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Quadrante
Quadrante
sec. XIX - 1801 - 1900
3958
Unità di misura: cm; Varie: Diametro: 34
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Quadrante
Quadrante
sec. XIX - 1801 - 1900
3958
Unità di misura: cm; Varie: Diametro: 34
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Astrolabio
Astrolabio
sec. XIX - 1801 - 1900
3957
Unità di misura: cm; Varie: Diametro: 65,5
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Planisfero nautico
Biblioteca Brignole Sale De Ferrari Genova - Provenienza
ambito spagnolo
Planisfero nautico
carta nautica
1841 - 1860 - XIX
3627
Unità di misura: cm; Altezza: 102; Larghezza: 184
inchiostro
L'autore dell'originale era Juan de la Cosa (1460-1510), armatore della Santa Maria, pilota e cartografo di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci. Egli la realizzò per i regnanti spagnoli al suo ritorno a Cadice nel 1500. La mappa fu fatta in modo verticale, ossia l'Occidente corrisponde alla parte superiore e l'Oriente la parte inferiore. Nella parte superiore appare un'effigie di San Cristoforo, forse un tributo al suo capitano.
La mappa è attraversata da due linee orizzontali rosse, che indicano il Tropico del cancro e l'Equatore. Una linea verticale blu indicherebbe la divisione di influenza tra Castiglia e Portogallo, sancita dalla bolla di papa Alessandro VI l'anno dopo la scoperta. La mappa presenta grossolani errori nella posizione delle isole caraibiche, disegnate molto più a nord della realtà. Copia unica della carta originale, dipinta su pergamena nel 1500 e conservata al Museo Navale di Madrid. Fu commissionata in occasione delle celebrazioni colombiane del 1892.Clicca qui per visualizzare l'immagine
Ritratto di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci
Riva Giuseppe, Conte 05/02/1905 - donazione
ambito italiano
Ritratto di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci
dipinto
1541 - 1610 - XVI- XVII
3467
Unità di misura: cm; Altezza: 21; Larghezza: 65
olio su tela
Perché il continente americano ha preso il nome da Amerigo Vespucci, pur essendo comunemente la scoperta attribuita a Cristoforo Colombo?
Innanzitutto va detto che le accuse mosse per tanto tempo a Vespucci - ritenuto per lungo tempo un mistificatore e un vanesio che avrebbe defraudato Colombo della sua gloria – sono ingiustificate. Lo stesso numero dei suoi viaggi americani, è stato oggetto di falsità: non quattro bensì due: nel 1499 e 1501. Egli non cercò mai di attribuirsi il merito della scoperta. Anzi, all’inizio anche Vespucci, come Colombo, riteneva che le terre scoperte facessero parte dell’Asia. Amerigo Vespucci era nato nel 1454 da un’antica famiglia fiorentina ed ebbe un’eccellente educazione umanistica. Giovanissimo entrò nella casa commerciale del banchiere fiorentino Lorenzo di Pier Francesco de’ Medici, che provvedeva all’allestimento delle spedizioni d’oltremare spagnole e portoghesi. Alla fine di maggio del 1501 intraprese una spedizione per conto del Portogallo. Dopo aver raggiunto l’estrema latitudine sud toccata nel primo viaggio, proseguì lungo il continente verso sud-ovest giungendo in prossimità dello stretto scoperto poi da Ferdinando Magellano. Nel luglio 1502 era di ritorno nuovamente a Lisbona. Questo viaggio fu il più ricco di conseguenze, rivelando al navigatore l’inaspettata esistenza di un Nuovo Mondo. Infatti Vespucci aveva costeggiato una terraferma a una latitudine così meridionale mai raggiunta neppure dagli altri navigatori portoghesi, che avevano nel frattempo già circumnavigato l’Africa, raggiungendo l’India: di qui l’idea di un continente indipendente di cui divenne l'assertore. Tela rettangolare dipinta ad olio, con cornice dorata. Nella tela i busti-ritratto dei due navigatori sono inseriti in due ovali, mentre i putti tengono fra le mani i simboli dei grandi navigatori.Clicca qui per visualizzare l'immagine
Bussola
Bussola
sec. XVIII - 1720
3331
Tipo di misura: diametro; Unità di misura: cm; Valore: 9,5; Varie:
Sulle navi di Colombo la bussola era conservata in un contenitore mobile, che veniva spostato all'occorrrenza.
La rosa dei venti atlantica era a 32 rombi; quella mediterranea a 16 rombi.
Il problema più grosso era la smagnetizzazione degli aghi, fatti di ferro dolce o battuto, che avveniva nel giro di 2-3 mesi. Le misurazioni erano comunque imprecise e i naviganti cercavano conferme dai moti apparenti del Sole (il sorgere e il tramonto indicavano l'est e l'ovest) e dalla Stella Polare, la sola che in cielo apparisse fissa.Clicca qui per visualizzare l'immagine
Caravella «Niña»
Esposizione Colombiana 1892 - Provenienza
ambito italiano
Caravella «Niña»
modello
1892 - 1892
3313
Unità di misura: m; Altezza: 1.48; Larghezza: 0,81; Lunghezza: 1,63
legno
Esposizione colombiana - Genova - 1892
Esposizione colombiana - Chicago - 1893
Esposizione universale - New York - 1939
Mostra colombiana - Genova - 1950
La "Niña" era una caravella, una delle tre navi del primo viaggio di scoperta di Cristoforo Colombo.
Ne era comandante Vicente Yañez Pinzòn.
Particolarmente leggera, maneggevole e veloce, Colombo la volle anche nel secondo viaggio verso il Nuovo Mondo. Modellino costruito con la tecnica del mezzo modello: scafo pieno piallato. Realizzato per l'Esposizione colombiana del 1892.
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Caravella «Pinta»
Esposizione Colombiana 1892 - Provenienza
ambito italiano
Caravella «Pinta»
modello
1892 - 1892
3312
Unità di misura: m; Altezza: 1,35; Larghezza: 0,75; Lunghezza: 1,58
legno
Esposizione colombiana - Genova - 1892
Esposizione colombiana - Chicago - 1893
Esposizione universale - New York - 1939
Mostra colombiana - Genova - 1950
La "Pinta" era una caravella, una delle tre navi del primo viaggio di scoperta di Cristoforo Colombo. Ne era proprietario e comandante Martin Alonso Pinzòn. Modellino costruito con la tecnica del mezzo modello: scafo pieno piallato. Realizzato per l'Esposizione colombiana del 1892.
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Nao «Santa Maria»
Esposizione Colombiana 1892 - Provenienza
ambito italiano
Nao «Santa Maria»
modellino di nave
1892 - 1892
3311
Unità di misura: m; Altezza: 1,475; Larghezza: 1,629; Lunghezza: 0,81
legno
Esposizione colombiana - Genova - 1892
Esposizione colombiana - Chicago - 1893
Esposizione universale - New York - 1939
Mostra colombiana - Genova - 1950
La "Santa Maria" fu la nave oneraria (nao) con cui Colombo attraversò l'Atlantico nel primo viaggio di scoperta. Il proprietario era Juan de la Cosa, autore di una delle prime mappe dell'Oceano. La nave naufragò il giorno di Natale del 1492 sulle coste di Haiti e il legname fu usato nella costruzione di un forte - La Navidad - primo insediamento spagnolo nel Nuovo Mondo. Modellino costruito con la tecnica del mezzo modello: scafo pieno piallato. Realizzato per l'Esposizione colombiana del 1892.
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Testa di San Vitale
Marcello Durazzo
Testa di San Vitale
disegno
XVI - 1580 - 1583
D 2242
Unità di misura: mm; Altezza: 309; Larghezza: 228
carboncino
Mostra di Federico Barocci - Bologna - 1975
Maestri del disegno - Genova - 1990
F. Malaguzzi Valeri (1911) ha riconosciuto questo disegno come uno dei disegni preparatori per la grande pala del "Martirio di san Vitale", realizzata da Barocci tra il 1580 e il 1583 per i monaci della basilica di San Vitale a Ravenna, oggi conservata alla Pinacoteca di Brera. (Boccardo, 1999) Testa di san Vitale.
Sede:
Comune di Genova - Palazzo Tursi
Via Garibaldi 9 - 16124 Genova
C.F. / P.iva 00856930102