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L'attore Ichikawa Danjūrō VII nella parte di Kan Shōjō; dalla serie "Ōatari kyōgen no uchi"
Utagawa, Kunisada
stampa a colori
1814 - 1815 - XIX
S-1394
Unità di misura: cm; Altezza: 37.8; Larghezza: 25.1
carta giapponese- xilografia
Capolavori d'Arte Giapponese dal Periodo Edo alla Modernizzazione - Genova, Museo d'Arte Orientale E. Chiossone - 25 luglio 2001 - 16 giugno 2002
La serie "Ōatari kyōgen no uchi", pubblicata dall'editore Kawaguchiya Uhei in tiratura limitata, venne stampata impiegando materiali costosi come mica, pigmenti di eccellente qualità e ottima carta. Caratteristiche comuni a tutte le stampe della serie sono il fondo di mica chiaro e il disegno inusuale degli occhi. Ichikawa Danjūrō VII (1791-1859) è qui ritratto nei panni del poeta di corte e politico Sugawara no Michizane (845-903, Kan Shōjō nella rappresentazione). Il dramma "Sekai no hana Sugawara denju", messo in scena dalla compagnia Ichimura nel 1814, narra infatti le sfortunate vicende del letterato, qui raffigurato nel momento in cui si trasforma in un Dio del tuono ripensando furente alle ingiustizie della sua vita. La figura appare pervasa da una forte emozione: dal corpo sfuggono fiamme, la chioma è ritta, le mani sono intrecciate in un moto d'ira e gli occhi sembrano schizzare fuori dalle orbite. Il ramo di susino tenuto tra i denti è un riferimento al "susino volate" (tobi ume), l'albero che al momento della partenza di Kan Shōjō si sdradicò dal giardino di casa e, volando, ne seguì il peregrinare fino a trapiantarsi nel luogo del suo esilio.