Con il termine Medicina Tradizionale Cinese (zhongyi 中醫) si definisce un "sistema" di teorie e tecniche strettamente connesse alla tradizione filosofica classica, elaborate, sperimentate e praticate nel corso dei secoli dall’antichità fino ad oggi. Una scienza che affonda le proprie radici in una visione complessa e composta del cosmo, dell’uomo, del corpo, della salute e della malattia secondo la quale tutto ciò che esiste nell’universo forma un unico organismo in cui ogni parte incarna il tutto e tutte sono soggette alle stesse leggi in una continua, dinamica interrelazione.
Taoismo e confucianesimo costituiscono il nucleo originale all’interno del quale la MTC si è sviluppata, e definiscono i temi fondamentali della unità tra uomo e natura, la rappresentazione di un universo inteso come un organismo dinamico e armonico, il "disegno simbolico del mondo" costruito a partire dalla visione del suo "funzionamento", il rapporto tra uomo e società basato su fondamenti etici e su di un sistema di relazioni codificate.
L’uomo è parte di un tutto e la sua azione deve essere in perfetta armonia con l’ "organismo natura, con il fluire del dao 道, origine e "fonte costante" di tutte le cose. In questa prospettiva la salute è intesa come pieno sviluppo di tutte le potenzialità della persona e non semplicemente come assenza di malattia. Ciascuno deve dunque essere responsabile della propria salute, artefice della guarigione con l’aiuto del medico, coltivare la propria vita (yangsheng 養生) e prendersene cura con consapevolezza.
Secondo la visione tradizionale "medico" è colui che ha raggiunto il perfetto equilibrio, che conosce la "natura", il cui respiro in armonia con il respiro dell’universo è misura per lo scorrere del qi 氣 del paziente.
Sei fattori "esterni" liuyin 六淫 (feng 風 vento, han 寒 freddo, shi 濕 umidità, shu 暑 calore, zao 燥 secchezza, huo 火 fuoco) e sette emozioni "interne" qiqing 七情 (xi 喜 gioia, nu 怒 ira, si 思 riflessione-elucubrazione, you 憂 tristezza-ansia, bei 悲 dolore, kong 恐 paura, jing 驚 spavento-shock) possono causare una disarmonia e determinare l’insorgenza di una malattia. Quando tali condizioni si verificano, prima di ogni altra cosa, è necessario agire sulle possibilità di reazione da parte dell’organismo, lavorando sul riequilibrio del qi.
La diagnosi prevede l’osservazione del paziente, l’anamnesi, l’ascolto dei suoni del corpo e l’uso dell’olfatto, la presa del polso, l’analisi della lingua, la palpazione del corpo, attraverso cui valutare lo stato energetico di qi, jing 精, shen 神, xue 血 ed organi.
La regola principale era e rimane la prevenzione, ma se la malattia insorge, a seconda della situazione, vengono adottate strategie di cura e tecniche differenti. Dalla stimolazione dei punti nodali xue 穴 mediante inserzione di aghi o riscaldamento (agopuntura e moxibustione zhenjiu 針灸), alla farmacologia (a base di erbe, minerali e componenti animali), dalla dietetica alle tecniche corporee di controllo e armonizzazione del qi (qigong 氣功 ed esercizi terapeutici daoyin 導引), dai massaggi (tuina 推拿, anmo 按摩, dianxue 點穴) alla stimolazione pneumatica baguan 拔罐 con coppe di vetro.
La chirurgia tradizionalmente è considerata l’ultima risorsa, da utilizzare soltanto di fronte al completo fallimento delle pratiche terapeutiche volte a produrre una "reazione" efficace dell’organismo stesso, o nel caso in cui il corpo abbia subito un grave trauma strutturale.
"Vi esorto a disporre in armonia la natura, il cielo ed il dao" suggerisce lo Huangdi Neijing; armonizzare lo yin e lo yang, arrivare a "rispecchiare le cose così come sono" si legge nel Zhuangzi. Là dove l’uomo vive e "respira" in dinamico equilibrio con il respiro della natura, malattia e disarmonia non hanno casa.
Sezione a cura di Celso, Istituto Studi Orientali.