La ricreazione dei Padri Filippini e l’antica Chiesa di S. Michele

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Pasquale Domenico Cambiaso (Genova, 1811-1894)

Tipologia:

Disegno

Tecnica e misure:

Pennello e acquerello su cartoncino

Torna al Focus:

 
La veduta fa parte di un album di 66 fogli intitolato 'Ricordi di luoghi interamente distrutti o modificati in parte già esistenti in Genova e nelle sue adiacenze disegnati dal vero da D. Cambiaso nella metà XIX secolo. La chiesa venne completamente distrutta nel 1850.

 

La ricreazione dei Padri Filippini e l’antica Chiesa di S. Michele

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Pasquale Domenico Cambiaso (Genova, 1811-1894)

Tipologia:

Disegno

Tecnica e misure:

matita su carta 

Torna al Focus:

Metà XIX sec.  

Il Codice Molfino

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Il Codice Molfino

Tipologia:

Manoscritto

Tecnica e misure:

Membrana, 33 x 23 cm

Torna al Focus:

 

Manoscritto membranaceo, del secolo XIV, meglio conosciuto come Codice Molfino, dal nome del suo “scopritore” Matteo Molfino - già avvocato civico, segretario decurionale e segretario comunale dal 1849 al 1854 -  che nel 1820 lo rinvenne e lo sottopose all’illustre Giovan Battista Spotorno che lo esaminò e diffuse la notizia del ritrovamento.

La passione per l’antiquariato librario indusse Matteo Molfino a formare una ricca biblioteca, attraverso una serie di fortunati acquisti che andarono ad arricchire un piccolo fondo di manoscritti appartenenti alla sua famiglia, che nel 1882 fu posta in vendita per la considerevole somma di 3.500 lire.

Il 10 maggio 1882 il Comune di Genova deliberò l’acquisto di metà della collezione per la somma di 1.750 lire.

Il codice misura 33 x 23 cm e consta di 85 carte; la scrittura è una gotica documentaria di tipo cancelleresco, che veniva adattata all’uso librario nella composizione di codici di minor pregio e nei testi in volgare, scrittura che risulta particolarmente diffusa nella penisola italiana nel corso del XIV secolo.

Contiene 147 poesie in volgare e 35 in latino, preziosa fonte di informazioni sulla Genova di fine XIII – inizi XIV secolo, dagli eventi della grande storia (le vittorie genovesi di Curzola e Lajazzo, la venuta di Carlo di Valois in Toscana, la discesa di Arrigo VII in Italia) all'aneddotica personale.

 

 

Il porto di Genova nel 1884: particolare della Darsena

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Il porto di Genova nel 1884: particolare della Darsena

Tipologia:

Fotografia

Tecnica e misure:

Albumina

Torna al Focus:

Anonimo
cm 13,5 x 22

 

Il porto di Genova nel 1865: particolare della Darsena

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Il porto di Genova nel 1865: particolare della Darsena

Tipologia:

Fotografia

Tecnica e misure:

Albumina

Torna al Focus:

Anonimo
cm 20 x 26
 

Veduta della città e del porto di Genova

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Louis Le Breton (Douarnenez, 1800 circa – Parigi, 1866)

Litografia colorata, 1849 ca.
Genova, Collezione Topografica del Comune,  inv 1177

 

Margherita di Savoia, 1877

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Margherita di Savoia

Acquisizione:

Eredi Monteverde 1919 Genova - donazione

Autore:

Monteverde, Giulio

Tipologia:

scultura

Epoca:

1877 - 1877 - XIX

Inventario:

GAM0208

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 118.5; Larghezza: 60; Profondità: 34

Tecnica:

gesso- scultura

Torna al Focus:
Descrizione:

Figlia del duca di Genova Ferdinando di Savoia e di Elisabetta di Sassonia, Margherita Maria Teresa Giovanna (1851-1926) sposò a diciassette anni il cugino Umberto, principe di Piemonte, che nel 1878 divenne re d'Italia in seguito alla morte del padre Vittorio Emanuele II. La giovane, vissuta nella Torino del Risorgimento, assunse il ruolo di prima regina italiana con modi brillanti e impeccabili anche durante gli eventi più difficili.
Margherita venne ritratta da Monteverde nel 1877. Sensibile alle arti e protettrice di musicisti e letterati, tra cui Giosuè Carducci, concesse all’artista quindici giorni di posa nella Villa Reale di Monza dove fu ospite e, colpita e divertita da quel "bellissimo vecchio, dalla testa leonardesca” lo ritrasse a sua volta. In quegli anni Margherita non era ancora diventata sovrana, ma era "la più intellettuale delle Regine", nel pensiero dello stesso Monteverde. Lo scultore, autore di monumenti e ritratti per committenti pubblici e per una élite italiana e straniera, fu uno degli artisti ufficiali della giovane nazione italiana e ricevette riconoscimenti internazionali per la qualità dei suoi lavori.
Insignito dell’Ordine della Corona d'Italia, Monteverde ricevette nel 1879 il titolo di Cavaliere dell'Ordine civile dei Savoia, riservato a letterati e artisti; nel 1885, anno del ritratto al re per il Senato, ebbe l'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. La scultura ritrae Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia, moglie di Umberto di Savoia, primo re d’Italia alla morte del padre Vittorio Emanuele II nel 1878. L'autore si allontana dall'iconografia ufficiale eliminando gemme e perle, legate al significato del nome di Margherita. Monteverde scelse una sobrietà quasi archeologica e di stampo romano, rendendo fiero il portamento della regina avvolta in uno scialle sfrangiato con stemma sabaudo, e realistici i tratti del volto, esaltati dalle spalle in parte scoperte e dall’acconciatura classica, coronata da un simbolico diadema di foglie e ghiande. Il busto è innestato su una base cilindrica, appena nascosta dal drappeggio diagonale dello scialle, e modellata grossolanamente alla base con stemmi delle principali città italiane sormontati da piccole margherite abbozzate. L'opera fu destinata al marmo del Quirinale con l'aggiunta di un bordo decorato lungo la stola e l'eliminazione della collana filiforme.

Biblioteca di Antonio Brignole-Sale

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Biblioteca di Antonio Brignole-Sale

Giardino superiore e terrazzo Palazzo Bianco - ph. Daria Vinco

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giardino superiore e terrazzo Palazzo Bianco

Giardino inferiore Palazzo Bianco con vista Palazzo Rosso

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giardino inferiore Palazzo Bianco con vista Palazzo Rosso

Iscriviti a