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Mangaïa, Isole Cook, seconda metà del XIX secolo
Fibra di cocco
Arma
Legato del Capitano E.A. D'Albertis, 1932
Percorso tematico, primo piano (n. inv. CDA 1096)
Legato del Capitano E.A. D'Albertis, 1932
Specifiche dell’isola di Mangaia sono delle asce non funzionali, la cui superficie è completamente incisa con motivi geometrici e naturalistici. Poggiano su una base a sezione quadrangolare e rappresentano Tane mata ariki (Tane dal viso regale), dio degli artigiani, che secondo la tradizione ha insegnato agli abitanti di Mangaïa il modo di fabbricare le loro asce.
Prima dei contatti con i bianchi, le asce di questo tipo erano dotate di manico cilindrico ed usate come insegne di rango. Cadute in disuso, le lame di basalto vennero recuperate e nel XIX secolo venne introdotta la forma a piedistallo per soddisfare le esigenze commerciali.
Il XIX secolo costituisce per le isole Cook una sorta di età dell’oro della scultura. Ispirati dalle forme e dai motivi tradizionali e aiutati dagli strumenti metallici, gli scultori produssero grandi quantità di oggetti scolpiti e incisi per soddisfare le richieste degli equipaggi di baleniere.