Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Fregata sarda «San Michele»

Acquisizione:

Università di Genova - Ingegneria Navale Genova - Provenienza

Ambito culturale:

ambito genovese

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Fregata sarda «San Michele»

Tipologia:

modello

Epoca:

1801 - 1850 - XIX

Inventario:

3945

Misure:

Unità di misura: m; Altezza: 190; Larghezza: 1.24; Lunghezza: 1.90

Tecnica:

legno

Descrizione:

La fine delle guerre napoleoniche con il trattato di Vienna, coincise anche con la cancellazione della Repubblica Ligure e la sua annessione al Regno di Sardegna. Venne dato così ai Savoia uno strumento, quello marittimo e portuale, a cui la casa regnante mirava da secoli. Non stupisce, quindi, che uno tra i primi progetti che la dinastia piemontese promosse, fu quello di costruire una marina militare di notevoli dimensioni, al fine di perseguire una politica di potenza marittima. Questo compito venne agevolato dall’eredità napoleonica che, in particolare a Genova e nei Cantieri della Foce, avevano realizzato le infrastrutture e preparato un personale di costruttori navali capaci di progettare e costruire navi militari di grandi dimensioni. Un esempio è appunto la fregata San Michele, costruita nel 1840 su progetto dell’ingegnere Giacomo Biga. Divenuta obsoleta, a partire dal 1862 venne utilizzata come nave scuola fino al 1868, anno in cui fu trasferita a La Spezia, dove venne demolita nel 1875. Modello di scafo e attrezzatura velica completa. Da notare la presenza della plancia sopraelevata - o "palco di comando" come era definita all’epoca - posta subito davanti all’albero di mezzana.

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Galea genovese

Acquisizione:

Università di Genova-Facoltà di Ingegneria Genova - Provenienza

Ambito culturale:

ambito italiano

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Galea genovese

Tipologia:

modello

Epoca:

1750 - 1800 - XVIII

Inventario:

4520

Misure:

Unità di misura: m; Altezza: 0.7; Larghezza: 0.85; Lunghezza: 4.7

Tecnica:

legno verniciato

Torna al Focus:
Descrizione:

La Repubblica di Genova armò alcune galee adibite al pattugliamento della costa sino ai primi dell’800, quando oramai questo tipo di nave era anacronistico, soppiantato da più efficienti e armati vascelli. Il modello riproduce una di queste galee “tardive”.

Se l’impianto dei banchi di voga – il “telaro” - rimane sostanzialmente invariato, così come la rembata e lo sperone di prora, a mutare è la poppa. La tipica ruota è sostituita da un dritto su cui viene incardinato un timone che ha perso la caratteristica forma “a scimitarra” per quella diritta, comune a pinchi e brigantini.

La classica sovrastruttura del ponte detta carrozza – formata da centine arcuate rivestite di un telone che poteva scendere sino a pelo d’acqua – diventa solidale allo scafo, acquistando solidità nonché la possibilità di ospitare alcuni pezzi di artiglieria, come è dimostrato dai relativi portelli: estremo tentativo di rendere competitiva una nave sulla via del tramonto. Modello "prototipo" di grandi dimensioni, realizzato dalle maestranze dell'Arsenale o forse dalla scuola di carpenteria dei Padri Gesuiti.

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

A bordo di uno yacht. Incitamento al vincitore

Acquisizione:

Famiglia Croce Genova - donazione

Autore/ Manifattura/ Epoca:

A bordo di uno yacht. Incitamento al vincitore

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1890 - 1909 - XIX-XX

Inventario:

C51

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 51; Larghezza: 63

Tecnica:

gouache in b-n

Descrizione:

Dalla seconda metà dell'Ottocento i generici dipinti di marina lasciarono il passo ai “yacht portrait” che ritraggono barche ben precise, identificabili nelle forme, nelle velature e nei colori. Questi soggetti, realizzati dai grandi maestri britannici del dipinto di marina, appartengono a una tipologia pressoché introvabile in Italia e sono il frutto di una moda che nel corso dell’Ottocento spinse armatori e capitani dei velieri a commissionare a pittori professionisti ritratti delle proprie imbarcazioni.
Il dipinto fu esposto alla Royal Academy di Londra e appartenne al collezionista Beppe Croce: una parte della sua raccolta si può oggi ammirare al Galata Museo del Mare, in una sala che riproduce l'interno di uno yacht club inglese di fine ‘800, ispirato al mitico Royal Yacht Squadron, il più prestigioso club nautico del Regno Unito. Dipinto a gouache sui toni del bianco e nero raffigurante un gruppo di uomini a bordo di uno yacht, colti nell'atto di salutare le persone a bordo di due imbarcazioni che sfilano a sinistra sullo sfondo.

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Portolano delle coste atlantiche di Africa settentrionale e Spagna

Acquisizione:

Y.B. Montagu

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Portolano delle coste atlantiche di Africa settentrionale e Spagna

Tipologia:

mappamondo

Epoca:

XVI - 1571 - 1571

Inventario:

3483

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 43; Larghezza: 31

Tecnica:

pergamena- inchiostro

Descrizione:

Quattro foglio in pergamena di un portolano delle coste spagnole e dell'Africa settentrionale affacciate sull'oceano Atlantico.

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Atlante geografico

Acquisizione:

Ditta Calcagno e Gustavino 06-04-1905 Genova - donazione

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Atlante geografico

Tipologia:

atlante

Epoca:

1696 - 1696 - XVII

Inventario:

1950

Misure:

Unità di misura: UNR

Tecnica:

carta stampaggio

Torna al Focus:
Descrizione:

Raccolta di carte geografiche.

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Raccolta di piante alzate di città europee

Acquisizione:

G. Chiossone 7/4/1905 Genova - donazione

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Raccolta di piante alzate di città europee (da Lisbona a Algeri)

Tipologia:

atlante

Epoca:

1612 - 1618 - XVII

Inventario:

1998

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 40; Larghezza: 30

Tecnica:

stampaggio

Descrizione:

Raccolta di vedute e piante prospettiche di città importanti.

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Theatrum orbis terrarum

Acquisizione:

Fabio Garelli 06-04-1905 Genova - donazione

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Theatrum orbis terrarum

Tipologia:

atlante

Epoca:

1570 - 1570 - XVI

Inventario:

2030

Misure:

Unità di misura: UNR

Tecnica:

stampaggio

Torna al Focus:
Descrizione:

Raccolta di carte geografiche.

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Globo terrestre

Acquisizione:

Palazzo Bianco 1929 Genova - Provenienza

Ambito culturale:

ambito italiano

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Globo terrestre

Tipologia:

mappamondo

Epoca:

1688 - 1688 - XVII

Inventario:

3295

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 150; Diametro: 106

Tecnica:

legno-gesso-cartapesta

Ultimi prestiti:

ex museid

Torna al Focus:
Descrizione:

Il Coronelli realizzò i suoi primi globi nel 1678 per il Duca di Parma, Ranuccio II il Farnese. Si trattava di due grandi globi 1,75 metri di diametro di pregevole fattura, rappresentanti la Terra e la volta celeste.

La sua fama di Maestro nella produzione dei globi si diffuse rapidamente in tutta Europa e nel 1681 il cardinale d'Estrées - ambasciatore francese di Luigi XIV (il Re Sole) a Roma - lo chiamò a Parigi per costruire due grandi globi destinati ad abbellire la Biblioteca della Reggia di Versailles.

Per realizzare i due globi (aventi ciascuno un diametro di 382 cm), tuttora esistenti e appartenenti alla Bibliothèque Nationale de France, Coronelli si avvalse della collaborazione di diversi cartografi, geografi e artisti ed ebbe accesso a tutte le più recenti scoperte geografiche, come i diari di viaggio degli esploratori che narravano di Terre non ancora totalmente indagate.

Costruirà in seguito altre sfere, come quella del 1700 di 3,25 metri per il pontefice Innocenzo XII (oggi perduta), per l'imperatore, per la British Academy, fino ai globi tascabili costruiti nel 1693 e nel 1697 di 12 e 6 cm di diametro.

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Fucile arabo ad avancarica

Acquisizione:

Mottola-Molfino 2017 - donazione

Ambito culturale:

ambito arabo

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Fucile arabo ad avancarica

Tipologia:

fucile

Epoca:

- XIX

Inventario:

4570

Misure:

Unità di misura: cm; Lunghezza: 159

Tecnica:

ferro

Torna al Focus:

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Ottante di Hadley

Autore/ Manifattura/ Epoca:

Ottante di Hadley

Epoca:

XIX sec.

Inventario:

1303

Misure:

Tipo di misura: diametro; Unità di misura: mm; Valore: 59

Tecnica:

ebano/ avorio/ vetro

Torna al Focus:
Descrizione:

L'ottante è uno strumento usato principalmente in navigazione per misurare l’altezza di un astro sulla linea dell’orizzonte, ovvero per determinare la latitudine del luogo dell’osservatore.

Esso deve il suo nome dalla forma a settore di cerchio di 45°, appunto l’ottava parte. Sul lato curvo si trova una scala graduata in avorio. Sul centro del settore è impernata una parte mobile – l’alidada – che termina con una “finestra” attraverso la quale viene letta la misurazione.

L’astro non viene osservato direttamente, ma per mezzo di un gioco di specchi, per questo l’ottante si definisce «strumento a riflessione».

La sua invenzione è da attribuire a Isaac Newton anche se John Hadley (1682-1744) vi apportò le modifiche necessarie per farne uno strumento in dotazione nell’800 a ogni ufficiale di marina.

Iscriviti a