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Nuova gente
Nomellini, Plinio
dipinto
1907 - 1908 - XX
GAM 1611
Unità di misura: cm; Altezza: 300; Larghezza: 600
pittura a olio su tela
VIII Esposizione Internazionale Biennale d'Arte di Venezia - Venezia - 1909
Nomellini fu un pittore toscano influenzato dalla poetica del Simbolismo e dalla tecnica del Divisionismo. Il dipinto infatti, per composizione e taglio narrativo, è vicino a certe opere di Gaetano Previati. Inoltre è ben evidente l'uso della pennellata divisa che Nomellini condivise con gli altri divisionisti tra i quali Giovanni Segantini e Angelo Morbelli.
L'opera presenta una generale tonalità fredda: è dominata per quantità dai toni grigio-azzurri del cielo e del terreno. I colori più brillanti sono l'arancio dello stendardo che si ritrova nelle pennellate sparse nell'opera e nei fiori e tra le foglie d'erba. I personaggi sono in controluce e quindi colorati con incarnati scuri. Il cielo nuvoloso è invece molto chiaro sebbene non sia illuminato dalla luce del sole.
Il dipinto fu realizzato tra il 1907 e il 1908, assieme a "Il Cantiere", per la decorazione del Palazzo Comunale di Sampierdarena ed esposto nel 1909 alla VIII Esposizione Internazionale Biennale d'Arte di Venezia: queste due tele sono veri manifesti della vocazione industriale e cantieristica del ponente genovese. "Nuova gente" fa parte della raccolta "Divisionismo e simbolismo in Liguria". Il dipinto, che si sviluppa in orizzontale, favorisce l'inquadratura ampia e la vista della scena che ritrae il corteo umano che si muove verso la destra dell'osservatore. Uomini, donne e bambini sono nudi e festanti e avanzano tra fiori e colori. Al centro due uomini portano un vessillo formato da una grande corona di fiori mentre in testa al corteo altri sostengono uno stendardo rosso che si gonfia al vento.