Luigi Vietti "Poltrona per la Stazione Marittima Andrea Doria"

Poltrona per la Stazione Marittima Andrea Doria

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Autore/ Manifattura/ Epoca:

Luigi Vietti (Novara, 1903 - Milano, 1998)

Tecnica e misure:

Noce lamellare curvato, 72 x 60 x 66 cm

Tipologia:

Arredo

Provenienza:

Donazione Autorità Portuale di Genova, 1998

Collocazione:

Secondo piano, sala "Interni razionalisti" (n. inv. GG1998.1)

Provenienza:

Donazione Autorità Portuale di Genova, 1998

 

Il 6 maggio 1933 aprì i battenti la quinta edizione dell’Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne non più nella Villa reale di Monza ma nel Palazzo dell’Arte, appositamente costruito, su progetto di Giovanni Muzio, a Milano nel parco Sempione.

Almeno nelle premesse, si trattò di una svolta sostanziale. La rassegna aveva ampliato il tema espositivo, dedicandosi, fin dal titolo, anche all’architettura moderna. Oltre a presentare le “produzioni di arte applicata moderna autentiche ed originali” e, appunto, gli esempi più significativi dell’architettura moderna internazionale, il nuovo direttorio organizzatore, composto da Carlo A. Felice, Gio Ponti e Mario Sironi, decise di dare ampio spazio, all’interno degli ambienti monumentali del nuovo edificio, alla pittura murale; infine, nel parco, era prevista la Mostra dell’abitazione che proponeva all’attenzione del pubblico alcune costruzioni tipiche “concepite e arredate secondo i bisogni e i costumi d’oggi”.

In questa sezione il gruppo di architetti liguri, guidato da L.C. Daneri e L. Vietti e composto da G. Crosa di Vergagni, A. Fineschi, R. Haupt , R. Morozzo della Rocca, G.C. Nicoli e G. Zappa, presentò un elemento della Casa a struttura d’acciaio, “ossia una sezione di casa moderna di abitazione collettiva a grande altezza ed estensione”, da ottenersi tramite l’accostamento di elementi standardizzati a misura costante, che “dovrà prevedere quanto è necessario per la soluzione di tutti i problemi inerenti la vita del popolo socialmente organizzato in senso moderno e superiore; essa concorrerà in sommo grado al miglioramento fisico intellettuale e morale della razza”. Al quinto piano, nel soggiorno dell’appartamento per una famiglia di quattro persone, Vietti presentò il suo modello di poltroncina già utilizzato nell’arredo della stazione marittima Andrea Doria di Genova, operativa da alcuni mesi ma inaugurata ufficialmente il 28 ottobre 1933. Realizzata in legno multistrato lamellare curvato, la sedia mostra notevoli analogie con le celebri sedute a sbalzo in legno di betulla e compensato che l’architetto finlandese Alvar Aalto aveva ideato a partire dal 1929 ed espose nella sezione finlandese alla successiva Triennale. La forma semplice e funzionale e la scelta del materiale rendevano il design della poltrona perfetto per la produzione industriale in serie. Questa attenzione ai nuovi processi produttivi contraddistingueva, del resto, la complessiva proposta di Vietti, come non mancò di sottolineare Daneri: “L’arredamento è interessante per la presenza di numerosi mobili scomponibili e sovrapponibili, da disporsi secondo le necessità e la volontà dell’inquilino; gli armadi sono tutti di unico tipo per produzione standardizzata e si possono tanto accostare che sovrapporre”.