Ritratto di Pietro Andrea Mattioli

Ritratto di Pietro Andrea Mattioli

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Titolo dell'opera:

Ritratto di Pietro Andrea Mattioli

Acquisizione:

Maria Brignole-Sale De Ferrari 1874 Genova - donazione

Autore:

Bonvicino, Alessandro detto il Moretto

Tipologia:

dipinto

Epoca:

1533 - 1533 - sec. XVI

Inventario:

PR 46

Misure:

Unità di misura: cm; Altezza: 84; Larghezza: 75

Tecnica:

olio su tela

Ultimi prestiti:

Libri nell'arte. Dal medioevo all'età contemporanea - Genova, Palazzo della Meridiana - 2024

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Descrizione:

Il dipinto, datato 1533, è citato nella Guida di Alizeri con attribuzione a Moretto, tendenzialmente accettata anche dalla critica successiva, salvo alcune eccezioni (Frizzoni 1896; Morelli 1897; Jacobsen 1911; Passoni 2018). Molto più complessa fu l'identificazione del personaggio effigiato, che fu in passato oggetto di accurati studi: inizialmente definito genericamente "medico" o "botanico", venne poi associato a Vincenzo Maggi dal Venturi e da Ugo da Como. Mattirolo, non persuaso da questa interpretazione, fu il primo a identificarlo, per via del motto greco e della presenza dei fiori (mughetto , rosa centifolia), oltre all'edera sullo sfondo, con Pietro Andrea Mattioli, effettivamente medico e botanico di origine senese, traduttore dal greco del "Dioscoride" nel 1544. Il motto è stato tradotto con "sollievo della mente", a significare che l'uomo trova ristoro nello studio della natura. Tra il 1533 e il 1539, infatti, Mattioli risiedeva alla corte del principe vescovo Bernardo Cles, che aveva da poco fatto ristrutturare il Castello del Buonconsiglio, facendovi aggiungere il celebre "Magno Palazzo". Quest'ultimo fu oggetto di un poema in 445 ottave dedicato alla celebrazione della nuova ala del Castello, scritto proprio da Mattioli entro il 1536 e questi pubblicato nel 1539 (Trento 2023, p. 61). Ritratto a mezzo busto di Pietro Antonio Mattioli.