Bicchiere svasato, 900 – 1100 d.C. (Tiawanaku– Wuari costiero)

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Titolo dell'opera:

Bicchiere svasato

Acquisizione:

Schmidt y Pizarro 1934

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Bicchiere svasato

Epoca:

X-XI - 901 - 1100

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 10; Diametro: 7

Provenienza (nazione):

Perù

Tecnica e misure:

Terracotta dipinta

Ultimi prestiti:

Due mondi a confronto. I segni della storia - Genova, Palazzo Ducale - 1992
Mostra d'arte precolombiana e di etnologia americana - Genova, Castello D'Albertis - 1972-1977

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Descrizione:

Rinvenuto nella zona costiera meridionale del Perù. Bicchiere svasato con fondo piatto. La decorazione esterna si sviluppa su quattro registri dipinti: nel primo, su fondo rosso, sono dipinti cerchi in crema. Il secondo è costituito da una banda bruna sulla quale è dipinto un volto umano con bocca digrignante e con occhi e naso a rilievo. Nel terzo registro sono dipinte greche in sequenza su fondo beige. Nel quarto registro si sviluppa su sfondo crema una figura serpentiforme fantastica dipinta in bruno e rosso a pois color crema, con otto teste accoppiate lungo il corpo.

Bicchiere cefalomorfo, 0 – 125 d.C. (Nasca 5)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Bicchiere cefalomorfo, 0 – 125 d.C. (Nasca 5)

Tecnica e misure:

Terracotta dipinta

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Bicchiere cefalomorfo con naso a rilievo e pitture facciali.

Vasetto, 540 – 630 d.C. (Nasca 8/9)

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Titolo dell'opera:

Vasetto

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Vasetto, 540 – 630 d.C. (Nasca 8/9)

Misure:

Unità di misura: cm
Altezza: 8
Diametro: 9.5

Provenienza (nazione):

Perù

Tecnica e misure:

Terracotta dipinta

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Descrizione:

L'oggetto era parte di un corredo funerario ed è stato rinvenuto lungo la costa meridionale del Perù. Vasetto con fondo convesso diviso in quattro spicchi alternati in crema e bruno, bordati superiormente da una fascia color ocra. La camera è decorata con figure dipinte in bruno, ocra, crema e prugna, bordate di nero, su fondo mattone. La decorazione raffigura numerose teste trofeo stilizzate con lunghi capelli, appendici bifide e corpi decapitati.

Coppa campaniforme, 0 – 125 d.C. (Nasca 5)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Coppa campaniforme, 0 – 125 d.C. (Nasca 5)

Tecnica e misure:

Terracotta dipinta

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Coppa campaniforme con rappresentazione dell’”Essere Mitico Antropomorfo”

Vaso lenticolare, 125 (?) – 400 (?) d.C. (Nasca 6/7) (?)

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Titolo dell'opera:

Vaso lenticolare con ansa a ponte

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Vaso lenticolare, 125 (?) – 400 (?) d.C. (Nasca 6/7) (?)

Misure:

Unità di misura: cm
Altezza: 8
Diametro: 11

Provenienza (nazione):

Sud America, Perù (costa meridionale)

Tecnica e misure:

Terracotta dipinta

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Descrizione:

L'oggetto era parte di un corredo funerario. Vaso con il fondo convesso dipinto in ocra. La spalla è decorata con motivi geometrici dipinti in arancio, ocra e bruno e bordati di nero, e motivi fitozoomorfi raffiguranti due personaggi cactus o demoni cactus, dipinti con spine infisse lungo il corpo e circondati da appendici bifide. Inferiormente la spalla del vaso è delimitata da una doppia fascia, decorata con motivi stilizzati di teste trofeo, dipinta in bruno e arancio, tutto su fondo ocra. L'ansa è dipinta con motivi geometrici dipinti in ocra, bruno e arancio, bordati di nero su fondo arancio e becco bruno.

Bottiglia lenticolare con due figure serpentiformi,  540 – 630 d.C. (Nasca 9)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Bottiglia lenticolare con due figure serpentiformi, 540 – 630 d.C. (Nasca 9)

Tecnica e misure:

Terracotta dipinta

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Protome cefalomorfa, I-X secolo d.C. (epoca classica), Honduras, Copán, valle del fiume omonimo may

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Protome cefalomorfa, I-X secolo d.C. (epoca classica), Honduras, Copán, valle del fiume omonimo

Tecnica e misure:

Pietra calcarea scolpita

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Protome cefalomorfa con copricapo che raffigura muso felinico con fauci ed occhi spalancati

Teschio scolpito maya

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Titolo dell'opera:

Protome a forma di teschio

Acquisizione:

Collezione Missioni Cattoliche Americane 1893 donazione

Ambito culturale:

cultura Maya

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Copàn, Honduras

Tipologia:

protome

Epoca:

VII-IX - 625 - 850

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 40; Larghezza: 33.5; Profondità: 18

Provenienza (nazione):

Repubblica dell'Honduras

Tecnica:

tufo- scultura

Ultimi prestiti:

Due "mondi" a confronto. I segni della storia - Genova, Palazzo Ducale - 1992
Mostra d'arte precolombiana e di etnologia americana - Genova, Castello D'Albertis - 1972-1977

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Descrizione:

La protome proviene dal sito maya di Copán (Dipartimento di Copán, Honduras), importante città-stato che ebbe il suo apogeo tra il 435 e l’805 d.C. Si trova a Genova dal 1892, quando le Missioni Cattoliche Americane, partecipando alle celebrazioni colombiane del secolo scorso, inviarono all'Esposizione Internazionale di Genova manufatti etnografici e reperti archeologici delle Americhe che, a conclusione della mostra, donarono alla città.
Nella tradizione Maya i teschi dei nemici uccisi venivano esposti come un trofeo. Questo teschio si presentava insieme ad altri 18 in un pannello a forma di T a decorare una piramide, come è emerso dalla ricostruzione dell'Università di Harvard e del laboratorio dell’Instituto Hondureño de Arquelogia e Historia di Copàn. In collaborazione con loro il calco della protome è stato donato al Museo de la Escultura di Copàn Ruinas per ricomporre il pannello. Scultura in tufo vulcanico a forma di teschio umano con le orbite, gli zigomi e i denti incisi e le cavità nasali scavate. Sullo zigomo e sul secondo dente a sinistra sono presenti tracce crema e nerastre.

Frammento cefalomorfo, 695-738 d.C., Honduras, Copán (stele A della Gran Plaza, 731 d.C.)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Frammento cefalomorfo, 695-738 d.C., Honduras, Copán (stele A della Gran Plaza, 731 d.C.)

Tecnica e misure:

Tufo vulcanico scolpito

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Rappresenta Chac, il dio maya del temporale e della pioggia, dai caratteristici grandi occhi a bulbo spalancati. Il frammento faceva parte della sommità della stele A, da cui mancano in posizione simmetrica due frammenti simili, presumibilmente con la stessa raffigurazione. Difficile comprenderne le modalità della sua asportazione, poiché la stele A risulta una delle poche a non essere caduta a terra. E’ stata prelevata per essere portata a Genova in occasione dell’esposizione delle Missioni Cattoliche Americane, durante le celebrazioni in onore di Cristoforo Colombo del 1892. Interessante notare il volume Biologia Centrali-Americana di Alfred Maudslay, che ne ritrae la figura ai piedi della stele stessa, ancora incolume ed intatta, reca la data 1889-1902. La stele costituisce un monumento al 13° signore maya di Copán, 18 Rabbit o XVIII Jog, che ha regnato dal 695 al 738 d.C., di cui nella stele vengono narrate le imprese, come in numerose altre sculture, templi e altari della città. Oggi, copia di questo frammento genovese si trova a Copán, dove è stata replicata per essere collocata sia sul sito archeologico che nel museo adiacente, dove sono stati ricoverati in originale tutti i materiali rinvenuti. Sul sito, infatti, si trovano unicamente le copie, eseguite con instancabile precisione e in grande quantità dai tempi dei primi scavi statunitensi per opera dell’istituzione statunitense di Harvard University dal 1895.

Vaso-bottiglia globulare, II sec.a.C. – VII sec. d.C. (Lima)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Vaso-bottiglia globulare, II sec.a.C. – VII sec. d.C. (Lima)

Tecnica e misure:

Terracotta dipinta

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