Haggadah di Pessah

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Emanuele Luzzati (Genova, 1921 – 2007)

Tipologia:

Dipinto

Tecnica e misure:

China e pastello

Dipinto che raffigura l'Haggadah di Pessah.

Sala centrale Museo ebraico

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Sala centrale Museo ebraico

Tipologia:

Ambiente

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La principale sala del museo e i quadri che ospita.

Piatto per il Seder di Pesach (Pasqua)

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Piatto per il Seder di Pesach (Pasqua)

Tipologia:

Piatto

Tecnica e misure:

Argento

Si utilizza nella cena in cui è rievocato le fasi dell'Esodo del popolo ebraico dall'Egitto.

Shadda - Y

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Shadda - Y

Tipologia:

Decorazione

Tecnica e misure:

Argento

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Decorazioni di buon augurio recanti il nome "D.O. Onnipotente", simboli di benedizione che si appendevano alle culle.

Tas - Scudo decorativo

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Tas - Scudo decorativo

Tipologia:

Decorazione

Tecnica e misure:

Argento

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Decorazione per il manto che ricopre il Sefer Torah.

Chanukkiot

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Emanuele Luzzati (Genova, 1921 – 2007)

Tipologia:

Dipinto

Tecnica e misure:

Tecnica mista

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Candelabro a nove braccia per la festa di Chanukkah. La festa ricorda la riconsacrazione del Santuario di Gerusalemme e la riaccensione della Menorà a conclusione della lotta di liberazione contro il re Antioco condotta dai sacerdoti Maccabei.

Testamento di Paganini

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Testamento di Paganini

Tipologia:

Manoscritto cartaceo

Tecnica e misure:

Registro cartaceo, mm 250 x 180

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Il 27 aprile 1837, Nicolò Paganini stende di proprio pugno il suo testamento. Le tre pagine di scrittura fittissima vengono chiuse in una busta sigillata con la ceralacca e sono poi consegnate al Real Senato per essere inserite, o meglio, insinuate tra i documenti pubblici per essere convalidate. Tra le altre disposizioni, il violinista stabilisce: “lego il mio violino alla città di Genova onde sia perpetuamente conservato”. Così il famoso Cannone viene donato al Comune ed è ora conservato nelle collezioni di Palazzo Tursi.

 

La Mappa delle Cinque Terre

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

La Mappa delle Cinque Terre

Tipologia:

Cartografia

Tecnica e misure:

Disegno su carta a matita e acquerello, mm 320x580

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Il più importante cartografo al servizio della Repubblica di Genova, Matteo Vinzoni (1690-1773), nato a Montaretto presso Bonassola, rappresenta qui, con tratti essenziali e di grande eleganza, il territorio delle Cinque Terre compreso tra Monterosso e Riomaggiore. La descrizione del territorio, elemento centrale per le attività politiche, militari, economiche e sociali di uno Stato, si afferma a Genova abbastanza tardi rispetto ad altre realtà italiane, ma conosce un grande sviluppo con l’attività del colonnello Vinzoni, che cura i dettagli delle sue rappresentazioni tramite perlustrazioni sul territorio, per averne una conoscenza di prima mano. L’attuale consistenza della raccolta cartografica è di circa 8788 unità, comprese tra le prime rappresentazioni della fine del XV secolo e la fine del secolo XX. La raccolta può essere consultata sul sito Topographia: http://www.topographia.it/DFrontofficeGe/index.htm;jsessionid=30B99F2DA1ABBAC5F516DFD40D15661E

I Rolli

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

I Rolli

Tipologia:

Documento su carta

Tecnica e misure:

4 carte sciolte non numerate, mm 300 x 210

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Genova non disponeva di una pubblica residenza di rappresentanza adeguata a ospitare i rappresentanti di potenze estere. In età moderna viene perciò definito il sistema dei rolli, cioè elenchi di dimore private particolarmente sfarzose che il governo precettava per alloggiare papi, imperatori, re, principi e ambasciatori stranieri in visita alla Repubblica. Sulla base della bellezza, ampiezza e accessibilità della struttura e del prestigio della famiglia proprietaria, le dimore erano suddivise in diversi bussoli, dai quali venivano estratte a sorte in base al rango delle persone da ospitare. Cinque documenti (1576, 1588, 1599, 1614 e 1664) sono stati individuati da Ennio Poleggi nei suoi studi su questo sistema di ospitalità pubblica unico nel suo genere, ma ricerche ulteriori hanno consentito l’individuazione di altre carte, che coprono un periodo che va dal 1510 al 1739. Gli atti sono estremamente scarni e asciutti, molto distanti dallo sfarzo e dalla ricchezza dei palazzi che vi sono elencati, che erano capaci di suscitare l’interesse e lo stupore di personalità come Rubens, venuto appositamente a Genova per disegnarli e descriverli.

Lettera dei Protettori di San Giorgio a Cristoforo Colombo

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Lettera dei Protettori di San Giorgio a Cristoforo Colombo

Tipologia:

Registro manoscritto

Tecnica e misure:

Registro cartaceo, mm 315 x 230, cc. 142

L’Archivio di Stato di Genova conserva la più grande raccolta genovese di documenti relativi a Cristoforo Colombo, quasi duecento secondo l’elenco compilato da Aldo Agosto nella pubblicazione in occasione delle celebrazioni colombiane del 1992. Essi contengono riferimenti all’apprendistato dell’esploratore e ai suoi rapporti con la città d’origine, prima e dopo la scoperta dell’America. In questa lettera, i Protettori della Casa di San Giorgio rispondono all’Ammiraglio, congratulandosi per la scoperta e impegnandosi a favorire il figlio Diego per ogni necessità. Viene sottolineato lo status di concittadino, rimarcando come Colombo dimostri di essere “affectionato de questa sua originaria patria", a la quale dimostra portare "singulare amore et carità”. D’altronde, nella sua lettera dell’aprile 1502, l’esploratore aveva affermato:  Bien que el coerpo ande acá, el coraçón está alí de continuo, “sebbene il mio corpo sia qui, il mio cuore è sempre con voi”.

 

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