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Bernardo Schiaffino (Genova, 1678-1725)
Marmo, altezza 146 cm.
Genova, Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso, n. inv. PR 316
Dal 1874 nelle collezioni per donazione di Maria Brignole - Sale De Ferrari, duchessa di Galliera
Il bel gruppo marmoreo, di virtuosa realizzazione, illustra un mito classico, di cui si conoscono più versioni, secondo il quale dall’amore di Giove, sotto forma di cigno, con Leda venne generato l’uovo da cui videro la luce il dioscuro Polluce e la bellissima Elena.
L’opera, che data al 1707 e assolveva in origine anche alla funzione di fontana, venne eseguita da Bernardo Schiaffino, un affermato scultore genovese, con ogni probabilità su disegno di Domenico Parodi (1672-1742).
La scelta del soggetto è motivata dal fatto che l’episodio della nascita di Elena costituisce il prologo di una narrazione che investe per intero la stanza detta della “grotta” situata nel mezzanino posto tra il primo e il secondo piano nobile di Palazzo Rosso. In quell’ambiente, che faceva parte del piccolo ma raffinato e scenografico appartamento che Anton Giulio II Brignole - Sale si fece approntare nella prima decade del Settecento, sulla parete di fondo e sulle ante lignee degli armadi a muro lo stesso Parodi dipinse gli altri episodi salienti che segnano le mitiche origini di Roma: dopo la nascita di Elena, l’attribuzione da parte di Paride del pomo “della discordia” a Venere, di seguito lo stesso Paride che rapisce Elena e, di fronte, la fuga di Enea da Troia, per arrivare infine a illustrare, con un altro gruppo marmoreo en pendant a questo, Romolo e Remo con la lupa.
(Piero Boccardo)