Giacomo Doria (1840-1913)
Giacomo Doria nacque a La Spezia il 1° novembre 1840, figlio del marchese Giorgio Doria (1800-1878) e della marchesa Teresa Durazzo (1805-1895), ultimogenito dopo i fratelli Ambrogio (1826-1912), Marcello (1828-1894) ed Andrea (1835-1908). Il padre fu Senatore del Regno e Consigliere Municipale di Genova; la madre era nipote diretta di Giacomo Filippo III Durazzo (1729-1812), che, a partire dal 1781, aveva fondato nella villa di famiglia di Genova Cornigliano il primo museo naturalistico ligure.
Precettore dei fratelli maggiori era il botanico pisano Ferdinando Rosellini (1817-1873), dal quale Giacomo fu influenzato allo studio delle discipline naturalistiche.
Altre spinte verso il mondo scientifico gli giunsero dal Padre Lazzarista Armand David (1826-1900), il futuro esploratore di Cina e Tibet, che Doria ebbe come insegnante al Nobile Collegio della Congregazione della Missione di Savona. Nel 1853 conobbe e divenne amico di Luigi De Negri (0000-1864), tassidermista del Museo di Zoologia dell’Università di Genova, ed entrò poi a far parte di un piccolo cenacolo di giovani appassionati botanici che si radunavano in casa di Giuseppe De Notaris (1805-1877).
Nel 1857, insieme al fratello Marcello, Giacomo Doria iniziò a collezionare molluschi nei dintorni della Spezia, dove compiva escursioni anche in compagnia del geologo Giovanni Capellini (1833-1922).
Tre anni dopo, nel 1861, fondò a sue spese il periodico Archivio per la Zoologia, l’Anatomia e la Fisiologia, con la collaborazione di Pietro Mansueto Ferrari, Giovanni Canestrini (1835-1900), Filippo De Filippi (1814-1867) e Michele Lessona (1823-1894). Gli ultimi due, docenti di Zoologia nelle Università di Torino e di Genova, furono quasi certamente coloro che suggerirono di associare l’allora appena ventiduenne Doria alla Missione diplomatica italiana in Persia, che salpò da Genova il 21 aprile 1862; i tre zoologi si divisero i compiti: a De Filippi sarebbe spettata la raccolta dei vertebrati e dei dati geologici, mentre Lessona e Doria si sarebbero occupati di artropodi e molluschi.
A Genova Doria rientrò nel novembre del 1863, con l’onorificenza della Commenda dell’Ordine del Leone e del Sole di Persia conferitagli dallo Shah e con un patrimonio zoologico di qualche migliaio di insetti e di molluschi, tra i quali molte specie nuove per la scienza.
Nel 1864, conosciuto il botanico fiorentino Odoardo Beccari (1843-1920), decise di intraprendere con lui un viaggio di esplorazione nell’Isola di Borneo. Prima di partire, Doria lasciò l’incarico di curare le proprie collezioni entomologiche liguri e persiane al giovane Raffaello Gestro (1845-1936), all’epoca studente di medicina, ma già con spiccati interessi naturalistici.
Doria e Beccari partirono nell’aprile 1865 da Genova e, dopo aver toccato Suez, Aden, Ceylon, Pinang e Singapore, il 19 giugno sbarcarono a Kutcing, capitale del Ragiato di Sarawak, dove iniziarono subito a fare raccolte. Per ragioni di salute Doria rientrò in Europa nel gennaio 1866, mentre Beccari si incaricò di proseguire da solo anche le ricerche zoologiche, cosa che svolse in modo egregio. Proprio durante il soggiorno a Borneo Doria espose a Beccari l’idea di costituire a Genova un Museo di Storia Naturale.