Due figure femminili

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Lorenzo De Ferrari (Genova, 1680-1744)

Tipologia:

disegno

 

Matita nera, carta bigia controfondata.

Le tre Grazie

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Titolo dell'opera:

Le tre Grazie

Acquisizione:

Santo Varni

Autore:

De Ferrari, Lorenzo

Tipologia:

disegno

Epoca:

XVII-XVIII - 1680 - 1744

Inventario:

D 2147

Misure:

Unità di misura: mm; Altezza: 650; Larghezza: 400

Tecnica:

matita nera

Descrizione:

Il foglio è uno dei tanti disegni, appartenenti alle collezioni civiche, di Lorenzo De Ferrari, preparatori per la decorazione della Galleria dorata di palazzo Tobia Pallavicini. (Carrega-Cataldi, oggi Camera di Commercio, Genova). Si veda per approfondimenti BOCCARDO 1999, cat. 79, e BOCCARDO, in I Protagonisti. Capolavori a Genova 1600-1750, 2022, cat. 9, p. 184) Le tre Grazie.

Venere intercede presso Giove per il figlio Enea

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Lorenzo De Ferrari (Genova, 1680-1744)

Tipologia:

disegno

 

Matita nera, matita rossa, carta bianca controfondata. 

Progetto per tavolo da muro sostenuto da due divinità marine

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Domenico Parodi (Genova, 1668-1740)

Tipologia:

disegno

 

Matita nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato, carta bianca.

Borea e Orizia

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Domenico Parodi (Genova, 1668-1740)

Tipologia:

disegno

 

Matita nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato, carta cerulea.

Galatea accolta da Giove in Olimpo

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Domenico Parodi (Genova, 1668-1740)

Tipologia:

disegno

 

Penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato, carta bianca.

Fontana con Venere su un delfino retto da tritoni

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Paolo Gerolamo Piola (Genova, 1666-1724)

Tipologia:

disegno

 

Matita nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquerellato, biacca; carta grigia.

Venere intercede per Enea davanti a Giove e altri dei dell' Olimpo e sei studi per la personificazione di un fiume

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Paolo Gerolamo Piola (Genova, 1666-1724)

Tipologia:

disegno

 

Matita nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquerellato, biacca; carta grigia controfondata.

Diana visita Atteone

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Domenico Piola (Genova, 1627-1703)

Tipologia:

disegno

 

Matita nera, penna e inchiostro, pennello e inchiostro acquarellato, carta bianca.

Progetto di decorazione di parete

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Titolo dell'opera:

Progetto per la decorazione di parete di un mezzanino

Acquisizione:

Giovanni Battista Villa

Autore:

De Ferrari, Gregorio

Tipologia:

disegno

Epoca:

XVIII - 1705 - 1710

Inventario:

D 3492

Misure:

Unità di misura: mm; Altezza: 292; Larghezza: 437

Tecnica:

penna e inchiostro

Descrizione:

Tra i fogli più scenografici e più personali di Gregorio De Ferrari vi sono certamente i suoi raffinati progetti per decorazione di interni, di cui il disegno in esame è modello esemplare: si tratta di studi preparatori per l’impaginazione e l’arredo di pareti e, talora, di porzioni di volte di ambienti nobiliari, di cui l’artista studia sulla carta partiture architettoniche, ornati in stucco, forma e disposizione delle quadrature per specchi e dipinti. In un’ottica pienamente barocca, Gregorio immagina ogni dettaglio di queste spettacolari ‘quinte’, compresi elementi di arredo e di decorazione da tradursi poi in materiali diversi e da altre mani: non solo pittura, dunque, ma anche stucco, legno intagliato e dorato, vetro. Il repertorio decorativo è quello tardo seicentesco, ma con una sensibilità e grazia che anticipa già il secolo successivo, con abbondanza di volute, riccioli, cartouches e girali fitomorfi, disposti sulla carta in soluzioni simmetriche, come in questo caso, o in proposte alternative da sottoporre al committente, come nel caso del bellissimo foglio, ancora delle collezioni civiche genovesi, con Progetto per la decorazione di sala e volta con scena mitologica (Caduta di Icaro?) (inv. D2159), assai rifinito e forse pensato come modello da tenere in bottega per ottenere possibili nuove richieste. Del disegno in esame conosciamo nel dettaglio occasione di committenza, destinazione e realizzazione finale, pur in forme non totalmente coerenti a quelle del modello su carta: nel foglio si riconosce infatti un’idea progettuale piuttosto avanzata per una delle sale dell’appartamento di Anton Giulio II Brignole Sale nel mezzanino di Palazzo Rosso, e precisamente per il primo dei tre ambienti riconducibili all’intervento decorativo del primo decennio del Settecento. Di questa fase di lavori nelle «Mezzarie» si conservano anche la sala da pranzo, detta «della grotta», e la camera da letto, affrescate e arredate sotto la regia di Domenico Parodi e ancora di Gregorio De Ferrari. Tutti i lavori dovettero concludersi entro il 1710, anno della morte del Brignole-Sale, le cui cifre sono dipinte, entro medaglioni, sulle porte di tutto l’appartamento, all’interno di un complesso e assai precoce decoro chinoiserie molto diverso da quello a girali fitomorfi abbozzato sulle porte del disegno di Gregorio. (Priarione, in Musei Superbi, 2022) Progetto per la decorazione di parete di un mezzanino.

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