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Fanciulla abruzzese
Lazzaro G.B. Frugone 1935 Genova - legato
Michetti, Francesco Paolo
dipinto
1880 - 1889 - XIX
GAM1553
Unità di misura: cm; Altezza: 48.5; Larghezza: 33.5
olio su tela
Nella raffinata e maliziosa "Fanciulla abruzzese", databile agli anni Ottanta dell'Ottocento per il tono decadente che la connota, l'artista si sofferma attentamente a descrivere il volto della bambina, la carnagione delicata, le ciocche dei capelli scomposti che coprono in parte la fronte, gli orecchini, i loro riflessi sulla collana di medagliette croci e semi, la veste bianca e il mazzolino di piccoli fiori dì campo; tutti elementi che acquistano un ulteriore risalto grazie al verde scuro della vegetazione del fondo. Si tratta di una figura ricorrente nelle opere dell'artista abruzzese, che fu amico e protettore di D'Annunzio, illustratore delle sue tragedie, e animatore di un colto cenacolo di artisti, letterati e musicisti nella sua dimora-atelier al Conventino di Francavilla sul Mare. Difficile l'identificazione della fanciulla raffigurata, anche se in altre opere di Michetti compaiono giovani figure assai simili a questa. La preziosità materica dell'opera ben si intona con la ricchezza decorativa della cornice che la inquadra, riccamente intagliata a volute e fogliami e che presenta al centro dei lati quattro cartigli con motivo a losanga, caratteristici della decorazione francese della metà del XVIII secolo. Tela rettangolare dipinta a olio contenuta in cornice lignea. Il soggetto è una bimba dai capelli biondi, spettinati e leggeri come una spuma, vestita a festa, con orecchini, collanina di semi, croci e medagliette al collo, e un mazzolino di fiori di campo in mano.