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Giuseppe Campani (Castel San Felice, 1635 - Roma, 1715)
Pero ebanizzato intagliato, bronzo fuso, rame dipinto
Salotto piano terra (n. inv. G.P.B. 2533)
Arredo
Il grande orologio notturno firmato da Giuseppe Campani, il cui meccanismo interno, tuttora presente, fu parzialmente modificato nel corso del Settecento dal Ganzinotto, orologiaio attivo a Genova nella prima metà del XVIII secolo, è un’opera di eccezionale interesse, dal punto di vista tecnico ed artistico. Infatti si tratta di uno dei rarissimi esemplari firmati di orologio a proiezione, una tipologia creata da Giuseppe Campani per la quale ottenne dal Papa un apposito privilegio nel 1668. Grazie ad una lente molto potente, l’immagine del quadrante veniva proiettata su una parete o sul soffitto mentre uno scappamento speciale a manovella rendeva silenziosi questi orologi che sembrano anticipare la lanterna magica settecentesca. La forma monumentale del pezzo richiama quella di un altare barocco, mentre la mostra dipinta, raffigurante un’allegoria del trionfo della sapienza è riconducibile ad un pittore dell’entourage di Carlo Maratta.