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Museo dei Capuccini - Chiesa di Santa Caterina da Genova
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Museo dei Capuccini - Chiesa di Santa Caterina da Genova
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Tullio Mazzotti, detto Tullio d’Albisola (Albisola, 1899-1971)
Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola - Genova -
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La cucina
Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola, Genova, la dimora storica, cucina
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Ludovico Brea (Nizza, 1450 circa - 1522 circa)
Gallerie Nazionali della Liguria - Genova
Ascensione
Ludovico Brea (documentato a Nizza e in Liguria dal 1475 - 1523)
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Joos Van Cleve (Cleves, 1485-1540)
Dipinto a olio, cm 38 x 27
Joos Van Cleve (Anversa, 1485 - Anversa, 1540/41)
Ritratto di Stefano Raggio
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Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola, Genova, galleria degli specchi
Galleria degli specchi
Nel 1622, anno in cui il pittore Pieter Paul Rubens pubblicò nel volume I palazzi di Genova il rilievo della facciata dell’edificio che oggi ospita la sede dei Musei Nazionali di Genova, allora di proprietà della famiglia Grimaldi, il collegamento tra le due ali del palazzo cinquecentesco non era stato ancora costruito. Dai libri di conto conservati presso l’archivio di Palazzo Spinola si evince che la costruzione dello spazio dedicato alla galleria è da ricondurre agli interventi di ammodernamento della struttura voluti da Ansaldo Pallavicino (1621-1660), proprietario della dimora dal 1650.
Quando Maddalena Doria (†1760), moglie di Nicolò Spinola (1677-1743), rinnovò nel 1734 l’impianto decorativo del palazzo, volle rendere la galleria il momento culmine del percorso di rappresentanza del piano nobile, trasformando l’ambiente in una piccola “Galerie des Glaces”, nello stile dello straordinario esempio di Versailles. Per tale cantiere coinvolse diversi artisti, i quali crearono uno spazio in cui affreschi, stucchi e mobilio si inserivano armoniosamente rivelando la visione unitaria del progetto decorativo che, probabilmente, è riferibile al pittore Lorenzo De Ferrari.
Dell’allestimento creato nel 1734 restano, oltre agli affreschi a tema mitologico di Lorenzo De Ferrari impreziositi da stucchi dorati disegnati dal maestro, anche il lampadario in cristallo di rocca e i quattro delfini reggicandela angolari realizzati da Filippo Maria Mongiardino. Non si sono conservati invece gli otto canapè rivestiti di seta verde e bordati con galloni dorati citati nei documenti, sostituiti a fine Settecento da sedie, consolle e candelieri di gusto neoclassico.
Le finestre, studiate per aprirsi verso l’esterno in modo da non interrompere la ritmata successione degli specchi, sono rivestite da tende in seta ricamata, così come i cuscini. Questi parati tessili vennero realizzati a Genova nel 1849, in occasione del matrimonio di Franco Gaetano Spinola (1819-1905) con Teresa Centurione (1830-1870), come attestano gli stemmi famigliari degli sposi ricamati su ogni federa.
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Giovanni Pisano (Pisa, circa 1248 - Siena, circa 1315)
Marmo, cm 102,5
Giovanni Pisano (Pisa, 1248 circa - Siena, 1315 circa)
La Giustizia
Data: da 30/09/2020 a 05/04/2021
A seguito del passaggio della Liguria in zona arancione dal 15 marzo, i Musei e i luoghi della Cultura sono chiusi, e sono sospese le mostre e gli eventi in presenza, fino a nuova comunicazione. Proseguono, invece, gli eventi digitali.
Il Museo continua nel suo anno di rilancio 2020 all’insegna della decisa messa in rete con le energie che giungono dal territorio come dall’esterno, fino a raccogliere linfa vitale che proviene da città protagoniste dello scenario del contemporary a livello internazionale come Milano, Rovereto e Londra.
Gli spazi bianchi e luminosi della dimora-museo saranno invasi dalla potenza dirompente di un colore intenso e magicamente suggestivo, che connota, in modo diverso, le opere d’arte esposte e che suggerisce, agli artisti rappresentati, diversi percorsi di ricerca.
Il progetto di una mostra plurima comprende cinque eventi espositivi allestiti contemporaneamente nelle sale del piano nobile e sono accompagnati da altrettanti incontri specifici dedicati a ciascuna delle mostre che compongono il corollario di questo programma, al quale se ne aggiungono altri per rendere più che mai viva la nuova stagione autunnale del museo.
Indirizzo: Museums of Nervi - Gallery of Modern Art - Via Capolungo, 3
Information: www.museidigenova/nervi
Indirizzo: Castello D'Albertis - Corso Dogali, 18
Data: da 10/07/2020 a 08/11/2020
Isole vicine e lontane. Un viaggio fotografico con Enrico e Luigi D'Albertis
Il progetto, curato da Anna Rita Punzo e Maria Camilla De Palma per la Fondazione Barumini Sistema Cultura in Sardegna (dove le opere sono state esposte fino allo scorso gennaio) nasce dalla volontà di riscoprire e divulgare le pagine poco note e quasi completamente dimenticate di una storia che lega la Sardegna alla Liguria e alla Nuova Guinea.
Filo conduttore della vicenda è l'esploratore genovese ed ex garibaldino Luigi Maria D’Albertis (1841-1901), cugino di Enrico, che, dopo 5 spedizioni in Nuova Guinea, visse gli ultimi dieci anni della propria esistenza nella città di Sassari, dove morì il 2 Settembre 1901.
Dopo quasi 120 anni il ricordo di quel periodo è emerso dalle fotografie inedite scattate tra il 1889 e il 1897 dal Capitano Enrico Alberto D’Albertis non solo a Sassari, ma anche a Porto Torres, Alghero, Sennori, Osilo, Borutta, Torralba e Isili, durante le visite al cugino. Se infatti le imprese, le scoperte e le ricerche di cui Luigi Maria fu protagonista sono state da lui narrate in “Alla Nuova Guinea. Ciò che ho veduto e ciò che ho fatto”, (“New Guinea, What I did and What I Saw”, Londra/Torino, 1880), il periodo successivo al trasferimento nell'isola risultava oscuro e lacunoso, come ancora solo ipotizzabili sono le motivazioni della scelta, forse dettate dalla ricerca di un rifugio tranquillo dove poter continuare a praticare la caccia.
Questa mostra, che racconta una Sardegna inedita in tempi non sospetti rispetto al più recente turismo, è pertanto l’occasione di svelare un pezzo di storia su un’isola più vicina a noi, ma che oggi attraverso la lente del tempo emerge assai esotica e lontana.
Con le foto scattate in Sardegna dal capitano vengono esposte per la prima volta anche le testimonianze fotografiche di Luigi Maria in Australia e Nuova Guinea, una occasione di approfondimento delle collezioni etnografiche da lui raccolte e donate al cugino (visibili, tra l’altro, nell’esposizione permanente del Castello, oltre ad una splendida cassapanca di manifattura sarda in Sala delle Meridiane, elemento imprescindibile dell’arredamento domestico tradizionale).
Info: 010 2723820, ;">castellodalbertis@comune.genova.it,;"> castellodalbertis@solidarietaelavoro.it
Sede:
Comune di Genova - Palazzo Tursi
Via Garibaldi 9 - 16124 Genova
C.F. / P.iva 00856930102