
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Stefano Magnasco (Genova, 1635-1665)
Olio su tela, cm. 73 x 79,5
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Stefano Magnasco (Genova, 1635-1665)
Olio su tela, cm. 73 x 79,5
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Valerio Castello (Genova, 1624-1659)
Olio su tela, cm. 57 x 41
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Valerio Castello (Genova, 1624-1659)
Olio su tela, cm. 205 x 148
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Valerio Castello (Genova, 1624-1659)
Olio su tela, cm. 86 x 110
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Il martirio di san Lorenzo
marchese Gavotti Cambiaso 1922 Genova - acquisto
Castello, Valerio
dipinto
1650 - 1659 - sec. XVII
PB 1586
Unità di misura: cm; Altezza: 236; Larghezza: 182
olio su tela
Pracht und Pathos - Berlino - 2003-2004
Realizzata intorno al 1650, la tela costituisce una delle opere capitali del pittore, nella quale le lezioni di Rubens, Van Dyck e Procaccini risultano profondamente assimilate e felicemente rielaborate in una forma originale. Il turbine di personaggi che circonda la figura del martire ha il suo fulcro nel corpo in torsione di quest'ultimo, la cui tensione trova un violento contrappunto nella rigida graticola del martirio. Nel 1780 il dipinto si trovava nel Palazzo Cambiaso in Strada Nuova, già di proprietà di Agostino Pallavicino (Ratti 1780, I, p. 270). Il dipinto rappresenta al centro la figura di San Lorenzo circondato da un turbine di personaggi. In alto figure di angeli.
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Valerio Castello (Genova, 1624-1659)
Olio su tela, cm. 172 x 233
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Stefano Magnasco (Genova, 1635-1665)
Olio su tela, cm. 72 x 110
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Valerio Castello (Genova, 1624-1659)
Olio su carta incollata su tela, cm. 52 x 38
Nata da umili contadini nel 1218, Zita entrò a servizio nel palazzo dei Fatinelli, ricca famiglia di Lucca. Ogni giorno quando i signori Fatinelli avevano finito di mangiare Zita empiva il suo grembiule dei pezzi di pane che restavano e li portava ai poveri, rappresentati, nel dipinto, dalla donna con un bambino, accovacciata in primo piano. Il momento è quello in cui, mentre Zita scende le scale, trova il suo padrone che, con sguardo arrabbiato e gesto di rimprovero, le chiede cosa abbia all’interno del grembiule. Ella non per mentire, ma per indicare come era fiorita la carità, gli dice prontamente “Rose e fiori”. Il signor Fatinelli incredulo le chiede di aprire il grembiule e … i pezzi di pane si erano trasformati veramente in rose e fiori.
La composizione del bozzetto, preparatorio per la pala d’altare, eseguita verso il 1653-‘54, che ancora si trova nella chiesa di Santa Zita, è improntata alla consueta eleganza che contraddistingue la pittura di Valerio Castello. Pittura che è barocca nello squarcio di cielo dorato e nel panneggio sollevato dall’angelo in alto a destra, ma già alla metà del Seicento, preannuncia il gusto rococò nei colori vibranti, quasi increspati in luminose trasparenze.
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Madonna del velo
Ospedale di San Martino, Genova 1989 Genova - Provenienza
Castello, Valerio
dipinto
1650 - 1655 - XVII
PB 2877
olio su tela
Procaccini, Correggio, Parmigianino, Veronese, Rubens e Van Dyck sono i punti di riferimento del percorso artistico di questo pittore, che ebbe un ruolo nodale, seppur nella sua breve vita, nel passaggio dall'estetica barocca a quella rococò, ponendosi come una delle personalità più originali e innovative del Seicento, non solo genovese. Il tenero gesto della Vergine, dal profilo allungato alla Parmigianino, è risolto in un'aggraziata composizione in cui le morbide tonalità pastello sono trattate con una vena pittorica fresca e agilissima, e in cui gli stimoli dei grandi maestri vengono rielaborati da Valerio in un'originalissima interpretazione. (SERRA 2010, p. 152) Il dipinto rappresenta la figura di Maria che con un gesto affettuoso e delicato copre Gesù bambino con un velo.
Clicca qui per visualizzare l'immagine
Willem Van Mieris (Leiden, 1662 - Leiden, 1747)
Olio su tela, cm. 34 x 42
Sede:
Comune di Genova - Palazzo Tursi
Via Garibaldi 9 - 16124 Genova
C.F. / P.iva 00856930102