Iris kakitsubata e martin pescatore

Iris kakitsubata e martin pescatore - Museo Chiossone, Genova

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Utagawa Hiroshige, Giappone, Periodo Edo (1603-1868)

Tecnica e misure:

Stampa policroma nishikie, formato ai-tanzakuban, 33.5 x 11.4 cm

Collocazione:

Deposito (n. inv. S-351)

Provenienza:

Collezione Edoardo Chiossone, lascito testamentario, 1898

Tipologia:

Stampa policroma

In questa stampa, databile 1842-1844, Hiroshige ritrae un martin pescatore. Questa varietà di uccello, appartenente alla famiglia degli Alcedinidi, presenta un piumaggio dagli splendidi colori: il dorso, la testa, le ali e la coda sono di un bellissimo azzurro tendente al verde scuro, mentre il petto è di color arancio con sfumature che vanno dal rosso al ruggine. Per questo motivo, fin dall’antichità, per la brillantezza dei suoi colori quasi iridescenti, è stato paragonato a un gioiello. Il martin pescatore ha un becco lungo, utilizzato per catturare le prede, che sono per lo più pesci. Infatti, viene chiamato “pescatore” per il suo stile di caccia unico nel suo genere: utilizza i rami sporgenti sulle superfici d’acqua come punto di osservazione, aspettando solo il momento giusto per entrare in azione e attaccare. Per questo motivo, prediligono per lo più le rive dei fiumi e degli stagni di acqua dolce e ruscelli di montagna, dove le acque sono molto limpide e pulite.

In quest’opera, il martin pescatore viene ritratto in una scena di caccia, intento a volare in picchiata verso lo specchio d’acqua per afferrare la sua preda quotidiana. Nello sfondo troviamo gli iris kakitsubata (燕子花), contraddistinti dagli splendidi fiori viola dalle sfumature blu, i sepali cadenti che ricordano le orecchie di un coniglio, chiazzati di bianco, e dalle lunghe foglie appuntite che si stagliano verso l’alto.

Il rosso e il blu del piumaggio del martin pescatore, si fondono meravigliosamente con il viola intenso dell’iris creando un piacevole contrasto che accompagna la visione di tutta l’opera.

In altro a sinistra troviamo anche la poesia dedicata a questo animale, che recita:

kawasemi no

hane wo yosofute

mizu kagami

Il martin pescatore

si aggiusta le piume

specchiandosi nell'acqua