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La folla
Sexto Canegallo, Giuseppe
dipinto
1920 - 1920 - XX
GX1993.500
Unità di misura: cm; Altezza: 103; Larghezza: 248
olio su tela
Presentato nel 1920 alle mostre personali di Canegallo presso il Teatro Argentina di Roma e il Teatro Carlo Felice di Genova con la dicitura in catalogo: «Analisi di vita collettiva resa in vibrazioni cerebrali. Volti umani esprimenti oscillazioni dello stato d’animo della collettività», il dipinto fu in seguito esposto nel 1925 alla prestigiosa Galerie La Boëtie di Parigi, dove Boccioni nel 1913 aveva tenuto un’importante esposizione delle sue sculture. La trascrizione di emozioni e manifestazioni psichiche, risolta nelle opere di Canegallo di questo periodo attraverso ritmi ondulatori e dinamici tracciati radiali, apparentemente in espansione oltre i confini della cornice, trova una suggestiva raffigurazione nel dipinto "La folla": in uno scenario allucinato e visionario – accentuato dall’espansione radiale, sull’intera superficie pittorica, di linee forza ispirate ai tracciati dei campi di energia psichica – si disvela tutto lo sgomento suscitato dal senso di alienazione provocato dalle inquietanti e oscure atmosfere metropolitane. Nella sintetica scomposizione dell’opera emergono dall'anonima raffigurazione della folla le diverse espressioni, cristallizzate nell’angosciosa fissità degli sguardi, della calma, del piacere, del dolore e dell’odio.