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Arturo Martini (Treviso, 1889 - Milano, 1947)
Terra refrattaria, 93 x 60 x 132 cm
Scultura
Acquistato presso l'artista nel 1932
Primo piano (n. inv. GAM 697)
Acquistato presso l'artista nel 1932
Una sala è dedicata alla splendida terracotta della Convalescente di Arturo Martini, una delle opere più emozionanti del museo, realizzata dallo scultore nel 1932 e comprata dal Municipio di Genova direttamente presso lo scultore. L’artista, che aveva il suo studio a Vado Ligure, dove si era trasferito da Treviso sin dallo scoppio della prima guerra mondiale sposando una giovane del luogo, si ispira al volto della figlia Maria (la “Nena”), trasfigurato e assorto in un’atmosfera senza tempo, arcaica e lontana e, proprio per questo, di universale e profonda intensità umana.
Un’intensità umana e tragica che trapela anche dal suo Presepe, esposta nella medesima sala, una sorta di decorativa “scarabattola” in ceramica colorata con evidenti difetti di cottura, esposto alla III Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza del 1927 e proveniente dalla collezione dell’architetto Mario Labò.
Firmato sul libro e sul fianco destro "A. Martini"