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Pifferaio
Maria Brignole-Sale De Ferrari 1874 Genova - donazione
Strozzi, Bernardo
dipinto
1624 - 1625 - sec. XVII
PR 56
Unità di misura: cm; Altezza: 73; Larghezza: 61
olio su tela
Anversa et Genova: un sommet dans la peinture baroque - Anversa - 2003
Bernardo Strozzi - Genova - 1995
Il dipinto è documentato a Palazzo Rosso dal 1684 fra i beni di Gio. Francesco I Brignole-Sale. È possibile, tuttavia, che il quadro facesse parte della collezione della casata già dal tempo di Gio. Francesco Brignole (1582-1637), considerati gli interessi artistici di quest'ultimo, coerenti con opere di questo tipo. L'analisi riflettografica ha messo in luce come il piffero, inizialmente, fosse più corto rispetto alla versione definitiva, scelta per dare maggiore profondità alla composizione. Da sempre, è la cromia di quest'opera a colpire maggiormente la critica (a partire da Lanzi alla fine del Settecento): questa, insieme al soggetto tipicamente di genere, è da ricondurre all'influsso che la pittura fiamminga ebbe sulla produzione di Strozzi quando questi si trovava ancora a Genova. In particolare, molta presa sul Cappuccino ebbe la pala rubensiana dei "Miracoli di Sant'Ignazio", posta in opera nella chiesa genovese del Gesù nel 1620 (Boccardo 2012). Il dipinto rappresenta il ritratto in primo piano di un uomo mentre sta suonando un piffero.