MEMORIALE

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MEMORIALE

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La storia delle migrazioni   è amaramente  costellata di  incidenti e tragedie causati dalle precarie condizioni di viaggio, dallo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici migranti, dalla mancanza di tutele adeguate e da episodi di violenza razzista . 
L’emigrazione italiana non fece e non fa eccezione.   Il memoriale è un’installazione ambientale  costituita da un planisfero da cui pendono corde rosse  annodate,  in coincidenza dei luoghi in cui avvennero le tragedie dell’emigrazione italiana. L’installazione  suggerisce e propone un  momento di riflessione sui fatti storici che hanno segnato l’emigrazione del nostro Pese  e la loro corrispondenza con i  tragici episodi legati alle migrazioni attuali, di cui siamo quotidianamente spettatori, perché denunciandone l’assurdità  ognuno possa soffermarsi sull’unicità di ogni vita.
 

EMIGRAZIONI E POLITICA

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EMIGRAZIONI E POLITICA

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La tematica migratoria è stata al centro degli interessi politici sin dall’Unità d’Italia. In quest’area attraverso una linea del tempo vengono ripercorse le principali tappe del dibattito politico, la nascita di una legislazione dedicata alle migrazioni  e gli effetti sulla vita degli italiani e  delle italiane. Attraverso  una installazione multimediale immersiva, dodici personaggi  , da Agostino Depretis  al presidente  Mattarella , presentano i punti di vista e le opinioni delle diverse parti politiche nel corso dei decenni sul tema  delle migrazioni.
 

Destinazione Mondo

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Destinazione Mondo

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“Gli italiani sono andati ovunque nel mondo” è una affermazione ricorrente, quando si parla di emigrazione italiana e se ne vuole sottolineare la  laboriosità e la capacità  di creare opportunità di sviluppo in qualsiasi  contesto.  Ma è vero? Se non ovunque, la presenza italiana è ad oggi   ufficialmente documentata in oltre 185 paesi ( dati AIRE). In quest’area attraverso 5 postazioni archivio e altrettanti schermi multimediali  il  pubblico può  esplorare il ricco database di storie d’emigrazione raccolte dal MEI in collaborazione con i maggiori Archivi, Musei, Associazioni e Enti di ricerca dedicati alle migrazioni,  italiani ed esteri.

La salute degli italiani

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La salute degli italiani

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La  scarsa disponibilità di alimenti, la malnutrizione e  le derivanti malattie  furono un potente stimolo per l’emigrazione: si partiva  per cercare un futuro migliore altrove. L’installazione  multimediale  invita il pubblico a sedersi a tavola e scoprire come si nutrivano, quali cibi mangiavano e cosa bevevano le popolazioni contadine alla metà dell’800. L’installazione interattiva permette invece di scoprire quali malattie affliggevano la popolazione italiana di quell’epoca. 

L' Apripista

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L' Apripista

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La decisione di partire, di migrare,  può essere  presa in un momento intimo e privato di riflessione, a cui segue  la comunicazione  al proprio nucleo famigliare, ai propri affetti. La decisione però può anche essere frutto di una scelta dettata da necessità collettive   o può essere addirittura imposta dalle circostanze, quali la disoccupazione, la guerra, la persecuzione etnica, politica, religiosa. Le rappresentazioni attoriali presenti in quest’area  propongono al pubblico  una selezione di possibili scenari avvenuti nel corso del tempo al momento della scelta di migrare: dalla partenza degli “apripista” ottocenteschi, coloro cioè che per primi intraprendevano l’esperienza migratoria,  fino alle partenze contemporanee vissute   come una scelta o una opportunità da non  lasciarsi sfuggire.

Le migrazioni prima dell’unità d’Italia

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Le migrazioni prima dell’unità d’Italia

Spostarsi verso nuove terre fa parte dell’esperienza dell’umanità fin dalla sua origine, indipendentemente  dall’esistenza di Stati e confini.
Le cinque postazioni multimediali  permettono al pubblico  di conoscere i diversi  esempi di mobilità umana, a partire dalla preistoria fino alla vigilia dell’Unità d’Italia. Spinti dalla necessità e dalla ricerca di nuovi orizzonti, uomini e donne sono partiti dal luogo dove erano nati per esplorare, per commerciare, per lavorare, per conoscere, per poter vivere e per poter essere liberi: pastori, naviganti, mercanti, artigiani e artisti ambulanti, questuanti e pellegrini, espatriati per motivi politici, bambini e adulti, poveri e meno poveri. Le postazioni sono state realizzate in collaborazione con numerosi musei, archivi  ed enti di ricerca,  tra i quali il Museo Archeologico di Genova Pegli, i musei del Risorgimento di Genova e Roma, il Museo degli Orsanti di Vigoleno (PC) e il Museo dello Spazzacamino di Santa Maria Maggiore-  Valle Vigezzo (VB).
 

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Opere attualmente in prestito per mostre

FRISINGA - “Verdammte Lust! Kirche, Körper, Kunst”
(Museo Diocesano, Frisinga, 5 marzo – 29 maggio 2023)

 
PALAZZO ROSSO

Annunciazione, Ludovico Carracci
San Sebastiano, Guido Reni
La Carità cristiana, Bernardo Strozzi

PALAZZO BIANCO

Venere e Amore, Giovanni Battista Paggi 
Susanna e i Vecchioni, Paolo Caliari, detto il Veronese
Cristo e l’Adultera, Jacopo Negretti, detto Palma il giovane
Cristo e la Samaritana, Jacopo Negretti, detto Palma il giovane
Salomè con la testa del Battista, Matthias Stomer

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PARIGI - “Giovanni Bellini. Influences croisées”
(Musée Jacquemart-André, Parigi, 3 marzo 2023 – 17 luglio 2023)

PALAZZO BIANCO: Il Cristo benedicente, Hans Memling
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MILANO - “RAINBOW. Colori e meraviglie fra miti, arti e scienza” e
strong>(MUDEC, Milano, 17 febbraio – 2 luglio 2023)

PALAZZO ROSSO:
Il Sacrificio di Noè dopo il diluvio, Sinibaldo Scorza

Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce

Indirizzo: Museo d'Arte Contemporanea di Villa Croce

Data: da 10/02/2023 a 16/04/2023

 

 

 

Continua il programma di appuntamenti espositivi dei giovani artisti dell'Accademia Ligustica di Belle Arti nella Project Room del Museo di Villa Croce. 

Dal 10 febbraio la mostra Superfici significanti, dedicata alle opere degli degli studenti della Scuola di Progettazione Artistica per l’Impresa (nello specifico del Biennio specialistico di Fotografia). 

Filo conduttore delle mostra il concetto di "superifici significanti", ovverosia il momento in cui fotografo e apparecchio si confondono in una funzione invisibile. Saranno mostrati i progetti di Silvia Mazzella, Virginia Pollesel, Lorenzo Ravera, Francesca Segnan, che esploreranno le diverse modalità della fotografia. Nello specifico, Lorenzo Ravera e Francesca Segnan si concentreranno sul concetto di “pezzo unico in Arte” con opere realizzate con la tecnica del Cianotipo,  Silvia Mazzella analizzerà i ruoli all’interno della famiglia attraverso video e supporti digitali, e Virginia Pollesel proporrà un diario intimo intriso di malinconia esistenziale.
 
La Project Room di Villa Croce è un laboratorio didattico "work in progress" a cura della Scuola di Didattica dell’Arte dell'Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova e dedicato agli studenti, durante il quale si svolgono attività di ricerca,workshop, e sviluppo di progetti artistici coordinati dai docenti.
 
 
Informazioni:
Inaugurazione: giovedì 10 febbraio 2023, ore 17.00
Orari di apertura: dal 10 febbraio al 16 marzo 2023, dal martedì alla domenica dalle ore 11.00 alle 17.00.
 
 
Per informazioni:
biglietteriavillacroce@comune.genova.it
comunicazione@accademialigustica.it
 
 
 
Libro di memorie di p. Antonio Francesco Bonafons da Alba, missionario apostolico

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Antonio Francesco Bonafons (o Bonafous) da Alba, manoscritto, fine sec. XVIII - inizi sec. XIX

Tecnica e misure:

Volume rilegato in pelle con sovraccoperta di tessuto, 317 x 220 mm

Questo volume fu composto dal frate cappuccino piemontese  Antonio Francesco Bonafons (o Bonafous) da Alba (n. 1752 – m. 1823),  che tra il 1790 e il 1822 visse in Brasile, dove ricoprì la carica di Prefetto apostolico di Rio de Janeiro. Egli compì diversi viaggi all’interno del paese, fondando e facendo ristrutturare numerose parrocchie di quei vasti territori. Nel 1822 tornò in Italia per motivi di salute e chiese di soggiornare a Genova, ove morì nel 1823. Fu sepolto nella cripta del convento della SS.ma Concezione.
La documentazione, per la maggior parte in lingua portoghese, consiste in memorie autografe, con elencazione  di parrocchie e compagnie religiose di varie località (Rio delle Amazzoni, Parà, Bahia, Manaus, Maranhao) e autorizzazioni di autorità civili e religiose ad esercitare il ministero sacerdotale, a fondare parrocchie, ospizi e confraternite; vi sono inoltre sonetti composti in suo onore nelle parrocchie visitate, lo statuto della Confraternita del Santissimo Cuore di Gesù della Villa di San Sebastiano di Marahù nella diocesi di Bahia (1799) ed infine spartiti musicali di canti sacri in lingua portoghese (1802). 
Alcune carte non riguardano il Brasile, sono presenti infatti un elenco dei frati cappuccini della provincia del Piemonte (1802) e la trascrizione di un decreto dello zar di Russia Pietro per l'introduzione dei Cappuccini a Mosca e l'istituzione di un convento intitolato a S. Pietro (senza data).
 

Registro de' depositi del cimiterio de' Padri Cappuccini della Santissima Concezione di Genova

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Tommaso Maria Olivieri da Genova e altri frati, registro, 1781-1864

Tecnica e misure:

registro con coperta in pergamena, pp. 204, 340 x 120 mm

La seicentesca chiesa dei Cappuccini della Santissima Concezione nel corso dei secoli XVIII e XIX  fu scelta come luogo di sepoltura da molti genovesi e forestieri, illustri e non. Visitando la chiesa si possono osservare i monumenti funebri collocati lungo i muri interni e le lapidi che occupano tutto il pavimento. Nella sottostante cripta,  aperta al pubblico solo occasionalmente, si trovano il sepolcreto dei frati e le tombe di quasi trecento laici.
Questo registro fu iniziato nel 1781 da p. Tommaso Maria Olivieri da Genova ed è corredato di un indice alfabetico finale per cognome. In esso sono registrati circa 1200 defunti, tra Cappuccini, religiosi di altri ordini, sacerdoti e secolari. Le persone erano di tutte le estrazioni sociali: ci sono poveri sepolti a carico delle confraternite, carcerati, artigiani, mercanti e notabili distintisi nella politica, negli affari militari o nella scienza. Per alcuni di essi vi sono brevi note sulla professione o sulle esequie. 
Per citarne solo alcuni: il ministro generale dei Cappuccini Giampietro da Busto Arsizio (1700), l’ex arcivescovo di Tarragona Isidoro de Beltran (1719), p. Stanislao Ruanova, gesuita espulso dal Messico (1771), il capitano di galea e corsaro Cesare de Franchi (m. 1781), con cui lo stesso p. Tommaso Maria Olivieri navigò in qualità di cappellano, Paolo Barbieri (m. 1781), che aveva istituito a Monaco di Baviera il gioco del seminario (o del lotto), su incarico di impresari genovesi. Dal 1802 vi furono sepolti vari padri domenicani del convento di Santa Maria di Castello che, trovandosi entro le mura cittadine,  non poteva utilizzare il proprio cimitero. 
Ulteriori informazioni sui nomi dei defunti sepolti nella chiesa si possono ricavare dal confronto con altri registri parziali presenti in archivio  e consultando l’elenco riportato da p. Francesco Saverio Molfino nel volume “La SS. Concezione” (Genova, 1941). Egli infatti trascrisse tutte le epigrafi, parte delle quali non sono più presenti o sono divenute illeggibili  causa dell’usura da calpestio.  

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