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Titolo dell'opera:

Madonna Immacolata

Ambito culturale:

ambito genovese

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Madonna Immacolata

Tipologia:

statua

Epoca:

1601 - 1625 - XVII

Inventario:

MSA 3654

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 75.5; Larghezza: 21; Profondità: 32

Tecnica:

marmo bianco a grana fine, apuano

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Descrizione:

Proviene dall'edicola votiva sul prospetto della casa di Niccolò Paganini, in passo di Gattamora 38, demolita nel 1968. Statua della Madonna stante, con le mani sul petto, il viso leggermente abbassato e gli occhi serrati. La Vergine indossa un lungo vestito con ampio manto e velo ed è ritratta nella tipica iconografia dell'"Immacolata" o della "Donna dell'Apocalisse". Poggia infatti su un cumulo di nubi e su una falce di luna rivolta verso il basso ed è colta mentre schiaccia il serpente, simbolo del demonio, con il suo piede sinistro.

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Titolo dell'opera:

Proiettili

Acquisizione:

vari scavi archeologici genovesi - ritrovamento fortuito

Autore:

Anonimo

Tipologia:

proiettile

Epoca:

1501 - 1600 - XVI

Inventario:

4234

Misure:

Unità di misura: UNR

Tecnica:

pietra

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Descrizione:

Palle di cannone.

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Titolo dell'opera:

Bombarda a doghe cerchiate su affusto

Acquisizione:

Darsena 14/6/1892 - ritrovamento

Ambito culturale:

ambito genovese

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Bombarda a doghe cerchiate su affusto

Tipologia:

cannone da murata

Epoca:

1450 - 1500 - XV

Inventario:

3721

Misure:

Unità di misura: mm; Diametro: 186; Lunghezza: 1130; Varie: calibro 99 mm

Tecnica:

ferro battuto

Descrizione:

Queste artiglierie, pur essendo ormai tecnicamente superate, continuarono ad essere imbarcate sul naviglio mercantile come dotazione sussidiaria, almeno fino alla metà del XVI secolo. Si tratta di una bombarda “picola”, cioè uno dei pezzi leggeri installati sulle navi genovesi del Quattrocento, pesanti tra i 2 e i 3 Cantari (Kg 95 – 140). Sulla base del calibro si può stimare che sparasse una palla di pietra da 3 libbre (Kg 0,950) con un tiro efficace di un centinaio di metri. Le bombarde “grosse” pesavano intorno ai 7 Cantari (Kg 330) e utilizzavano un proiettile di pietra da 25 – 30 libbre (Kg 8 – 9,5); la loro gittata doveva aggirarsi intorno ai 300 metri.

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Titolo dell'opera:

Fonte battesimale

Acquisizione:

F. Bocca 1931 Genova - acquisto

Ambito culturale:

ambito ligure

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Fonte battesimale

Tipologia:

fonte battesimale

Epoca:

1451 - 1451 - XV

Inventario:

MSA 272

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 47; Larghezza: 77; Varie: Con coperchio piramidale a base ottagonale di legno l'opera ha un'altezza di 102 cm.

Tecnica:

pietra calcarea

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Descrizione:

L'opera è forse proveniente dalla chiesa parrocchiale di Bacelega (IM). Fonte battesimale ottagonale decorato su due registri. L'ordine inferiore è ornato da volute le cui terminazioni superiori sono in corrispondenza degli spigoli, mentre quelle inferiori sono poste a metà della faccia; in due facce le volute sono poi arricchite da due testine antropomorfe. Il tratto superiore riporta, invece, motivi stilizzati incisi: ruote, spirali, un trigramma bernardiniano, una croce e fiori. Poco sopra, sul bordo, si nota l'iscrizione "MCCCCLI DIE C AUGUSTI ANT ANDREAS". L'interno della vasca è suddiviso in tre scomparti da un tramezzo in marmo, quasi sicuramente aggiunto in un secondo momento. Il fonte battesimale è dotato anche di un coperchio ligneo piramidale a base ottagonale con sportello apribile, opera realizzata con ogni probabilità nel XIX secolo.

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Titolo dell'opera:

Partigiana

Acquisizione:

1898 - acquisto

Ambito culturale:

ambito italiano

Autore:

Anonimo

Tipologia:

arma bianca

Epoca:

1501 - 1600 - XVI

Inventario:

2977

Misure:

Unità di misura: cm; Lunghezza: 225; Varie: lunghezza manico 2 mt

Tecnica:

acciaio

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Descrizione:

Pugnale inciso con decorazioni.

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Titolo dell'opera:

Frammento di cielino con profilo di imperatore e cornucopie

Ambito culturale:

ambito genovese

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Frammento di cielino con profilo di imperatore e cornucopie

Tipologia:

lastra a rilievo

Epoca:

1501 - 1550 - XVI

Inventario:

MSA 250

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 68; Larghezza: 138

Tecnica:

pietra nera di Promontorio

Descrizione:

Proveniente dalla collezione di Santo Varni. Frammento di cielino lavorato a bassorilievo con doppia cornice modanata. Al centro, racchiusa entro una corona di foglie, testa maschile coronata di alloro volta a destra. Il soggetto è identificabile come Nerone. Ai lati sono posti motivi vegetali, cornucopie con boccioli di fiori e nastri.

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Titolo dell'opera:

Portolano del Mediterraneo e mari adiacenti

Acquisizione:

Cap. E.A. D'Albertis

Autore:

Maggiolo, Iacopo

Tipologia:

mappamondo

Epoca:

XVI - 1561 - 1561

Inventario:

3372

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 92; Larghezza: 125

Tecnica:

pergamena- inchiostro

Descrizione:

Il disegno rappresenta una mappa del mare Mediterraneo.

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Titolo dell'opera:

Clipeo con Cristo benedicente

Ambito culturale:

ambito bizantino

Autore:

Scultore pisano di educazione bizantina

Tipologia:

clipeus

Epoca:

1204 - 1204 - XIII

Inventario:

MSA 3632

Misure:

Unità di misura: cm; Diametro: 50; Spessore: 16

Tecnica:

Marmo greco

Descrizione:

Questo clipeo proviene dalla chiesa di San Colombano, fondazione quattrocentesca vicina alle istituzioni di carità della città. Distrutta la chiesa nel secolo scorso, il clipeo, che si trovava in facciata, venne in possesso delle collezioni civiche. Il marmo presenta un’iconografia tipicamente orientale, interpretata però in maniera piuttosto approssimativa: ciò indica una gestione incerta della figura e quindi una mancanza di abitudine a questo tipo di realizzazione, presente altrove, come a Pisa, con esiti ben più sicuri. Tondo marmoreo raffigurante Cristo con un tomo nella mano sinistra e la destra alzata nell'atto di benedire.

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Titolo dell'opera:

Sovrapporta con Agnus Dei e stemmi

Ambito culturale:

ambito ligure

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Sovrapporta con Agnus Dei e stemmi

Tipologia:

sovrapporta

Epoca:

1301 - 1400 - XIV

Inventario:

MSA 2903

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 68; Larghezza: 188,5; Profondità: 12

Tecnica:

pietra nera di Promontorio

Descrizione:

Sovrapporta rettangolare con cornice a lista decorata con foglie; al centro, entro una corona di foglie circondata da motivi vegetali a rilievo, l'Agnus Dei vessillifero. L'Agnello ha la testa nimbata rivolta all'indietro e la zampa anteriore destra piegata a fermare in basso l'asta del vessillo. Ai lati si trovano due stemmi a scudo scalpellati.

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Titolo dell'opera:

Veduta prospettica della città di Savona nel XVII secolo

Acquisizione:

Eugenio Cattaneo 22/10/1931 - acquisto

Ambito culturale:

ambito italiano

Autore:

Anonimo

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1601 - 1620 - XVII

Inventario:

3500

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 155; Larghezza: 180

Tecnica:

olio su tela

Ultimi prestiti:

ex museid

Descrizione:

Per la sua posizione costiera che ne fa il più importante approdo della riviera ligure di ponente, Savona è stata spesso minacciata da Signori e Potenze che covavano mire di dominio sulla vicina Genova.

Contesa da Bizantini e Longobardi durante il Medioevo, si costituisce libero Comune nel 1191. Seguono oltre tre secoli di alterne fortune: alla crescita economica dei secoli XII e XIII subentra un periodo di stasi che dura fino quasi alla metà del XV secolo.

Nella seconda metà del 1400 si delinea una ripresa economica e politica della città, favorita da diversi fattori, tra i quali l‘elezione a papi di due nobili savonesi: Francesco Della Rovere (Sisto V), papa dal 1471 al 1484 e suo nipote, Giuliano Della Rovere (Giulio II), pontefice dal 1503 al 1513.

Intorno al 1460 a Savona si trasferisce il giovane Cristoforo Colombo: con il tramonto del potere politico dei Fregoso, per i quali il padre Domenico era schierato, il futuro a Genova era diventato incerto. A Savona si potevano anche fare buoni affari, grazie alle discrete dimensioni della città; ai collegamenti con il Piemonte e la Pianura padana; al porto, che può contare anche sulla vicina rada di Vado.

Qui Domenico esercita l’arte del lanaiolo e gestisce una taverna. Cristoforo aiuta il padre nei suoi traffici e così ha modo di imbarcarsi a Savona per numerosi viaggi che lo porteranno a conoscere coste e porti del Mediterraneo occidentale. Forse non è un caso che l’unico toponimo ligure nel mar dei Caraibi sia Saona: così viene battezzata una bella isola a sud-est di Hispaniola. Colombo lascerà Savona venticinquenne.

Nel 1528 la Repubblica di Genova deciderà di sottomettere una volta per tutte quella che considera non solo una concorrente nei commerci, ma soprattutto un fattore di destabilizzazione delle Riviere, oggetto come è delle mire del confinante ducato di Savoia. Ma Colombo non ne fu testimone: era già morto da oltre venti anni. Il dipinto rappresenta Savona dopo la conquista genovese del 1528: lo dimostra la fortezza del Priamar, a sinistra del centro abitato. E' considerata la più antica veduta della città.

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