Giulio Monteverde "Margherita di Savoia"

Margherita di Savoia, 1877

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Giulio Monteverde (Bistagno, 1837 - Roma, 1917)

Tecnica e misure:

Gesso (modello originale), 118,5 x 60 x 34 cm

Tipologia:

Scultura

Provenienza:

Donato dalle figlie dell'artista, 1919

Collocazione:

Piano terra (n. inv. GAM 208)

Provenienza:

Donato dalle figlie dell'artista, 1919

 

Margherita Maria Teresa Giovanna (1851-1926), moglie di Umberto di Savoia, primo re d’Italia alla morte del padre Vittorio Emanuele II nel 1878, viene ritratta da Monteverde nel 1877. Autore di monumenti e ritratti per committenti pubblici e per una élite italiana e straniera, lo scultore era uno degli artisti ufficiali della giovane nazione italiana ed aveva ricevuto riconoscimenti internazionali per la qualità dei suoi lavori.

Margherita, sensibile alle arti e protettrice di musicisti e letterati, tra cui Giosuè Carducci, concesse all’artista quindici giorni di posa nella Villa Reale di Monza dove fu ospite, dove, colpita e divertita da quel "bellissimo vecchio, dalla testa leonardesca” lo ritrasse a sua volta. In quegli anni Margherita non era ancora diventata sovrana, ma era "la più intellettuale delle Regine", nel pensiero dello stesso Monteverde.

Lo scultore si allontana dalla iconografia ufficiale per scegliere una sobrietà quasi archeologica, rendendo fiero il portamento della regina, avvolta in uno scialle sfrangiato con stemma sabaudo e realistici i tratti del suo volto, esaltati dall’acconciatura coronata da un simbolico diadema di foglie e ghiande. 

Insignito dell’Ordine della Corona d'Italia, Monteverde ricevette nel ‘79 il titolo di Cavaliere dell'Ordine civile dei Savoia, riservato a letterati e artisti e nel 1885, anno del ritratto al re per il Senato, ebbe l'Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro.

La ricca raccolta di gessi dell’artista fu donato a Genova nel 1919 dalle figlie di Monteverde, con altri 39 gessi del suo atelier romano.