Volume conservato nella Biblioteca dell'attore

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Biblioteca dell'attore

Tipologia:

Biblioteca

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La Biblioteca specializzata conta oltre 45.000 volumi, per lo più dedicati alla storia del teatro, del cinema e dello spettacolo declinato in tutte le sue forme, 10.000 programmi di sala e 1360 titoli di testate  tra riviste di settore italiane e straniere. Sono confluite al MBA negli anni le biblioteche personali di Tommaso Salvini, Cesare Vico Lodovici, Sabatino Lopez, Silvio d’Amico, Paolo Stoppa, Alba Maria Setaccioli, Lilla Brignone, Corrado Pavolini, Roberto Chiti, Guido Ceronetti, Elsa de’ Giorgi, Alessandro Fersen, della famiglia Salvini e di molte altre personalità. Tutto il materiale bibliografico è catalogato su SBN (Sistema Bibliotecario Nazionale) ed è ricercabile on line su opac.sbn.it.

 

Ritratto di Eleonora Duse

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Alessandro Vincenzo Duse (Venezia, 1820-1892)

Tipologia:

Dipinto

Tecnica e misure:

Olio su tela, 24 x 18 centimetri

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Dipinto su tela, opera di Alessandro Duse, 1888. Eleonora Duse, soprannominata la divina, è considerata la più grande attrice teatrale della sua epoca e una delle più grandi di tutti i tempi. Il quadro appartenuto a Orio Vergani, nel 1991 è stato donato dai figli, Guido e Leonardo, al Museo Biblioteca dell’Attore. Sul retro della tela è scritto “A. Duse fece 88”.

"Il colorificio del cielo", bozzetto di scena

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Enrico Prampolini (Modena, 1894 - Roma, 1956)

Tipologia:

Bozzetto di scena

Tecnica e misure:

Tempera su cartoncino, 39 x 58 cm

Bozzetto di scena di Enrico Prampolini per Il colorificio del cielo prima sintesi di Vulcani, otto sintesi incatenate, di Filippo Tommaso Marinetti. Messo in scena dalla “Compagnia del Teatro d’Arte” diretta da Luigi Pirandello il 31 marzo e il 1° aprile 1926 al Teatro Valle di Roma, con due repliche al Teatro dei Filodrammatici di Milano e una al Politeama Chiarella di Torino. Musiche di Franco Casavola. Così  Marinetti descrive la scena nel testo pubblicato dalla Casa Editoriale Vecchi di Milano nel 1927: “La scena è dominata dal profilo fumante dell’Etna. La radura di un limoneto chiuso da un muretto di pietre laviche. In fondo, a sinistra la casetta-laboratorio del pirotecnico Porpora. La facciata è coperta di cartoni sovraccarichi di cifre e dipinta di segni misteriosi rossi gialli verdi. In fondo a destra la casetta colonica del poeta Serena. A destra un muretto basso di pietre laviche guarda in lontananza un grande pezzo di mare azzurro intensissimo. A sinistra un muretto basso di pietre laviche e cactus oppressi da una massa di alte ginestre, nuvole di fluido oro abbagliante. In questo muretto una porticina”.

Signor Bonaventura

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Sergio Tòfano (Roma, 1886-1973)

Tipologia:

Tavola fumetto

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Nella fotografia la prima tavola del Signor Bonaventura pubblicata su “Il Corriere dei Piccoli” del 28 ottobre 1917. Era il 28 ottobre 1917 quando il signor Bonaventura, con la sua palandrana rossa e il fido bassotto fece la sua prima apparizione sul Corriere dei Piccoli, piombando maldestramente  addosso ad un malcapitato ladro e sulla refurtiva, ottenendo così in premio una  medaglia che presto diventerà il famoso milione. Da allora grandi e piccini per circa cinquant’anni hanno seguito con gioia le rocambolesche avventure di questo simpatico e fortunato personaggio nato dalla matita di Sergio Tòfano, in arte STO. I versi in rima baciata che fanno da didascalia ai disegni sono ben più che semplici filastrocche. Un’intera generazione ne ha imparato  a memoria i testi che iniziavano immancabilmente con: «Qui comincia l’avventura/sventura/ sciagura del signor Bonaventura…». Nel 1927 il signor Bonaventura dalle tavole del Corriere dei Piccoli sale sulle tavole del palcoscenico. Il personaggio diventa protagonista di sei commedie scritte e interpretate da Tòfano stesso: Qui comincia la sventura del signor  Bonaventura (1927), La regina in berlina con Bonaventura staffetta dell’Ambasciatore (1928), Una losca congiura ovvero Barbariccia contro Bonaventura (1929), L’isola dei pappagalli con Bonaventura prigioniero degli antropofagi (1936), Bonaventura veterinario per forza (1948), Bonaventura precettore a corte (1953). Preziosi sono i volumi della collezione Tòfano: Qui comincia la  sventura del signor Bonaventura, pubblicato a Milano dalla casa editrice Madella nel 1927; la  prima raccolta de Il Teatro di Bonaventura per le Edizioni Alpes del 1930, che riunisce le prime tre commedie scritte tra il 1927 e il 1929, a cui seguirono, negli anni, altre edizioni illustrate.

Teatrino Rissone

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Teatrino Rissone

Tipologia:

Nucleo collezionistico

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Costituito da un teatrino per marionette dell’Ottocento, è conservato completo del boccascena, un corredo di scenari (38 scene complete di fondali e quinte), mobilio e attrezzeria, 91 marionette (alte circa 40 cm), una ricca sartoria (costumi, calzature, cappelli), circa 30 copioni. Per le caratteristiche delle marionette, fra cui le mani e i piedi di piombo, se ne è fatta risalire all'area di provenienza, mentre numerose scene ricordano i pittori-scenografi che operarono per il Teatro alla Scala di Milano.

Studio Govi

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Studio Govi

Tipologia:

Arredo

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L’allestimento dello Studio di Gilberto Govi (1885-1966), al Museo Biblioteca dell’Attore rende un doveroso omaggio al grande attore genovese conosciuto in tutta Italia, che aveva conquistato anche i palcoscenici di Parigi e del Sud America, ottenendo grandi successi. Lo studio conserva tutti gli arredi originali: la scrivania e i due mobili di Issel, le sculture in bronzo di Umberto Mastroianni, le locandine, le foto, i quadri tra cui quello noto come “La maschera e il volto” di Anton Mario Canepa, alcuni ritratti di Rina, i bauli e il “gipponetto” divenuto famoso ne I manezzi.

La Scuola

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Emanuele Luzzati (Genova, 1921 – 2007)

Tipologia:

Tavola

Tecnica e misure:

Tecnica mista su legno

Opera del 1988.

La Difesa della razza

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

La Difesa della razza

Tipologia:

Rivista

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Il primo numero del quindicinale "La Difesa della razza" uscì esattamente un mese prima della firma delle leggi razziali, il 5 agosto 1938. La rivista fu voluta da Mussolini per divulgare le teorie razziste nella cultura e nell'educazione degli italiani. Doveva riprendere, approfondire e sviluppare i temi contenti nel "Manifesto razzista", dopo essere stata legittimata, rafforzata e resa autorevole dalla firma delle leggi razziali del settembre 1938.

Neftali

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Emanuele Luzzati (Genova, 1921 – 2007)

Tipologia:

Bozzetto

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Bozzetto creato per Lea Lebowitz nel 1947.

Tavole per "Michael e il mostro di Gerusalemme"

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Emanuele Luzzati (Genova, 1921 – 2007)

Tipologia:

Tavola

Tavole realizzate per il libro "Michael e il mostro di Gerusalemme" di Meier Shalev.

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