Culla verticale a sospensione

Culla verticale a sospensione per bambino, 1870 circa (Culla tipica dei Dakota dell’Est, Yankton)

Clicca qui per visualizzare l'immagine

Titolo dell'opera:

Culla verticale a sospensione

Acquisizione:

Collezione Missioni Cattoliche Americane 1893

Tipologia:

culla verticale a sospensione

Epoca:

XIX - 1851 - 1900

Inventario:

C.A.469/2

Provenienza (nazione):

Sud Dakota (U.S.A.)

Tecnica e misure:

Culla: pelle di cervide conciata, conterie di vetro (punto coprente), tessuto, erba secca; Bambolotto: legno decorticato, levigato, intagliato e dipinto, iuta, pelle conciata, conterie di vetro (a punto "lazy"), paglia, ferro

Utilizzo:

Ludica, predisposizione alla vita adulta. Porta-bebè. La madre vi poneva il neonato dopo aver imbottito il fondo di muschio, sterco di bisonte o pelo di coniglio, che avevano funzione assorbente. La culla veniva appoggiata o appesa per permettere alla madre di lavorare, oppure trasportata sulla schiena e fissata tramite una fascia di pelle che cingeva trasversalmente il petto e le braccia. Dai tre ai cinque mesi fino al momento in cui il bambino/a non muoveva i primi passi.

Ultimi prestiti:

Indiani d'America: Fiori e vita dalle collezioni del museo etnografico Castello D'Albertis - Genova, Museo d'arte orientale E. Chiossone, 1996
Mostra d'arte precolombiana e di etnologia americana - Genova, Castello D'Albertis, 1972-1977

Descrizione:

Sacca in pelle di cervide foderata di tessuto fantasia su fondo crema. Decorata esternamente, a esclusione del fondo, da conterie in vetro bianco che ricoprono tutta la superficie, e da sfere blu, rosso, verde, giallo e azzurro disposte a formare figure geometriche e zoomorfe di alci e bisonti. I lembi sono bordati internamente da una doppia fascia di pizzo color crema. Lungo il bordo esterno sono fissati nove sonagli metallici e tre fili pendenti di conterie in metallo. Sui lembi si trovano due legacci in pelle per parte. Sul fondo, dalla parte su cui poggiava la testa del bambolotto, è cucita una pelle rettangolare decorata interamente su entrambe le facce con conterie bianche a fare da sfondo ad altre di colore rosso, giallo e blu che formano motivi geometrici e linee parallele. La madre poneva il neonato nella sacca dopo aver imbottito il fondo di muschio, sterco di bisonte o pelo di coniglio, che avevano funzione assorbente. La culla veniva appoggiata o appesa per permettere alla madre di lavorare, oppure trasportata sulla schiena e fissata tramite una fascia di pelle che cingeva trasversalmente il petto e le braccia.