Varcato l’ingresso principale del parco all’inizio della via Capolungo, con un arcone sormontato da alcune sculture del secondo Settecento, si trova, a sinistra, l’antica cappella gentilizia che ancora conserva all’interno una decorazione a stucchi monocromi settecenteschi con l’arma della famiglia Serra, riprodotta, tra gli artigli di un grifo, anche sulla cancellata di cinta del parco.

Di particolare qualità il pavimento in ardesia e marmo dall’articolato disegno risalente al XVIII secolo; alla stessa epoca sono da riferirsi la balaustra e l’altare in marmi policromi. La pala raffigurante la Madonna col Bambino e, da destra, Sant’Orsola, San Sebastiano, San Giovanni Battista e un quarto santo non identificabile, è stata restaurata nel 2004, è di ambito genovese e ascrivibile al XVIII secolo.

Proseguendo a sinistra della cappella, addossate al muro di cinta del parco, di fronte alla zona giochi per bambini, si trovano la costruzione della caffetteria-ristorante, ricavata nell’antica serra della villa, e le scuderie ottocentesche, decorate da semplici ed eleganti volute e caratterizzate da archi ribassati che introducono ai vari spazi.

Da segnalare due splendidi e monumentali esemplari di palme, due iubae chilenses situate all’ingresso delle scuderie. Tornando verso la villa, sede della Galleria d’Arte Moderna, sarà possibile apprezzare, negli spazi antistanti il museo il boschetto romantico con ruscello e laghetto; sul lato occidentale di Villa Serra Saluzzo si trova, invece, l’elegante e semplice vasca ottocentesca con fontana. In fondo al parco di Villa Serra Saluzzo, al di là del ponte della ferrovia, sarà possibile vedere il padiglione aperto, con decorazioni in finta roccia e stalattiti, dal quale, tramite una breve scala, si accedeva alla terrazza soprastante, punto panoramico sul Golfo di Genova.