

Misure:

Unità di misura: cm; Larghezza: 4.7; Lunghezza: 109; Varie: Misure con supporto: cm 16x121

Provenienza (nazione):

Perù

Tecnica:

cotone- tessitura a telaio

Ultimi prestiti:

Le mani delle Americhe - Genova, Laboratorio didattico Sant'Agostino - 1995-1996
Mostra d'arte precolombiana e di etnologia americana - Genova, Castello D'Albertis - 1972-1977
Mostra Colombiana Internazionale - Genova, Palazzo San Giorgio - 1950-1951

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Descrizione:

Il reperto è stato rinvenuto nella riserva nazionale peruviana di Paracas. Bordo con anima in tela leggermente a faccia di ordito in cotone naturale marrone costituito da vari riquadri tenuti insieme dal ricamo stesso. Il ricamo a punto ad erba in fibre camelidi naturali e tinte (marrone, giallo, blu, rosato, verde, rosso, bordeaux, bianco/grigio, verde acqua, verde bottiglia, corda, rosa e arancio) disegna una testa antropomorfa con pendenti auricolari per ogni riquadro.

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Titolo dell'opera:

Testa di mazza

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Testa di mazza

Misure:

Unità di misura: cm
Altezza: 5.5
Diametro: 9.5

Provenienza (nazione):

Perù

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Descrizione:

Il bene è stato rinvenuto nella Valle del Santa, nella regione peruviana di Ancash. Mazza da guerra a forma di stella costituita da un cilindro cavo per l'immanicatura, con sei punte arrotondate.

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Titolo dell'opera:

Vaso zoomorfo

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Vaso zoomorfo

Misure:

Unità di misura: cm
Altezza: 14
Profondità: 6
Lunghezza: 10

Provenienza (nazione):

Perù

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Descrizione:

Il reperto era parte di un corredo funerario. Vaso zoomorfo di colore rosso aranciato e con il fondo piatto. La camera è a forma di nutria, accovacciata nell'atto di mangiare una pannocchia di mais tenuta tra le zampe. Le orecchie sono modellate a tutto tondo, gli occhi circolari hanno le palpebre incise.

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Titolo dell'opera:

Cuchimilco

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Cuchimilco (figura antropomorfa)

Misure:

Unità di misura: cm
Altezza: 22
Larghezza: 15
Profondità: 6.5

Provenienza (nazione):

Perù

Descrizione:

Il reperto è stato rinvenuto lungo la costa centrale del Perù. Statuetta antropomorfa della cultura precolombiana Chancay facente parte di un corredo funerario. Rappresenta un personaggio femminile in posizione orante, con copricapo e pitture facciali in bruno e rosso su fondo color crema, camicia dipinta in bruno e occhi a rilievo. I tre fori sulla sommità del copricapo probabilmente erano usati per fissare delle piume, mentre i fori presenti sotto le ascelle servivano forse per la sospensione o per la realizzazione a stampo dell'oggetto.

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Titolo dell'opera:

Contenitore a forma di tartaruga

Acquisizione:

Collezione Missioni Cattoliche Americane 1893

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Contenitore a forma di tartaruga

Tipologia:

accessori per la persona

Epoca:

XIX 1850 1900

Inventario:

C.A.466

Provenienza (nazione):

Nord Dakota (U.S.A.)

Tecnica:

Per realizzare questi amuleti si utilizzava una pelle di cervide conciata, che veniva tagliata a forma di lucertola per i maschi o di tartaruga per le femmine.
Per la conciatura la pelle veniva tesa su dei pioli e con un raschiatoio si eliminavano residui di carne e cartilagini, quindi veniva lasciata stesa al sole per parecchi giorni. A questo punto la pelle veniva capovolta per rimuovere il pelo, tenuta a mollo e strofinata con una mistura di grassi animali per ammorbidirla. Dopo averla lasciata nuovamente asciugare, veniva stirata e lavorata sulle due facce con una correggia ritorta di cuoio grezzo.
La parte inferiore e quella superiore dell'amuleto venivano cucite insieme sui bordi, e la superficie superiore era rivestita con aculei di porcospino. Gli aculei venivano divisi a seconda della misura, ammorbiditi in bocca e, presso alcune tribù, spaccati; quindi venivano appiattiti con i denti o con le unghie. In un periodo più tardo, in seguito al contatto e ai conseguenti scambi con gli europei, gli aculei furono sostituiti da conterie di vetro o di porcellana policrome. Le estremità degli arti, della testa e della coda erano generalmente decorate con piccoli coni metallici.

Utilizzo:

Contenere il cordone ombelicale del neonato per la sua protezione durante la vita. Appeso alla culla e successivamente fissato all'abito. Accompagnava il proprietario fino alla morte. Subito dopo la nascita.

Descrizione:

Contenitore a forma di tartaruga con la superficie superiore rivestita da conterie di vetro in giallo, rosso, blu, celeste, bianco e verde che segnano naso e occhi, un motivo centrale a scacchiera e due motivi cruciformi. Cinque conterie di legno tinte di nero sono legate alle estremità degli arti, della testa e della coda tramite striscioline di pelle.

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