Scuola veneta

Venezia. Cinquecento.

I pittori attivi a Venezia nel ‘500 furono senza dubbio tra i più apprezzati del tempo, capaci di influenzare - con la loro attenzione al colore, saturo e acceso nei verdi, nei rossi e nei blu, il loro studio della luce e la frequente ambientazione dei loro soggetti entro vasti e aperti paesaggi - la successiva evoluzione della pittura nell’Italia del nord, e non solo.

Il gusto collezionistico dell’aristocrazia italiana, anche a Genova, e delle famiglie regnanti in Europa si era d’altra parte ben presto orientato verso le opere dei maestri veneti del XVI secolo - tra gli altri, Palma il Giovane, Paris Bordon, Veronese - oltre che verso quelle di artisti lombardi, come il Moretto, che avevano guardato alla pittura lagunare coniugandola con il naturalismo tipico della tradizione bresciano-bergamasca.

Un percorso sull’arte veneta, ai Musei di Strada Nuova, inizia in Palazzo Rosso con un capolavoro di Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio (1480?-1528): la Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Maria Maddalena, dipinto tra 1520 e 1522. In quest’opera  l’artista, formatosi alla scuola del vecchio Giovanni Bellini, si avvicina alla nuova ‘pittura tonale’ di Giorgione e Tiziano, mostrando una maggiore attenzione agli effetti della luce sulla resa cromatica delle figure e del paesaggio: l’utilizzo di colori sovrapposti a velature, con ombre e penombre colorate, traduce perfettamente il senso della luce  che, tersa e limpida, trascorre senza scarti sulle figure e sul paesaggio, ottenendo un morbido effetto plastico e di fusione dei soggetti con l’ambiente circostante.

Di Paolo Caliari detto Veronese (1528-1588) si segnalano, in Palazzo Rosso, la tela di soggetto biblico con Giuditta e Oloferne, databile al 1580 circa, acquistata nel 1670 da Giuseppe Maria Durazzo, suocero di Gio. Francesco I Brignole-Sale, attraverso il pittore e mercante d’arte fiammingo Nicolas Régnier. L’opera è mirabile esempio della capacità dell’artista di rappresentare una scena di grande intensità drammatica attraverso una forte tensione dinamica e magnifici contrasti di colore: si osservi in particolare il rosso carminio del sangue che sgorga dal collo decapitato sulle lenzuola bianche, e l’incarnato eburneo di Giuditta in confronto a quello scuro della serva. In Palazzo Bianco, sempre del Veronese, è esposta invece la grande tela, firmata, con la Crocifissione, proveniente dalla chiesa genovese (oggi distrutta) dei Santi Giacomo e Filippo, e la splendida Susanna e i vecchioni, già parte delle raccolte del più grande collezionista spagnolo del ‘600, il marchese del Carpio, ambasciatore a Roma e Viceré di Napoli. Documentata a Genova già a partire dal XVIII secolo, la tela ben rappresenta quanto alta fosse la qualità delle opere che si dovevano trovare nelle collezioni locali del passato.

Tra le diverse tele di Paris Bordon (1500-1571), pittore trevisano allievo di Tiziano, si menzionano nel percorso dei Musei di Strada Nuova il Ritratto d’uomo, che per secoli nei documenti risulta identificato solo come ‘gentiluomo con le maniche rosse’, e che oggi sembra riconoscibile in Carlo da Rhò, noto committente e collezionista milanese del pittore; la grande Sacra conversazione con la Sacra Famiglia, colta in una sosta della fuga in Egitto, e i santi Gerolamo e Caterina d’Alessandria; e il Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria, identificabile con il quadro appartenuto al cardinal Leopoldo de’ Medici, il più grande collezionista della famiglia granducale.

Concepiti come quadri da stanza, provenienti da nobili collezioni genovesi, si segnalano ancora, nel percorso tra Palazzo Rosso e Palazzo Bianco,  i due dipinti Madonna con il Bambino e Ritratto di Pietro Andrea Mattioli di Alessandro Bonvicino detto il Moretto (1498-1554) e le due tele en pendant di Palma il Giovane (Jacopo Negretti, 1544-1628), Cristo e la samaritana e Cristo e l’adultera, entrambe firmate e datate 1599.

Musei di Strada Nuova

Gentiluomo in rosso

Gentiluomo in rosso

Musei di Strada Nuova

Gentiluomo in rosso

Gentiluomo in rosso

Musei di Strada Nuova

Cristo e l’adultera

Cristo e l’adultera

Musei di Strada Nuova

Cristo e l’adultera

Cristo e l’adultera

Musei di Strada Nuova

Cristo e la samaritana

Cristo e la samaritana

Musei di Strada Nuova

Cristo e la samaritana

Cristo e la samaritana

Musei di Strada Nuova

Matrimonio mistico di S. Caterina

Matrimonio mistico di S. Caterina

Musei di Strada Nuova

Matrimonio mistico di S. Caterina

Matrimonio mistico di S. Caterina

Musei di Strada Nuova

Susanna e i vecchioni

Susanna e i vecchioni

Musei di Strada Nuova

Susanna e i vecchioni

Susanna e i vecchioni

Musei di Strada Nuova

Crocifissione

Crocifissione

Musei di Strada Nuova

Crocifissione

Crocifissione

Musei di Strada Nuova

Ritratto di Pietro Andrea Mattioli

Ritratto di Pietro Andrea Mattioli

Musei di Strada Nuova

Ritratto di Pietro Andrea Mattioli

Ritratto di Pietro Andrea Mattioli

Musei di Strada Nuova

Giuditta e Oloferne, (circa 1580)

Giuditta e Oloferne, (circa 1580)

Musei di Strada Nuova

Giuditta e Oloferne, (circa 1580)

Giuditta e Oloferne, (circa 1580)

Musei di Strada Nuova

Madonna col Bambino e Santi Giovanni Battista e Maria Maddalena

Madonna col Bambino e Santi Giovanni Battista e Maria Maddalena

Musei di Strada Nuova

Madonna col Bambino e Santi Giovanni Battista e Maria Maddalena

Madonna col Bambino e Santi Giovanni Battista e Maria Maddalena

Musei di Strada Nuova

Sacra famiglia con i Santi Gerolamo, Caterina d' Alessandria e angeli

Sacra famiglia con i Santi Gerolamo, Caterina d' Alessandria e angeli

Musei di Strada Nuova

Sacra famiglia con i Santi Gerolamo, Caterina d' Alessandria e angeli

Sacra famiglia con i Santi Gerolamo, Caterina d' Alessandria e angeli