Vincenzo Bellini. Spartito dell’opera Bianca e Fernando

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Vincenzo Bellini. Spartito dell’opera Bianca e Fernando

Tipologia:

manoscritto musicale

Con l’opera Bianca e Fernando  il 7 aprile 1828, alla presenza dei sovrani del Regno di Sardegna, veniva inaugurato il Teatro Carlo Felice, costruito su progetto dell’architetto Carlo Barabino. L’opera ebbe notevole successo e fu replicata per ben ventuno sere. Il manoscritto musicale, formato da sei pagine autografe di Vincenzo Bellini, è stato oggetto di modificazioni apportate dal musicista.

 

Gabriele D’Annunzio. Orazione per la Sagra dei Mille

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Titolo dell'opera:

Orazione della Sagra dei Mille

Autore:

D’Annunzio, Gabriele

Tipologia:

manoscritto

Epoca:

1915 - 1915 - XX

Inventario:

A.I.M.G. 82

Misure:

Unità di misura: UNR; Misure mancanti: MNR

Tecnica:

inchiostro-carta

Descrizione:

Il 5 maggio 1915 si tiene l’inaugurazione del monumento dei Mille alla presenza di Gabriele D’Annunzio in qualità di oratore ufficiale. Nel discorso pronunciato nel corso della solenne cerimonia - contenuto in quarantacinque cartelle manoscritte autografe – il Vate non si limita a presentare l’opera artistica di Eugenio Baroni, ma con enfasi retorica afferma la necessità dell’intervento dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Il 24 maggio 1915 l’Italia entrerà in guerra. È la stesura autografa del discorso tenuto da Gabriele D’Annunzio in occasione dell’inaugurazione del Monumento ai Mille, a Quarto, il 5 maggio del 1915.

Proclama di Giuseppe Garibaldi ai Romani

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Proclama di Giuseppe Garibaldi ai Romani

Tipologia:

manoscritto autografo

Tecnica e misure:

A.I.M.G. cart. 1-216; cm. 20,5x26

Il Proclama fu preparato da Garibaldi prima della partenza da Quarto perché prevedeva anche una variante operativa verso gli Stati Pontifici che doveva essere svolta da un gruppo di componenti la spedizione. Nel Proclama Garibaldi invitava i romani ad accogliere i volontari come liberatori e a non dar credito alle calunnie che si sarebbero sparse contro di loro.

 

Giuseppe Mazzini: “Morale”

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giuseppe Mazzini: “Morale”

Tipologia:

manoscritto autografo

Tecnica e misure:

A.I.M.G. cart. 1-170; cm. 20,7x13,3

Giuseppe Mazzini: “Morale”
Dei Doveri dell’Uomo
Agli Operai Italiani
XIV
Conchiusione

È l’autografo del secondo e ultimo paragrafo della “Conchiusione”, capitolo XII dei Doveri dell’uomo, pubblicato su “L’Unità italiana” del 10-11 giugno 1860. Mazzini dedicò il suo scritto agli operi italiani, intendendo con questo termine non una classe sociale particolare ma l’insieme di tutti i componenti la società che operano per il bene comune.

 

Capitolazione della repubblica di Genova di fronte all’esercito austriaco il 6 settembre 1746

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Capitolazione della repubblica di Genova di fronte all’esercito austriaco il 6 settembre 1746

Tipologia:

manoscritto

Tecnica e misure:

A.I.M.G cart. 2-314; cm. 30,5x21,5

Documento originale sottoscritto dal doge Giovanni Francesco Brignole e da 19 senatori della repubblica. A lato, in alto, il sigillo dogale: lo stemma della repubblica sorretto da due leoni e la corona marchionale; al di sotto, altri 19 sigilli rossi, impressi in ceralacca, con gli stemmi delle casate dei nobili genovesi firmatari del documento. A tergo, di altra mano, si legge una postilla (“Capitolazione non eseguita”) aggiunta, probabilmente, dopo la cacciata degli austriaci dalla città il 10 dicembre successivo.

Netsuke a forma di Kappa su una conchiglia

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Komin, Giappone, seconda metà del XIX secolo

Tecnica e misure:

Legno patinato e inciso, intarsiato in conchiglia, avorio, peltro, 3 x 4 cm

I kappa sono creature della mitologia giapponese che abitano in laghi, fiumi e stagni. Vengono descritti come essere umanoidi delle dimensioni di bambini dal guscio simile a quello delle tartarughe e con una pelle a scaglie che varia dal verde al giallo. Hanno mani e piedi palmati che li aiutano a vivere in un ambiente acquatico. La caratteristica principale dei kappa è quella di avere una cavità sulla testa riempita d’acqua, questa, però, è anche la loro principale debolezza: se l’acqua si rovesciasse rischierebbero la morte.
Nel nostro netsuke un kappa è saldamente poggiato su una conchiglia hamaguri: una zampa posteriore della creatura è rimasta incastrata tra le due valve, dalla quale si vede il mollusco fuoriuscire, reso in avorio. Il punto di giunzione delle valve è intarsiato in conchiglia, mentre la cavità sulla testa è realizzata in peltro. La firma dell’autore, Komin, di cui sono noti altri netsuke con lo stesso soggetto, è inserita entro un rettangolo dorato alla base della conchiglia, assieme al sigillo (kakihan).

Stipetto in lacca rossa con paesaggi e fiori a rilievo (kodansu)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giappone, Ryūkyū, probabile metà periodo Edo, metà XIX secolo.

Tipologia:

Suppellettile

Tecnica e misure:

Legno laccato, lacca rossa lucida, decorazione a rilievo applicata in pasta lucida colorata(esterno); lacca nera lucida, decorazione a linee incise saturate d’oro (interno). 23,5 x 28,5 x 20,4 cm.

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Sulla piccola anta estraibile troviamo due vedute con isolette rocciose, padiglioni e piante, la prima all’esterno in tsuikin, la seconda all’interno, a sottili linee incise e saturate d’oro su lacca nera lucida. La tecnica tsuikin, nata nelle isole Ryūkyū nei primi anni del XVIII, significa letteralmente “broccato applicato” consisteva in applicazioni a rilievo di due tipi: materiali duri, come madreperla, saponaria, osso o avorio, oppure in una versione molto più economica cioè applicazioni in pasta di lacche colorate.
Sul coperchio un ramo di camelia e un uccelletto in volo, sui lati una pianta di susino in fiore; sul fronte dei cassettini un motivo a serpentina con fogliette e alcuni emblemi di ricchezza e prosperità infiocchettati. Il vivido rosso del fondo crea un forte contrasto con la decorazione a rilievo in vari colori, che mostra una esuberanza particolarmente accentuata, probabile indizio di una produzione della seconda metà del secolo XIX destinata verosimilmente all’esportazione in Occidente.

Musei di Strada Nuova

Indirizzo: Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso - Via Garibaldi,18

Data: da 13/07/2022 a 31/08/2022

 

 

 

Tutti i Mercoledì, dal 13 luglio al 31 agosto, ai Musei di Strada Nuova appuntamento per un  approfondimento alla scoperta dell’appartamento di Anton Giulio II Brignole-Sale a Palazzo Rosso e aperitivo.
 
In occasione della recente riapertura di Palazzo Rosso, che ha svelato per la prima volta al pubblico  le meraviglie degli spazi privati delle "mezzarie" , prende il via una nuova iniziativa nei Musei di Strada Nuova, con speciali visite tematiche a cura dei Servizi Educativi della Cooperativa Solidarietà e Lavoro.
 
Le visite hanno luogo tutti i mercoledì alle ore 18, a partire dal 13 luglio e fino al 31 agosto e saranno seguite da un aperitivo al  Mentelocale Bistrot, a completamento della serata.
 
 "Segrete stanze"  - questo il titolo del percorso di approfondimento -  conduce gli ospiti alla scoperta di una sequenza di ambienti: la Sala della Grotta e il suggestivo spazio dell’Alcova di Anton Giulio II Brignole-Sale.
 Il marchese, ambasciatore della Repubblica di Genova, ebbe modo di ammirare nella reggia di Versailles l’alcova del Delfino di Francia, decidendo al suo ritorno nella Superba di realizzare nella propria dimora un ambiente altrettanto lussuoso e spettacolare.  Affreschi, stucchi, pavimenti intarsiati e marmi contribuiscono a rendere questi ambienti un vero e proprio scrigno di tesori, dimostrazione della ricchezza, del gusto e della raffinatezza raggiunti dalla nobiltà genovese fra ‘600 e ‘700.
 
INFO 
Costo dell'iniziativa : €15 ( comprensivo di ingresso, approfondimento e aperitivo).
E' richiesta la prenotazione presso la biglietteria del Museo o ai segg. recapiti:
tel: 010.2759185
 
 
Stipetto cinese in lacca rossa

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Titolo dell'opera:

Stipetto in lacca intagliata

Ambito culturale:

ambito cinese

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Stipetto in lacca intagliata

Tipologia:

stipetto

Epoca:

1522 - 1566 - XVI

Inventario:

L-0064

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 17.7; Larghezza: 16.2; Profondità: 16.2

Tecnica:

legno laccato e intagliato

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Descrizione:

Stipetto (tansu) di forma pressoché cubica costruito nella tipica forma dei contenitori per sigilli. Ha una base aggettante a profilo convesso ed è munito di manigliette laterali, placca da serratura con lucchetto e presina dei cassetti a ciondolo in bronzo giallo. I complementi metallici sono alloggiati in ribassature appositamente intagliate nel rivestimento in lacca. Un'anta estraibile ripara due cassettini mentre il coperchio incernierato copre un vano superiore separato. Tutte le superfici interne e la base sono rivestite in lacca nera lucida, cui l'invecchiamento ha conferito una sfumatura caramello. La decorazione è composta da quattro diverse composizioni a pomi di spada intagliati. Sul coperchio un bordo di dodici elementi racchiude un motivo cruciforme centrale con angoli cardiomorfi. L'antina, la faccia posteriore e le facce laterali presentano composizioni di coppie speculari di jianhuan in tre varianti. Anche gli elementi di raccordo strutturale hanno motivi appositamente studiati. è probabile che i cassettini siano una sostituzione giapponese non recente.

Scatola portasigarette con crisantemi

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Scatola portasigarette con crisantemi

Tipologia:

Suppellettile

Tecnica e misure:

Smalti cloisonné su metallo, orli e alveoli dorati, 8.1 x 12 x 8.4 cm.

Sullo sfondo azzurro delle pareti di questa scatola portasigarette possiamo notare steli di crisantemo selvatico dalle corolle color crema e foglie colorate di nero, giallo e rosso. Il coperchio è lievemente convesso ed è decorato con un pavé di crisantemi stilizzati a losanga (kikubishi) nei colori bianco, grigio, celeste, verde chiaro e crema con minuscoli bottoncini in rosso vivo. I piedini dorati raffigurano fasci formati da tre segmenti di bambù.

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