Tammar Luxoro "L'Entella"

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Titolo dell'opera:

L'Entella - Intra Siestri e Chiavari s'aduna una fiumana bella...

Acquisizione:

Principe Odone 1866 Genova

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Tammar Luxoro (Genova, 1825-1899)

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1863 - 1863

Inventario:

GAM0343

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 62; Larghezza: 105; Varie: Misure con cornice: 85 x 124

Fausto Pirandello "Nudo Bianco"

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Corrado Cagli "Composizione Orizzontale"

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Corrado Cagli (Ancona, 1910 - Roma, 1976)

Tavolo L’Autarca, 1935 circa

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Titolo dell'opera:

L'Autarca

Acquisizione:

Cesara Garbarino Mazzola e Dina L. Garbarino Cima 2007 Genova

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Angelo Fasce (Genova, 1878 - Ovada, 1943)

Tipologia:

tavolo da pranzo

Epoca:

1935 - 1936 - XX- XX

Inventario:

GG2007.22

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 90; Larghezza: 130; Unità di misura: UNR; Unità di misura: UNR

Tecnica e misure:

Noce nazionale meridionale, acciaio, alluminio, vetro

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Descrizione:

Di professione notaio, grande appassionato di letteratura, Fasce progettò l’Autarca per consentire alla famiglia di consumare i pasti senza la presenza di personale di servizio ed essere quindi finalmente liberi di parlare apertamente in un’epoca connotata da un ossessivo controllo politico e dalla tangibile minaccia di delazioni. Ispirato dalla propria funzione basilare – la piena autosufficienza “conviviale” – il suo nome richiamava uno dei precetti più officiati della liturgia civile del fascismo: l’autarchia.
L'azione politica autarchica fascista ebbe ufficialmente inizio nel marzo del 1936, in risposta alle sanzioni emanate dalla Società delle Nazioni il 18 novembre 1935, dopo l’aggressione italiana all’Etiopia. Un’attività di mobilitazione in favore dell’indipendenza economica e a sostegno della produzione nazionale aveva tuttavia iniziato a manifestarsi negli anni successivi alla crisi economica del 1929, che aveva determinato quegli orientamenti protezionistici consolidati dal blocco economico imposto da Ginevra. Una martellante propaganda, caratterizzata da soluzioni grafiche di forte impatto visivo, da slogan rimasti celebri (“Noi tireremo dritto” o “L’Italia farà da sé”) e da esposizioni di grande richiamo, come la Mostra autarchica del minerale italiano, fu dispiegata per promuovere i prodotti italiani e per contrastare i nocivi effetti dell’embargo. L’autarchia, che per qualche tempo sembrò poter contribuire al consolidamento dell’immagine del regime – distogliendo l’opinione pubblica dalle criticità della sua azione politica e dalla sua natura autoritaria e dittatoriale – favorì soprattutto la ricerca di nuovi materiali, offrendo uno straordinario campo di sperimentazione ai più innovativi indirizzi del design italiano. Brevettato nel 1936 con la definizione di “Tavolo contenente tutto il necessario per il servizio dei pasti”, l’Autarca offre a sei commensali la possibilità di consumare un pranzo completo senza l’ausilio di personale di servizio. La caratteristica più singolare del grande tavolo rotondo consisteva nel complesso meccanismo interno di pesi e contrappesi che, grazie a una cinghia di trasmissione e a una manovella, permetteva di alzare e abbassare la parte centrale girevole, offrendo ai commensali l’accesso diretto in appositi scomparti e sportelli alle vivande, preventivamente cucinate e mantenute calde grazie a piastre elettriche. Il pranzo poteva essere dunque consumato senza doversi alzare e senza l’ausilio di personale di servizio, dato che ogni commensale trovava nei ripiani e nei cassetti davanti al proprio posto le necessarie dotazioni del corredo originario, costituito da piatti in terraglia rossa della ditta Richard-Ginori; tazzine e piattini da caffè, porta stuzzicadenti e poggia posate in bachelite di colore rosso con marchio “Standard”; tovagliette di lino con ricami che indicavano le posizioni per l’apparecchiamento; menù appositamente stampati con il nome e la sagoma grafica del tavolo e, infine, i bicchieri con bevante scanalato del servizio "Francesca".

Roberto Melli "Fiori Secchi"

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Roberto Melli (Ferrara, 1885 - Roma, 1958)

Carlo Socrate "Fragole"

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Carlo Socrate (Mezzana Bigli, 1889 - Roma, 1967)

Angelo Camillo Maine "Entomopsis"

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Angelo Camillo Maine (Genova, 1892-1969)

Enrico Paulucci "Villa Pace"

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Enrico Paulucci (Genova, 1901 - Torino, 1999)

Enrico Paulucci "Veduta del Porto di Genova del 1939"

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Enrico Paulucci (Genova, 1901 - Torino, 1999)

Filippo De Pisis "Archeologo"

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Titolo dell'opera:

L'archeologo

Acquisizione:

Francesco Messina Genova - acquisto

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Filippo De Pisis (Ferrara, 1896 - Milano, 1956)

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1928 - 1928 - XXI

Inventario:

GAM0627

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 60; Larghezza: 92; Varie: Misure con cornice: 78 x 110,4

Descrizione:

L'opera, dominata da toni verdi presenti sul primo piano e in profondità, mostra un ambiente aperto dalle atmosfere vagamente metafisiche: a destra e a sinistra il paesaggio si apre verso il mare lontano, mentre al centro domina parte di una grande scultura. Le piccole figure umane che si allontanano verso il fondo permettono di percepire meglio la distanza dal primo piano. Al centro del paesaggio è dipinto un frammento di statuaria che riproduce due gambe viste posteriormente mentre a destra il blocco pietroso riproduce una testa. La figura umana appena accennata a destra del gruppo statuario è probabilmente un archeologo.

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