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Sensoriale e Sit on Sound
SENSORIALE è un luogo dove il tempo è dilatato, lo spazio accogliente, i sensi finemente sollecitati. Una postazione con singoli elementi da combinare in molteplici formazioni: 5 strumenti, una seduta morbida e un cuscino ordinati secondo il principio geometrico d’armonia della serie di Padovan. Le videoproiezioni sono frammenti di luce e fiori. L’essenza di cedro favorisce la distensione attraverso l’olfatto. SENSORIALE nasce per accogliere e per fare un’esperienza orientata verso il benessere.
RESONANCE: una pedana triangolare in legno di abete, solitamente usato per i clavicembali, sensibile alle vibrazioni del suono del sistema audio posto al suo interno
TRIXILOFONO: una serie di tre xilofoni, realizzati con tavolette in legno montati in sequenza alternata su struttura trapezoidale
16CORDE: strumento ispirato dai cordofoni dell'Est e dell'estremo Oriente, con corde montate in verticale su corpo trapezoidale
KOSHI TOWER: 4 wind chimes ispirati ai 4 elementi, il cui suono è prodotto dal movimento di una sfera in vetro su lamelle di metallo
TRICAJON: ispirato dal cajon, percussione peruviana, realizzato con 3 soli lati, uno dei quali ha un tamburo sciamanico in pelle
Progetto ideato e realizzato da Milena Fois e Davide Ferrari. A cura di Echo Art.
Liuteria di Cristiano Do Rosario. Sensori audio di Daniele Adrianopoli. Musiche di Davide Ferrari, Daniele Adrianopoli, Michele Ferrari.
Video di Milena Fois. Arredi di Musiquarium Srl. Collaborazione tecnica di Dario Fortunato.
Realizzato nell’ambito di Museo per tutti, un progetto dell’Associazione l’Abilità Onlus con il sostegno della Fondazione De Agostini.
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L'esposizione fotografica
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L'esposizione degli strumenti
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L'insieme delle teche
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La cella di un padre certosino
Le vedute e i documenti d’archivio confermano che attorno al chiostro medievale si trovavano le celle dei Padri Certosini, probabilmente 10, oltre alla Casa del Priore.
I recenti lavori di restauro hanno permesso di trovare le tracce di una di queste celle, che è visitabile: è composta da due locali sovrapposti di circa mq 40 per piano. In cella e nell’orto adiacente Padri Certosini trascorrevano la quasi totalità della loro esistenza in stretta clausura “al riparo dai rumori sia del mondo sia della casa stessa”:
Il Priore rappresentava la massima autorità nella Certosa e la sua Cella o Casa si trovava accanto alla chiesa, a monte del loggiato del chiostro.
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Un monumento in legno di castagno per trebbiare
Un gigantesco tronco di castagno intagliato e sagomato costituisce un sistema di trebbiatura (separazione dei chicchi dei cereali dagli involucri della spiga, detti pula) che potremmo definire monumentale.
Al centro passava una barra di ferro che permetteva di trainare questa imponente ruota dentata sul grano sistemato a terra nell’aia su un percorso circolare.
Il “ruattu” era caratteristico di varie zone del Genovesato e del Savonese.
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Il pozzo e il sistema di recupero e gestione dell'acqua
Il recente cantiere di restauro ha permesso di scoprire numerose tracce di canalette sotterranee e di sistemazioni di vario genere finalizzate al recupero dell’acqua piovana all’interno del complesso monastico e dai versanti a monte della Certosa. Queste strutture sotterranee facevano capo al pozzo visibile al centro del chiostro medievale, secondo alcuni detto “pozzo della vita eterna”.
I religiosi ricevevano nella cella l’acqua necessaria alle proprie esigenze attraverso simili condotti sotterranei, in modo da non dover uscire salvo che per preghiere e funzioni sacre.
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Il chiostro medievale
Entrando nel chiostro più antico ritroviamo la percezione della sistemazione medievale, nonostante abbia subito parecchie trasformazioni rispetto alla Certosa originaria.
Nel 1500 fu costruito il loggiato del primo piano con 16 colonne in marmo e cornici in Pietra di Promontorio, grazie al mecenatismo delle famiglie aristocratiche genovesi dei Di Negro, Spinola e Doria. Durante i secoli successivi il loggiato sul lato del chiostro più vicino alla chiesa, alla nostra sinistra, fu tamponato. La Certosa fu requisita in età napoleonica (1798) come molte proprietà monastiche e da allora è di proprietà pubblica. Dopo quel momento fu eliminato il lato occidentale del chiostro e fu sistemato l’accesso attuale, che avviene dal lato opposto rispetto all’ingresso originario della Certosa.
Nel 2014 il lato nord del chiostro fu parzialmente distrutto da un crollo e restaurato nella sistemazione attuale tra il 2017 e il 2023.
Il Museo Certosa di Genova sta nascendo nello straordinario complesso monumentale creato dall’ordine Certosino in Val Polcevera nel 1297.
Il Museo si propone di raccontare le vicende della Certosa e di agevolare la scoperta delle testimonianze architettoniche, storiche e artistiche che racchiude.
Diverse sezioni espositive, che si stanno progettando assieme a una rete di realtà del terzo settore, associazioni e attori del territorio, racconteranno la storia del paesaggio e delle comunità della Val Polcevera, dalle tribù Liguri di oltre duemila anni fa, agli insediamenti produttivi di età romana sino alla gestione delle risorse agricole e alle tradizioni degli ultimi secoli.
Sono in corso di restauro le strutture di una fornace scoperta a breve distanza dalla Certosa durante gli scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia. Al termine del restauro la fornace e altre scoperte archeologiche saranno esposte alla Certosa.
Il primo spazio espositivo, aperto il 22 maggio, è dedicato al territorio della Val Polcevera, al paesaggio agrario e alla gestione delle risorse rurali del territorio.
La nascita del MUCE si fonda sulla consapevolezza del dover valorizzare una collezione identificativa di una comunità e, al contempo, preziosa per la città e per i visitatori tutti; uno spazio che viene dal passato, ma che può e deve saper parlare al futuro.
Il museo conserva ed espone un patrimonio storico unico, per valore culturale, legame con il territorio e spazi espositivi storici.
Aperto solo su prenotazione per gruppi di minimo 10 pax - Open only by reservation for groups of at least 10 people.
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Le aperture nelle festività sono indicate di volta in volta nelle news.
Sempre chiuso: il 1 gennaio e il 25 dicembre.
ALLERTA METEO
In caso di allerta Idrogeologica ROSSA e di Vento di Burrasca Forte diramata dalla Protezione Civile, il museo resterà chiuso e tutti gli eventi in programma saranno cancellati.
SERVIZIO DI DOG-SITTING
Dogs & Museum permette ai visitatori dei musei proprietari di cani di godersi a pieno l'esperienza di visita, affidando con tranquillità a un dog sitter professionista la cura del proprio animale per l’intera durata della permanenza all'interno di un museo.
ideato da Bauadvisor
Scopri di più su Dogs & Museum a questo link https://www.museidigenova.it/it/dogs-museum
i visitatori in possesso di regolare biglietto di ingresso ad uno dei musei cittadini convenzionati avranno diritto ad uno sconto sulla tariffa del servizio offerto da Bauadvisor
Si segnala che, al momento, il Museo non rientra nel circuito della Genova Museum Card.
Il museo è accessibile.
Parcheggio per visitatori con disabilità
È possibile lasciare l’auto, munita di "contrassegno invalidi" (art. 12 DPR 503/96), nel parcheggio riservato in Via L. Ariosto.
Accessibilità per persone cieche o ipovedenti
E' presente una mappa tattile per persone cieche.
BIGLIETTI
Biglietto singolo
intero 5 €
ridotto 3 € persone con disabilità (su presentazione della Disability Card Europea o idonea certificazione), over 65 anni (cittadini UE), possessori membership Card Ducale+, convenzionati
ridotto 2 €
per giovani dai 18 ai 26 anni
gratuito da 0 a 18 anni (cittadini UE), accompagnatori persone con disabilità, giornalisti iscritti all'Ordine, Guide turistiche nazionali munite di tesserino, soci ICOM, insegnanti in possesso della card scuole, docenti e studenti iscritti alle facoltà di architettura, di conservazione dei beni culturali, di scienze della formazione e ai corsi di laurea in lettere o materie letterarie con indirizzo archeologico o storico-artistico delle facoltà di lettere e filosofia, docenti e studenti iscritti alle accademie di belle arti dell’Università di Genova, Gruppi o comitive di studenti delle scuole pubbliche e private (cittadini UE), accompagnati dai loro insegnanti, previa prenotazione.
Il costo dei biglietti d'ingresso può variare in caso di eventi speciali o mostre temporanee in corso.
I biglietti possono essere acquistati online (servizio di prevendita 1 €)
CARD
Si segnala che, al momento, il Museo non rientra nel circuito della Genova Museum Card.
Per suggerimenti e segnalazioni vai al link https://segnalazioni.comune.genova.it/
In caso di impossibilità di fruizione del servizio il visitatore può richiedere il rimborso dei titoli d’ingresso. La richiesta di rimborso deve essere presentata entro 15 giorni dall’avvenuto disservizio, utilizzando il modulo a questo link
Sede:
Comune di Genova - Palazzo Tursi
Via Garibaldi 9 - 16124 Genova
C.F. / P.iva 00856930102
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