Invertebrati

Le collezioni di Invertebrati comprendono circa 2 milioni e mezzo di esemplari, esclusi gli Insetti. La maggior parte dei reperti è conservata in alcol ma è presente anche materiale conservato a secco costituito principalmente da conchiglie, coralli, gorgonie, spugne e madrepore.
Tra gli animali marini, la collezione dei Poriferi (Spugne) è molto importante poiché comprende più di 200 Tipi. Questa grande ricchezza deriva essenzialmente dalle raccolte di Gustavo Pulitzer-Finali che, tra il 1980 e il 1992, ha donato al Museo la sua collezione di esemplari mediterranei e tropicali.
La collezione degli Aracnidi (Ragni, Scorpioni, Acari e altri gruppi minori) è una delle più ricche del Museo, comprendendo circa 350.000 esemplari, in gran parte di provenienza esotica. Soprattutto quelli birmani, malesi e papuani hanno costituito la base per gli studi svolti da Tord Tamerlan Thorell, uno specialista svedese che fu spesso ospite di Giacomo Doria e che descrisse centinaia di specie nuove, conservate nella collezione.
La collezione dei Crostacei comprende circa 30.000 esemplari, con una buona rappresentanza di tutti i principali gruppi.
La collezione dei Miriapodi (Chilopodi o centopiedi e Diplopodi o millepiedi) è estremamente ricca comprendendo circa 100.000 esemplari, frutto delle raccolte effettuate nelle regioni extraeuropee dagli esploratori collegati al Museo. Tra gli specialisti che hanno studiato il materiale si ricorda Filippo Silvestri (1873-1949). La sua imponente collezione è contenuta in 2.000 vasi in vetro che custodiscono più di 500 Tipi.
Il primo nucleo della collezione di Molluschi risale al 1857, anno in cui Giacomo Doria, allora diciassettenne, iniziò col fratello maggiore Marcello la “Collezione dei Fratelli Doria”, effettuando notevoli raccolte soprattutto presso La Spezia.
La collezione malacologica conta circa 600.000 conchiglie conservate a secco, ma esiste anche una sezione in alcol, dedicata soprattutto ai Cefalopodi (polpi, seppie e calamari).