In occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia l’Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento ha proposto una serie di iniziative finalizzate alla valorizzazione del ricco patrimonio storico, artistico e documentario delle collezioni civiche, promosse in collaborazione con istituzioni pubbliche e private attive sul territorio, affinché i festeggiamenti diventassero un’occasione di riflessione comune sulla nostra storia, anche in rapporto a culture diverse.
Uno dei temi proposti è stato, pertanto, Gandhi e gli Italiani. Risorgimenti a confronto, dedicato a riflettere sulle vicende di due diversi risorgimenti nazionali e sulle figure simbolo di essi, Mazzini e Gandhi.
All’incontro, realizzato in collaborazione con ASSEFA Genova - organizzazione no profit che da sempre mantiene relazioni costanti con l’India - hanno partecipato Bianca Montale (Università di Genova), insigne studiosa di Storia del Risorgimento italiano e di Giuseppe Mazzini in particolare, Rocco Altieri (Università di Pisa), docente del “Corso interdipartimentale di Scienze per la Pace”, nonché direttore della rivista semestrale Satyagraha, e Donatella Dolcini (Università di Milano), docente di Hindi alla Facoltà di Scienze Politiche della Statale di Milano.
Dalla discussione è emerso come le vicende del Risorgimento italiano fossero oggetto di interesse da parte degli esponenti di spicco di analoghi movimenti di liberazione nazionale in diversi paesi che si trovavano sotto la dominazione coloniale o tirannica, e in particolare in India, dove l’attenzione al nostro Risorgimento è stata rilevante, non soltanto dal punto di vista politico, ma anche da quello etico e sociale, con particolare riferimento a Giuseppe Mazzini.
Gandhi, infatti, ebbe costantemente presente il processo di unificazione nazionale dell’Italia e riconobbe in Mazzini uno dei suoi principali maestri spirituali, traendo dall’esperienza del risorgimento italiano riflessioni utili al fine di scongiurare all’India errori e pericoli nella sua lotta di affrancamento dal colonialismo inglese.
Genova ed il Museo del Risorgimento non sono nuovi ad occuparsi di Gandhi e dell’India; ciò è avvenuto una prima volta nel 2005 quando, in occasione del bicentenario della nascita di Giuseppe Mazzini, è stato inaugurato il nuovo Museo del Risorgimento, nel cui percorso fu messo in rilievo il rapporto tra Giuseppe Mazzini e il Mahatma Gandhi attraverso un colloquio ideale, ricreato grazie alle tecnologie multimediali, rivolto in particolare alle scuole, allo scopo di far conoscere a ragazzi due esponenti di culture diverse, ma con principi e ideali comuni, che sono stati protagonisti del processo di democratizzazione delle rispettive Nazioni; nel 2006 con l’inaugurazione di una statua dedicata a Gandhi nel porto antico, a ricordare il grande patriota indiano e a testimoniare al contempo il ruolo svolto da Genova nella storia, quale porto del Mediterraneo, per antica e consolidata tradizione incline all’apertura verso le culture più lontane.
In tale occasione era stata realizzata una pubblicazione, “Mazzini e Mahatma”, di cui pubblichiamo alcuni estratti sul nostro sito.