La Sala Colombiana prende il nome dalla scultura marmorea della loggia a ponente: Colombo Giovinetto, eseguita da Giulio Monteverde nel 1872.
La stanza di rappresentanza della dimora intende documentare, attraverso i volumi della sua biblioteca, alcuni degli ambiti in cui si è mosso il Capitano D’Albertis, che spaziano dalla marineria all’esplorazione, dalla letteratura alla caccia, dalla cartografia all’archeologia, alla gnomonica, alle scienze naturali…
Una vetrina allestita nello stile di un “gabinetto di curiosità” o “camera delle meraviglie”, con cui il Capitano aveva esposto le sue collezioni extraeuropee, ospita campioni del regno vegetale affiancati a materiali etnografici, insieme a esemplari di minerali o animali, documentando un approccio ancora indistinto tra le scienze naturali, la geologia e l’antropologia e una propensione istintiva verso lo stupore e la meraviglia.